Si, sono sempre io, ho letto quest'altro capitolo tutto d'un fiato! Bellisimo come i precedenti :) Riporto i passi che più mi hanno colpita:
Quel silenzio così lungo e assordante, che sembra una prigione e isola Tsugumi dal resto del mondo. Lui, così famoso e misterioso. Ed è famoso lo pseudonimo con cui si firma, non il suo nome reale; è famosa la storia che scrive, non la propria. Lui è solo una figura evanescente. [...] La verità è che sono sempre più solo.
Il successo è stato incredibile, ma per raggiungerlo la sua vita sociale è dovuta "finire nello sciacquone", per usare una tua frase. Nessuno ricorderà la sua storia, la sua persona e la sua vita, e non solo perchè fa uso di uno pseudonimo. Ma il successo non riesce a rompere quel silenzio, non riesce a colmare quel vuoto che la solitudine arreca.
Sul display lampeggia il Numero Sconosciuto, che finisce tra le chiamate perse.
L'uomo in nero alza il capo verso Tsugumi. I loro sguardi si incrociano, e mentre l'uno rimane impassibile, l'altro si contrae in un'espressione di pura sorpresa.
Quelli sono i miei occhi, pensa Tsugumi. Quello è il mio naso, quella la mia bocca. Quello sono io.
Adesso appare questo strano uomo vestito si nero, con gli stessi tratti somatici di Tsugumi a quanto pare. Chi sarà mai? Lo scopriremo solo leggendo! Alla prossima recensione!
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