Recensioni per
I'll be waiting in line - just to see if you care
di Selene Silver
oh cara omonima, solo Stephen King è riuscito a fagocitare Doyle e a risputarlo fuori con una maestria sorprendente mescolandolo perfettamente ad alcune cose che invece sono proprie del suo modo di scrivere. In ogni caso amore profondo a questi due e devo dirti che a me è sembrato un lavoro molto meritevole, nonostante l'innegabile difficoltà di calarsi in un modo di esprimersi che non è quello del 21esimo secolo sei riuscita a scrivere di Holmes e Watson in modo molto efficace. Cmq si, John Watson è molto arrendevole donzella quando si tratta di Holmes e questa è una delle cose che mi fanno sentire sempre un po' intenerita quando risfoglio il canone. Penso che Watson batta in amore infinito anche Heathcliff di cime tempestose e, come se non bastasse la mia ossessione gigante per il Dottore, ora sono appena tornata da Londra, dove ovviamente ho visto lo Sherlock Holmes Museum e mi sono fatta venire un coccolone sedendomi sulla poltrona di Watson (oh, Watson <3 ). Perciò dal basso del mio lago di follia ti dico che il tuo Watson mi è piaciuto, passo e chiudo. Vado a piangere perchè prima o poi dovrò reinventarmi una vita :) baci [tutto questo è imbarazzante ma non ho voglia di cancellare] |
Sotto la mia visuale, scrivere di un libro e' una cosa quasi del tutto impossibile da fare senza far crollare almeno di un po' la visione dell'autore del libro stesso. Nessuno, nemmeno lo scrittore piu' bravo di ogni angolo dell'universo riuscirebbe a scrivere tale e quale ad un altro autore, poiche' la scrittura di ognuno di noi varia da personalita' a personalita' e si sa nessuno e' del tutto uguale ad un'altra persona, psicologicamente parlando. Questo, quindi, non puo' che valere pure per lo stile della scrittura e la visione dei fatti, ed ecco la ragione per cui trovo tanto difficile e prova di tanta responsabilita' scrivere (e a dirla tutta, anche solo leggere) una fiction su un libro. Ma sai, con questa storia penso che tu abbia un po' aperto questa mentalita' elitaria e chiusa che mi ritrovo, lasciandomi vedere le cose da un differente punto di vista: non si tratta di rovinare un'opera, si tratta solo di cercare di reinterpretare (e occasionalmente rivisitare) a modo proprio una visione altrui, proprio quello che ha fatto Virgilio - che, l'abbiamo pure detto, e' stato il primo fanboy di tutti i tempi - quando ha scritto l'Eneide. E' quello che facciamo pure quando scriviamo di un film, di un telefilm o di una persona realmente esistente, a dirla tutta. E' una cosa di cui chiunque abbia un pizzico di intelligenza possa accorgersene, ma io, per capire questa cosa, ho dovuto vederla da questa prospettiva che mi hai offerto con questa fic. |
quale onore, essere la prima a recensire, quale onore. sono le due di notte e non ho niente da fare. 'è notte', la userò come scusa per tutte le cose insensate e sgrammaticate che scriverò. ammetto che quando ho visto il tuo nome in quella categoria ero tipo 'the game's afoot' non so perchè. forse perchè spero e sono certa scriverai ancora meraviglie del genere, e ovviamente, sapevo che sarebbe stato un altro gioiellino. non sapevo leggessi doyle, e questo non fa altro che incrementare il mio amore per te, perchè anche io ho letto i suoi libri (finora solo i nove di sherlock holmes, ma c'è tempo per gli altri, spero). immagino anche a te che, a ogni minima cosa, hai le lacrime agli occhi. ti dico solo che io ero in lacrime per ogni minima cosa slash che arthur accennava, solo per uno sguardo, una sensazione sfuggente o un sorriso. che poi continuano a chiamaro 'mio caro', 'mio caro compagno', 'caro watson' eccetera, son cose. io divago troppo, basta. comunque, ti chiedevi se sei riuscita a ricreare il modo di scrivere di arthur, e io ti dico che è impossibile, ma ho provato quelle minime sensazioni sfuggenti che provo leggendo quei libri. ora, intendo dire che ovviamente, il modo di riprodurre ugualmente il modo di scrivere di una persona è impossibile, ma tu ci sei andata davvero, davvero vicino e mi hai fatto provare sensazioni che credevo di non poter provare senza doyle. me ne vado, tronco bruscamente questa cosa sgrammaticata. notte; |