Doverosa premessa: tu sai bene quanto poco io tenda a recensire, e che su dieci recensioni delle mie nove sono critiche. Il punto è che, dopo aver tartassato/smembrato/ridotto in piccolissimi pezzetti fyccyne e fyccynare, mi è venuta voglia di scrivere finalmente una recensione positiva.
Ed eccomi qua.
Pigeon non l'ho ancora finita, ma ho deciso di commentarla capitolo pèr capitolo, perché credo che meriti davvero, davvero tanto.
Innanzitutto, la protagonista: credo di averla amata dalle prime cinque righe di testo in poi. E' una paladina della normalità, una donna come tante altre dall'aspetto anonimo, ma al contempo ha una mente fervida e brillante e fantasiosa, che elabora riflessioni bellissime e ragionamenti decisamente fuori dal comune. Diciamo che mi ha ricordato un po' te :3
Non credo di aver mai letto una scena di risveglio originale come quella con cui si apre il primo capitolo. La riflessione di Juliette è cavillosa, è strana, qualcosa su cui nessuno di noi si soffermerebbe di prima mattina, ma allo stesso tempo è così incredibilmente vera che mi ha sorpreso da subito - nonostante il mio amore per i colori, a questa storia del grigio, del nero e del bianco non ci avevo mai pensato.L'atmosfera del primo capitolo mi ha colpito per la sua straordinaria malinconia e per lo stile quasi "pittorico" con cui hai descritto le ambientazioni.
Sembrava un po' un film di Tim Burton.
Il colpo di scena del piccione con gli occhi rosso sangue, poi, mi è piaciuto particolarmente: inaspettato e anche un po' macabro,crea molta aspettativa per il capitolo successivo.
Complimenti, questa storia è bellissima!
See you soon,
Roby
|