Era da tanto che volevo scrivere questa recensione, ma sono la solita casinista e fra una cosa e l'altra ho sempre rimandato, ma finalmente eccomi qui.
Ho letto il tuo racconto ascoltando la musica che ti ha ispirato e questo ha suscitato in me sensazioni ancora più intense ed emozionanti, facendomi sentire ciò che volevi trasmettere oltre a farmi vedere ciò di cui narravi.
Bello l'attacco, che offre una descrizione di stati d'animo che si succedono attraverso l'analisi di diverse situazioni e che suggerisce elementi che offrono spunti interessanti, ma che allo stesso tempo offrono quella suspence che è già suggerita dal titolo e che spinge ad andare avanti nella lettura con sempre maggiore avidità.
Hai una capacità descrittiva incredibile, che rende vive, immediate, reali agli occhi di chi legge le tue parole e che ti permette di cogliere e illustrare magistralmente i punti salienti di una scena (questa è una cosa che non mi stancherò mai di ripeterti e che non solo ammiro tantissimo, ma a dirti la verità invidio anche tantissimo... invidia positiva, è chiaro ^_^).
Nel secondo brano mi è piaciuto molto il flashblack, questo ritornare del passato nel presente che rinnova le sensazioni, gli odori, gli istinti. Una trovata davvero geniale e ben inserita nel contesto!!
Nel terzo brano ecco svelata l'identità dei personaggi, ma già l’indizio dell'indirizzo contenuto nel secondo svela agli appassionati il mistero portato avanti per il tempo giusto, brava!!
Bello anche l’accenno alla metafora che associa il cervello ad una macchina, a cui finalmente è stata data l’opportunità di correre veloce verso la scoperta della verità.
Bello il passaggio che fa riferimento alle sensazioni che trasmette la musica del violino che si intrecciano poi a quelle che prova chi legge e contemporaneamente ascolta il brano che ti ha ispirato.
Divertenti ma allo stesso fortemente realistici i brevi accenni alla vita quotidiana dei due, alla loro convivenza e a quei piccoli particolari che la caratterizzano. Avrei cmq voluto vedere la faccia di John quando, per giustificare la casa illuminata a giorno dalle lampade ultraviolette, Sherlock con tutta la semplicità possibile gli dice che è un esperimento. XD
L’ultimo brano, poi, secondo me è il più bello e il più triste e ti giuro che mi ha profondamente spiazzato, perché in un primo momento non ho capito, poi ho visto la scena così com’era: la disperazione, l’incognito, lo smarrimento… veramente bellissimo!! Mi ha davvero commosso!! Brava!!
Ti devo confessare che leggendo quest’ultimo brano ti ho detestato un po’ per quanto sei brava, ma ti assicuro che l’ammirazione è arrivata alle stelle!! Complimenti dal profondo del cuore e continua sempre così!! Bravissimaaaaa!!! |
