Recensioni per
Obiettivo: Milano
di Yuki Delleran

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/02/12, ore 23:01

Oilà!
Non recensisco da cent'anni o forse più (centocinquantuno ahah) ma ora sento davvero di doverlo fare.
Non sono commossa, ma sono molto colpita ed impressionata. In senso positivo, s'intende.
Premettiamo tutta la mia sfilza di complimenti dicendo che amo la mia città davvero molto, e sono tremendamente felice che qualcuno ogni tanto decida di scriverci su. Se poi è per commemorarla e celebrarla come hai fatto tu, ben venga!
Ho amato molto la prima parte, specialmente perché non si può pensare di scrivere di Nord Italia durante la WWII senza citare Germania, decisamente.
Il desiderio che Feliciano dimostra era qualcosa che, credo, accomunava tutti i Milanesi dell'epoca; la speranza di esser protetti poiché noi, con le nostre armi, non ne saremmo mai stati in grado. Così Milano si trasforma, perdendo la sua aria di città gioviale e dinamica ed acquistando invece quella di una località tetra e disperata.
Forse proprio poiché sono così vicina all'argomento, tutto ciò mi tocca più di quanto non avrebbe fatto altrimenti.
Ma!, se la prima parte mi è piaciuta tanto, la seconda è veramente fantastica. Non so spiegare decentemente il perché, ma è stata davvero figa.
Feliciano che non riesce ad esprimere la propria rabbia se non con una parola tipica del fratello è qualcosa che mi riempirà di trip mentali pre-fanfiction, seriamente.
 
Di per sé, si può dire, questa fanfiction è scorrevole e molto gradevole ma forse questa sua brevità la rende poco introspettiva e meno "coinvolgente" di quanto non potesse essere. Forse, a ben vedere, questa è l'unica pecca di cui si può parlare.
Ma neanche tanto. Probabilmente non è stata concepita per nulla più di questo suo mostrare Milano che, io credo, sia un obbiettivo riuscito.
Ma sono di parte, che palle!

Buon lavoro, mi piace e la metterò tra le preferite... ed anche un salto nel tuo account non guasterà.
I miei complimenti,

Ko

Recensore Junior
11/02/12, ore 14:21

beh, che dire? Meravigliosa, straziante, ma soprattutto vera: purtroppo sono pochi a sapere come il nostro paese è stato sfruttato da tutti durante la Seconda Guerra mondiale (e non solo), ma si cerca sempre di nascondere queste cose, perchè in fondo sono i vincitori a scrivere la guerra. Sì, la tua storia è controcorrente rispetto al pensiero comune, forse è proprio questo che la rende tanto speciale. Davvero fantastica, non c'è altro da dire =)
Baci, Medea

Recensore Junior
11/02/12, ore 11:00

Contraddittorio? Perchè? Hai raccontato alcuni fatti orribili che sono avventui! Non ci vedo nulla di contraddittorio, anzi: purtroppo sono degli episodi ancora oggi tremendamente attuali. Mentre leggevo la tua storia mi è tornata in mente una frase che mia nonna mi ha detto parlandomi dei bombardamenti sulla sua città natale, Livorno: mi diceva che a lei non importava che fossero tedeschi, americani o inglesi, perchè tutti loro in quel momento stavano facendo del male alla popolazione. Credo sia giusto ricordare chi l'ha guerra l'ha dovuta subire sulla propria pelle, e tu in questo caso l'hai fatto in maniera egregia.

Recensore Veterano
11/02/12, ore 10:24

Una strage di cui non ero a conoscenza e di cui hai mantenuto viva la memoria; meriteresti i complimenti già per questo ^^
Sembra sia un vizio dei "liberatori" (vedi gli americani in Iraq) fare più danni che altro: la presunzione con cui si affibiano certi titoli certe volte è schifosamente insopportabile. In sostanza, una bella e realistica commemorazione storica di un triste evento, molto brava :D