'15 giugno: iniziativa 'Fatevi sentire, recensite!' di EFP'
Ok, credo che sia la prima volta che ti recensisco, e ho scelto proprio questa iniziativa per farlo. Hai presente quando ti dissi su twitter che ho una pila di fanfiction da recensire e non lo faccio mai? Oggi ho mandato a letto la pigrizia e ho iniziato. Ammetto che questa storia mi ha incuriosita, l'ho scelta tra le tue, e credo di essere stat fortunata. Ho i lacrimoni agli occhi, anche perchè generalmente ho un cuore tenero io, e seppur farcisco le mie storie di angst, sono una per tifa per il lieto fine. Ma... Qui, non c'è. Ho scrollato cinque/sei volte la rotella del mouse per vedere se la storia continuasse, sia perchè mi è piaciuta molto, sia perchè volevo il lieto fine. Non c'è. Non c'è. Innanzi tutto ammetto che ero preoccupata dato che avevo notato il particolare stile di impaginazione che avevi usato, a volte purtroppo diffido e passo oltre, ma ammetto che per questa one shot, è una scelta azzeccatissa, rendo tutto migliore, è come se riuscissi a dare una profondità al testo stesso, un'enfasi più o meno marcata in vari punti. Ci hai dato una prima linea guida tracciata in maniera egregia, perchè se si sbaglia anche semplicemente nell'impaginazione, la lettura della storia risulta pesante e poco lineare. Poi sinceramente, l'originalità del raconto stesso avrebbe spazzato via anche le piccole imperfezioni. Fino alla fine ammetto di non aver capito cosa fosse la lettera, nemmeno ci pensavo al reclutamento militare, quindi ho proprio esclamato "Oh CASPIO" - non proprio caspio, ma non voglio andare contro il regolamento; - e ammetto che son scese le prime lacrime, perchè anche se questa Sam non è altro che una sagoma sfumata in questo racconto, le tonalità che hai scelto per descriverla, beh l'hanno resa subito amabile, e in qualche modo coinvolgente. E ti faccio i complimenti, perchè non è da tutti riuscire a confezionare un personaggio in dei racconti così brevi. Mi sarebbero piaciuto leggere un qualcosa di più, ma questa so che è una richiesta che spesso fa innervosire gli scrittori, perchè se volevi raccontare di più lo avresti buttato giù nero su bianco... Ora ti lascio, e chiedo scusa per il mio sproloquio, non sono una di poche parole MAI, ne quando scrivo, ne quando recensisco. Ho cercato di lasciare una recensione quanto più seria possibile, perchè a volte mi faccio prendere la mano e inizio a commentare un po' troppo, esponendo anche miei flash mentali durante la lettura e/o elucubrazioni fin troppo folli. Ti rinnovo i miei complimenti: per stile, e la sapienza di saper ritrarre con poche lettere sensazioni e situazioni complete, che attirano il lettore e lo catturano in quel mondo. Mi ritroverai presto (spero, non voglio dirti bugie, facciamo: prima o poi) a recensire altre tue storie. Un abbraccio.
Ps: spero di beccarne una con il lieto fine tra le altre che hai scritto. |