Che storia particolare. Sono sempre attratta dalle cose fittizie e meccaniche e questa Alice pare davvero una bambola che si muove autonomamente ma che è totalmente inconsapevole di sé.
E non si sporca.
Sarebbe più normale vederla camminare in un giardino profumato, sotto lo sguardo attento di una bambina viziata, ma invece è sola, in mezzo alla guerra e forse la sa padroncina è sepolta sotto quelle stesse macerie.
Ma a lei non interessa... e non si sporca neanche!
(Recensione modificata il 11/04/2015 - 01:31 am)

Che cos'è questa meraviglia e perché io non l'ho vista prima? 

Questa storia l’ho appena letta a mia cugina di 9 anni, lei ha detto queste precise parole: “me lo presti questo libro?”. Io , l’ho guardata e le ho detto che non era un libro e le ho spiegato l’esistenza di questo sito dove, persone come noi, che non sanno dove nascondere le proprie emozioni, scrivono e si liberano dai pesi della solita e noiosa vita quotidiana che ci sta spingendo verso il burrone più profondo. Mia cugina mi ha guardato incuriosita per tutta la spiegazione e alla fine mi disse una frase che se pu banale, non mi ha fatto dormire tutta la notte: “perché scrivere se puoi parlare?”. Non trovavo una risposta a questa domanda e non la trovo nemmeno ora. Spero che qualche giorno una persona mi svelerà questo mistero. Intanto ti chiedo grazie per avermi fatto sognare con la tua storia e, in un certo senso, di avermi fatta entrare nel Paese delle Meraviglie. Complimenti e a presto.
P.S sarò felice di leggere qualche altra tua storia su altre fiabe, così da svelare gli aspetti negativi che ci sono in ciascna di essa.

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Complimenti, molto intensa. La prosa è piana , ma è innegabilmente una prosa poetica e risulta estremamente efficace nel rendere la desolazione del paesaggio intorno ad Alice e l' ultima frase dà i brividi aprendo uno squarcio su una realtà che difficilmente si potrebbe accettare, così buia e senza speranza da riuscire a "sporcare" persino le illusioni di chi si rifugia nei sogni. Brava.

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Ti segnalo prima di tutto alcune cose.
Questa frase la sistemerei meglio, mi suona un po' forzata: "Cammina con le sue scarpette lucide, il grembiulino bianco, su un paesaggio di cocci di bottiglia."
Qui avrei messo una virgola: "Il cielo è grigio, solcato da lampi e dal fumo dei proiettili. Il rumore è assordante."
Per il resto non c'è nulla di particolare da segnalarti. Forse io rivedrei un po' la punteggiatura in generale, ma solo per rendere più suggestivo il racconto. Quindi non è un errore il tuo modo di fare, io lo avrei solo resto un pochino diversamente.
Ho letto solo questo capitolo e presto leggerò gli altri. Adoro "Alice nel Paese delle Meraviglie", per i mille significati che può nascondere.
Tu hai resto il racconto molto interessante, il contrasto tra Alice, pura, bambina innocente, e il resto del mondo, spento, sporco e crudele, è folgorante.
Davvero ottimo. Ovviamente proseguirò nella lettura ^^

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Ero da queste parti e sono stato attratto, dal titolo del tuo scritto.Poi ho letto questa prima parte e l'ho trovata molto introspettiva, con Alice che è tenera, ma immersa in un mondo tenebroso e agguerrito.Ti faccio i miei complimenti più sentiti, il contrasto tra lei e la terra dominata dai suoi incubi è fortissimo, metto la storia tra le seguite.
Un saluto cordiale
ulisse999

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Molto particolare questa tua ff!
Viene da domandarsi davvero quale sia il mondo reale: se quello pulito di Alice o quello che lei calpesta quasi senza preoccuparsene, definendolo brutto ed inutile.
E se davvero fosse lei invece ad essere una bambola meccanica vuota???

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Ho letto solo i primi due capitoli ma sono rimasta affascinata dal linguaggio di questa storia. Aspetto i prossimi capitoli.Si preannuncia una bellissima storia...

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Mi ha fatto rabbrividire, sul serio.
Le immagini sono così nette e precise da apparire innanzi agli occhi dei lettori ed imprimersi meravigliosamente nelle loro menti.
Ho visto distintamente quest'Alice colorata, bella, pulita, passeggiare su di un sentiro nero, sporco, contro un cielo grigio.
È stato intenso.
Perché nonostante la meccanicità dello scritto -che viene ben spiegato nel finale, quando definisci Alice una 'bambola'! E sei stata brava nell'adatttare lo stile a tale particolarità!- c'è l'orrore della desolazione tutt'attorno descritta con umanità.
Mi è piaciuto, oh sì!
Brava e tanti complimenti! =)
Iria.

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Queste poche frasi hanno un ritmo talmente incalzante e rimandano ad un mondo talmente cupo e brutale da annichilire.
Crei un netto contrasto tra Alice ed il mondo che la circonda. Lei appare come una figura eterea, quando invece tutto ciò che la circonda è immerso nello “sporcizia.”
Ed alla fine sul serio, non si sa più quale sia la realtà o la finzione, perché entrambe le immagini sembrano molto irreali.
E’ una fic davvero graffiante e m’incuriosisce sapere come verrà sviluppata nei capitoli seguenti.
Complimenti.

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