Veramente bella questa storia.
Angoscinte sin dall'inizio, rende impossibile non provare pena per la povera Erica e per sua sorella. Il padre fa ancora più pena delle bambine, rimasto solo senza la sua famiglia alla quale, in fondo, voleva bene. Chissà cosa farà adesso, riuscirà a ricostruirsi una vita?
Mi è piaciuta, anche se c'è un pezzo che non mi ha convinta: precisamente quando parli della morte della ragazza e dici che va in un posto migliore guidata dalla madre e dalla sorella. Non lo so, l'ho trovato un po' fuori posto in confronto al resto della storia. Spezza tutta quella tristezza che pervade la storia e la rovina un po'. Se fossi in te lo eliminerei e, per indicare che comunque le bambine sono morte, scriverei soltanto che hanno chiuso gli occhi per sempre, insomma una cosa così che faccia effetto sul lettore. Anche perchè fondamentalmente quello che colpisce di questa storia è la tristezza che infonde. Ovviamente questo è solo il mio parere, se a te piace di più così va anche bene.
La storia è scritta bene, non ci sono particolari errori grammaticali o di battitura, oppure non li ho notati o adesso non li ricordo. Alla fine, però, quella canzone che continua mentre la storia è finita non ce la vedo molto bene. Probabilmente il tuo intento era quello di dare la sensazione del silenzio rotto solo dalla musica, ma a me personalmente è sembrata alquanto superflua. L'ultima frase basta da sola a impressionare il lettore, non so se mi spiego.
Beh, ho detto tutto quello che pensavo.
Alla prossima,
Manu |
