Recensisco alla velocità della luce solo perché non posso farne a meno. Adoro Rowena e i momenti in cui sembra meno saggia rispetto a quanto appaia realmente. È un po' come quando si cerca di scrutare il lato umano della McGrannitt; solo che, se vogliamo, con Rowena è ancora più complesso perché di lei si sa davvero poco e quel poco non fa altro che enfatizzare i suoi lati meno umani.

Bravissima come sempre, non so che altro dire.


A presto!!


Fata Blu


P.S. Ora mi tocca leggere anche le altre, però...

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Bellissimo questo dialogo interiore della fondatrice di Corvonero! Io sono mamma, sai quante volte mi sono detta le stesse cose? Quante volte, di fronte ai problemi o a certi atteggiamenti delle mie figlie, mi sono detta dove e come avevo sbagliato? E' un continuo mettersi "sotto accusa", da parte di una madre, un continuo chiedersi se non era possibile fare di più e meglio.
Non c'è una risposta, purtroppo. Il dubbio di aver sbagliato qualcosa ti rimane sempre e, allora, non puoi far altro che dirti: sono stata una stupida.

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Allora cherie!! Che dire...l'ennesimo capolavoro di immedesimazione!
Mi sto quasi stufando di ripeterlo, ma ogni volta che leggo una tua ff la cosa che mi colpisce di più è come riesci ad entrare nella testa dei personaggi, di TUTTI i personaggi! E' mostruoso! Sei sicura di non avere qualche problema di personalità multipla?XD
Per il resto, hai trattato una tematica che mi sta molto a cuore ed è molto delicata per me, questa appunto di cosa è la saggezza, l'intelligenza, e cosa la stupidità, e come possano coesistere nella stessa persona. Una persona a me molto vicina soffre secondo me tantissimo di questa situazione nella realtà, io le voglio molto bene e la stimo come la persona più intelligente della mia famiglia e all'incirca del mondo, ma tah-da:
"Quel pensiero le parve molto saggio. Rassicurata, aprì la porta del suo studio e scese, altera come sempre, verso la Sala Grande."
Quest'ultima riga è una pugnalata al petto, rafforzata dallo "stupida" finale. E' una di quelle pillole di verità che solo tu riesci a tirare fuori, e non capisco come fai!
Come dicevo, credo si soffra molto in una situazione come quella di Rowena e della persona che conosco, e credo che tu sia riuscita a far venire fuori questa tortura interiore meglio di quanto io sia mai stata capace di spiegare a chiunque, e con una semplicità assurda!
Ok, la sclerata l'ho fatta XD Perdonami ma veramente mi ha colto di sorpresa e nel personale, questa ff, ma sappi che proprio per questo, per come è riuscita a colpirmi con la sua "verità", è meravigliosa, e forse una delle cose più vere e profonde che tu abbia mai scritto.
Grazie <3

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mi piace! =) forse mi piace anche perché il "dialogo interiore" l'ho affrontato anch'io (anche se da parte di un vigliacco come Codaliscia e non da parte di una saggia come la mia fondatrice preferita - W Corvonero!)... a me piace molto, anche perché mi ritrovo un po' nel ruolo di confessionale per gli amici e capisco spesso gli amici. vabbè vabbè approvo la fic (non si era notato, eh?) =)
ciao ciao
michi

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Ciao! <3
Prima di recensire - ovviamente con positività ESTREMA e gaudio incommensurabile - la tua storia su Rowena (perché non mi si convincerà tanto facilmente che il nome 'italiano' possa essere 'Priscilla' o 'Cosetta', che fa tanto Les Miserables), ti comunico che stanotte ho sognato che dovevi venire a trovarmi, rimanendo due giorni, e io dormivo TUTTO il tempo, svegliandomi tipo mezz'ora prima della tua partenza, e tu mi detestavi (giustamente, vista la situazione) e io ero disperata ç_ç
Certo che, sognare di dormire... BAH.

