Ohhh! Finalmente torno dall'oltretomba! Mi dispiace non aver recensito tutti questi bei capitoli!
Comunque: mi sono piaciuti tutti quanti. Hai spiegato per bene tutte le sensazioni ed emozioni dei personaggi, le paure ed i loro dubbi a riguardo di questa difficilissima e un po' strana relazione.
Come ho letto questo era il penultimo capitolo, essendo una storia semplice e breve, davvero, mi è piaciuta molto. È stata coinvolgente e piena di tanti sentimenti nascosti. Hayato è un ragazzo estremamente egoista se visto dal punto di vista della "prova", ed è perfetto -nel senso che comunque fa parte del suo personaggio essere menefreghista nei confronti di Yamamoto, anche se poi, in modo altrettanto giusto, ha lasciato che i suoi sentimenti uscissero allo scoperto davanti a lui. Perché alla fine, come tutti i personaggi simili a lui (tsundere), fa tanto il duro ma ha un buon cuore, dolce come una torta di mele, anche se beve caffè amarissimo (come non dargli ragione). Mi ha scandalizzato un po' il fatto delle cinque sigarette di seguito che nemmeno una tabagista come me riuscirebbe a reggere, poi anche due caffè subito dopo. Al posto suo sarei rimasta lì sulla sedia morta stecchia.
In ogni caso: ho trovato delizioso il pezzo del caffè dolcissimo che prende Yamamoto, non so perché, ma è una scena che mi è rimasta impressa e che ho adorato.
Poi... Si amano e non c'è più niente da dire o da fare. Yamamoto non è stupido, della serie "mi comporto da idiota ma non sono stupido", l'esatto tipo di persona che prima ti illude della sua ingenuità e poi te lo mette in quel posto. Potrebbe sembrare molto da doppia faccia, ma è Yamamoto e Yamamoto non è una doppia faccia, è semplicemente fatto così, e anche se come personaggio non mi piace, è da apprezzare. È un'abilità la sua, o forse per meglio dire è un pregio che hanno veramente in pochi.
Gokludera è quasi il contrario. Teoria degli opposti che si attraggono? Forze opposte che si annullano? O tutti e due? La fisica credo c'entri poco in questo caso, piuttosto però vorrei far nota della forza d'attrito. Ok, evito. Vado sempre a parare in quel discorso, sono orribile, sono... pervertita.
No, no. Calm down.
Piuttosto vorrei sclerare su cotanta bellezza e dolcezza di questi due. Nel senso -ricominciamo con le differenze: Yamamoto sembra il più dolce fra i due, eppure si lascia trascinare dalle emozioni, dalla passione e dalla frenesia in modo molto più forte rispetto a Gokudera. Si lascia completamente divorare dalle sensazioni e dalle voglie. Mentre invece Hayato, da ragazzo riflessivo quale è, si frena, anche se tra i due potrebbe sembrare quello che si lascia andare. Guardandolo da un punto di vista non fangirlistico (?), ma guardandolo da persona che non legge troppi yaoi e troppi manga, ci rimarrei spiazzata completamente, pensando che, oh, ma Yamamoto chi cavolo è? Hayato poi che cavolo fa? Ma lasciando i dubbi a quella parte di me che non conosce nulla - perché tanto è pignola e troppo oggettiva e non piace a nessuno-, devo dire che questi due personaggi insieme collidono che è una meraviglia, collidono a forza in senso caratteriale, ma l'amore forte li unisce in modo quasi sublime.
Avrò ripetuto le stesse cose centinaia di volte, ma non so più come dirlo: mi piacciono. Infatti bastavano solo due parole, ma che vuoi farci quando una persona è prolissa.
La storia, ripeto, nella sua brevità e nella sua semplicità è molto graziosa e tutta questa leggerezza mi fa sorridere e mi fa sospirare sognante. Sì, una piacevole lettura, nonostante ci siano tanti pensieri abbastanza -come dire- densi, fitti, pesanti? Non nel senso cattivo del termine, intendi, nel senso che sono pensieri che tutti gli ignari dei propri sentimenti farebbero -in questo caso Hayato- e che tutti gli innamorati persi farebbero se venissero sorpresi a baciare la persona amata -e qui si intende chiaramente Yamamoto-. Quindi non pesanti nel senso noiosi da leggere o quant'altro di negativo potrebbe sotti'intendere; una pesantezza che ha dell'ovvio e che allo stesso tempo coinvolge.
Devo dire la verità: sono rimasta un po' spiazzata dal modo semplice e leggero con cui Yamamoto ha detto a Gokudera che sì, sono affari suoi dato che lo ama. Ci sono rimasta un po' così e un po' colà, ma ripensando al fatto che Yamamoto è limpido e diretto dei problemi a riguardo non ne farei. Era giusto un mio puntiglio personale. Ma mi è piaciuto molto perché ho potuto immaginarmi perfettamente la faccia di Gokudera quasi sconvolta. Non se lo aspettava, e siccome non me lo aspettavo nemmeno io, mi sono anche divertita abbastanza a ritrovarmi nei panni del povero Hayayo preso alla sprovvista che spalanca gli occhi per lo stupore e che cerca di arrampicarsi sugli specchi con una risposta come quella che ha dato, infatti, a quella dichiarazione.
Vorrei quindi rinnovare i miei complimenti e attenderò il prossimo capitolo, nella speranza che non mi eclissi di nuovo nel mio mondo fatto di banane, arcobaleni e chissà quant'altro.
Quindi alla prossima, tanti e tanti complimenti dipinti, scolpiti in basso e alto rilievo, a tutto tondo, in prospettiva accidentale e frontale e abbracci a te e anche a quei due arlecchini di Yamamoto e Gokudera!
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