Una storia davvero strana ma mi ha colpito.
Non sono ancora riuscita a leggere tutto il libro (ma lo farò presto) perciò non riesco a capire se Sam sia di tua invenzione o faccia parte del romanzo.
Ci sono delle descrizioni molto belle e ben strutturate, soprattutto nella prima parte della storia. La seconda mi sembra più rapida e forse ci poteva stare qualche elemento in più che permettesse una visione a tutto tondo e più complessa dei personaggi, anche perché ne compaiono molti.
L'incipit è molto interessante, con le due visioni contrapposte della gente del circo e della gente normale, che si guardano con un misto di pietà e disprezzo.
E anche il fatto che è il circo a scegliere i suoi nuovi artisti e che in quel caso è come una chiamata, una vocazione, e nessuno può più farci nulla.
Molto triste invece il finale, con la scomparsa definitiva di Jasper che lascia solo per sempre suo fratello. Mi chiedo perché Celia abbia scelto di essere così crudele...
In questa parte mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più perché era uno dei momenti clou. Ma nel complesso la storia mi è piaciuta e ti faccio i miei complimenti, anche se il finale lascia un po' l'amaro in bocca. Comunque ho ritrovato, soprattutto nella prima parte della storia, quell'atmosfera un po' sospesa e irreale del romanzo, caratterizzata anche, come nel tuo caso, da cose lasciate in sospeso, frasi o eventi non completamente delineati che inducono il lettore a farsi da solo molte domande, destinate a volte a non trovare completa risposta.
(Recensione modificata il 11/02/2012 - 11:21 pm) |