Comunque, ri-CIAO!
Il ciclo dei fondatori è una cosa importante, altro che...! E poi, le tue storie su di loro erano tanto belle (com'è tua abitudine, tra l'altro) che attendevo a gloria il momento in cui avrei potuto leggere della Fondatrice della nostra Casa <3

Allora, come ben sai, quando vedo che TU hai pubblicato una storia o un capitolo in questo particolare stile 'a specchio' il mio cuore freme, e divento insopportabilmente euforica, perché mi immagino, pregustandola, una storia incentrata sulla riflessione e l'analisi attenta di uno o più personaggi... o magari di lati nascosti di uno stesso personaggio. Per cui <3

L'idea di rivoluzionare il prompt - nonché la tipica immagine che abbiamo della fondatrice di Corvonero - m'è sembrata a dir poco ottima, e trattata e sviluppata ancor meglio.
La lotta interna di Rowena è spettacolare: fai emergere la sua coscienza come se si trattasse di un'altra entità, che la mette in difficoltà, ritorcendole contro le sue parole così come nessuno, sospetto, era mai riuscito a fare.
E accade l'impensabile: Rowena mette in crisi se stessa, facendole apparire evidenti i suoi errori, le sue mancanze, le sue leggerezze. Per una donna conscia di essere intelligente, essere colta in fallo - seppure da un altro lato di sé - è un colpo grave.

Il rapporto tra lei e Helena è qualcosa che vorrei tanto poter approfondire: tu me ne hai concesso uno scorcio, dapprima nella Godric/Helena, e ora qui.

Ti dirò, quasi mi dispiace che sia arrivata Helga a interrompere le sue travagliate riflessioni: pareva quasi che si potesse arrivare a un punto di svolta, senza quell'interruzione. Ma il sibilo conclusivo, quello 'Stupida' proferito con astio è IL finale, un ultimo invito a 'gettare la maschera', un memento che rimarrà inascoltato, ma resterà a roderle i pensieri.

Wow. Tienmi aggiornata sul risultato del contest, perché questa MERITA, davvero.
Congratulazioni <3

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Oh, accidenti.
Lo sai, vero, che è una One-shot stupenda? Okay, vado per punti.
Punto numero uno: il dialogo interiore. 
Diciamo innanzitutto che adoro queste cose... dialogare con se stessi è una cosa che mi ha sempre affascinato leggere e commosso/intristito scrivere. Trovo che tu abbia utilizzato questo espediente in maniera magistrale (ma d'altronde, doveva essere per forza qualcosa di splendido. L'hai scritta tu!). E' stata un'ottima scelta basarsi su qualcosa del genere per una riflessione di Rowena Ravenclaw. D'altronde, trovo che sia una cosa tipica delle persone molto intelliganti, il dialogo interiore per ricercare il perché delle cose. 
Punto numero due (strettamente legato al punto numero uno): l'introspezione perfetta che hai fatto di questo personaggio. Rowena parla con se stessa per cercare il perché di ciò che è accaduto. In parte da la colpa a se stessa, in parte non riesce ad assumere davvero la responsabilità dell'avvenimento, che la riguarda in gran parte. Rowena si tortura. Come hai potuto essere tanto stupida, Rowena? Come diavolo hai fatto, fra tante cose giuste, a sbagliare proprio sulla più importante?
Punto numero tre: la nitidezza dei sentimenti che esprimi. Certo, sono contorti e tormentati. Ma paiono nitidi al lettore: chiara e vivida è la sofferenza di Rowena, l'ansia che ha di dare la colpa a qualcuno - forse di prenderla per sé, questa colpa. Il modo in cui sta impazzendo. Rimorsi e rimpianti che si sovrappongono e non si distinguono più. E' chiaro tutto. Chiaro e terribile.

Wow. Wow e wow.
Bacioni, Daph

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Bellissima. Il dialogo interiore di Rowena è perfetto, calzante e incisivo. La sua parte più fredda, razionale, quella "intelligente" cerca di convincersi di essere nel giusto, di aver agito bene, di essere innocente... Ma la sua coscienza, la sua parte di "mamma" sa bene che non è così, che la saggezza non è una scusante, non può essere uno scudo dietro al quale riparasi.
E per quanto tenti di illudersi, in fondo lo sa anche lei.

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