Non è un quadretto particolarmente innovativo, o che offre uno spunto di riflessione nuovo sulla coppia (sul personaggio, in realtà, visto che questa shot è impregnata di Gellert, e Albus non compare se non come un fantasma); ad ogni modo, a volte è bello affondare le dita in un impasto che è stato maneggiato da tanti altri e vedere quali biscotti ne verranno fuori, se si è in grado di non bruciarli nel forno. E ho come l'impressione che ci sia profumo di pastafrolla in cucina ;)
In una flash, generalmente, ciò che guardo di più è l'atmosfera; può sembrare controproducente eh, perchè alla fine in poche parole non è che si possa imbastire l'atmosfera del secolo - oh, che cavolo, per me si può XD Quindi guardo quella. E quella di questa fanfiction mi piace. E' cupa e asettica al punto giusto, ma lascia trapelare quel filino d'emozione che colora il tutto.
Devo ammettere però che non sono una grande fan dei blocchi di flashback ;) In questo caso poi passi da un uniforme imperfetto a un pungente passato remoto (non che potessi fare altrimenti), così che quello spicchio di passato diventa particolarmente aguzzo ed emerge quasi più del presente, presentandosi quasi come una realtà alternativa. Il che forse potrebbe anche metaforicamente essere adatto al personaggio, ma a me pare una grossa parentesi nella lettura, un grosso inciso. E' come se potessi sentire il treno sferragliare, cambiare binari, accelerare e poi tornare al punto di partenza :) Ma a parte questa mia personale antipatia, attenta alla fine del flashback:
“Sì. Mi vedo con te quando trionfo. Per il Bene Superiore,” mormora. Le labbra dei due ragazzi s’incontrano; Gellert si separa dal bacio appassionato soltanto per ribattere qualche parola.
Qui passi non si sa bene perchè al presente ;)
Giusto per essere rompiballe un altro po', qui poi scrivi "Se si volgeva al passato, non riusciva a immaginare se stesso anziano., e pare che Gellert, pensando al proprio passato, nel presente non riesca a immaginare se stesso anziano. "Non riusciva", così come l'hai messo, si riferisce al presente, non al passato, e nel presente Gellert vecchio si vede, non si immagina soltanto ;) Sono le trappole della narrazione al passato :D Distinguere passato-presente e passato-passato può essere difficoltoso. "Se si volgeva al passato, ricordava di non essere mai riuscito a immaginare se stesso anziano", forse? E' un po' meno scorrevole, sì. "In passato, non riusciva..."?
No, non mi pare che tu usi termini aulici ;) Forse alcune espressioni, come quel "culla di vita e di speranza" risultano un po' affettate, più che altro perchè già sfruttate tante volte.
Mi piace l'elemento ricorrente dell'allodola, portatrice di ricordi, vera e propria messaggera :) Ma l'immagine che più mi piace in assoluto - quella più particolare e comunicativa - è quella iniziale del fiume-tempo, davvero ben riuscita!
Un bacione (kissoni! XD) ;) |