Oddio. Questa storia è un capolavoro. Dico davvero, dall'inizio alla fine mi ha ghermita, intrappolata e tenuta ben salda nella sua presa, senza mai lasciarmi andare fino alla fine.
Hai un talento notevole, già lo avevo notato con l'altra tua storia "Necklaces" e questa perla ne è la conferma.
Il tuo amore per l'arte mi era già noto, ma qui sfiora vette incredibili, riesco quasi a sentirla sulla pelle, questa tua passione. E' sbalorditivo.
Lo stile e il linguaggio che usi sono perfetti, come anche le metafore e le similitudini che hai addotto in certe circostanze, rimandi ad opere famose di altrettanto celebri artisti del passato, assai evocative e suggestive. Mi hai rubato l'anima.
Tutta la storia è filtrata dal punto di vista del protagonista, di cui non si conosce il nome, ma questo ha davvero poca importanza, perchè potrei essere io stessa. Egli è un pittore, che tratta e considera le tele, i colori e i pennelli come amanti fedeli sempre disponibili a piegarsi alla sua volontà, al suo estro creativo, senza remore. E' pazzesco, sottolineo, il modo in cui sei riuscita a rendere le sue emozioni, i suoi timori, i suoi pensieri, facendomi immergere nella sua essenza più profonda, essenza affine e comune ad ogni artista e non importa essere eruditi per comprenderlo. Basta avere quella sensibilità che contraddistingue ogni spirito votato all'arte e soprattutto ai sogni, è sufficiente possedere quella determinazione e quella speranza tipica di coloro che non si arrendono mai, che nonostante le avversità continuano a coltivare i loro progetti.
E l'incontro con la bambina, Celia, che in realtà è una sorta di musa sotto mentite spoglie, è emblematico. Il protagonista è giunto a un punto della sua vita in cui sta perdendo fiducia in se stesso, combattuto tra la ragionevole scelta di piegarsi alla critica e quella più vera e spontanea di perseverare nei suoi ideali di bellezza e Arte, senza lasciarsi influenzare dall'opinione altrui. Stupenda l'immagine della statuetta di Perseo che si frantuma in mille pezzi, metafora dei sogni che possono infrangersi e distruggersi, ma che poi, se soltanto uno lo desidera, possono tornare vivi e forti, come se non fossero mai stati scalfiti.
E tutta la vicenda, come ciliegina sulla torta, è ambientata in un circo, uno sfondo speciale e quasi descritto con tinte oniriche e visionarie, pieno di colori, suoni e profumi, in un'armonia dolce e caotica insieme. Il circo, luogo di follia dove lo spirito è portato a perdersi, ove è possibile librarsi e volare con la sola forza della fantasia in altri mondi ignoti e affascinanti, pieni di promesse e incognite. Ma, in questo caso, è anche un viaggio interiore, che il pittore viene spinto a intraprendere per ritrovare se stesso, per ricongiungersi con il suo io più puro, spogliandosi delle catene e delle maschere che nel tempo è stato costretto ad indossare, liberandosi così da una schiavitù dell'anima e della mente.
Ho davvero adorato questa storia, la tua abilità mi sorprende sempre di più e non posso fare altro che inchinarmi nuovamente di fronte alla tua bravura e sperare di leggere ancora qualcosa di tuo, affamata come sono delle tue parole e della tua capacità di penetrare direttamente nella parte più profonda del mio essere. Inoltre, ti posso garantire che il mio commento non è costituito da frasi vuote o montate con maestria e proprietà lessicale, è solo ciò che sento, è quanto di più sincero riesco a fare, quindi credimi quando ti dico che meriti enormi complimenti per il tuo genio.
Adesso ti saluto e ti mando un bacione immenso, spero che pubblicherai ancora qualcosa, io aspetto ancora il continuo di "necklaces".
A presto!
Lady1990 (Recensione modificata il 03/05/2012 - 10:34 pm) |