Recensioni per
For the greater good
di Ranessa

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/03/13, ore 20:15

Mi ha ricordato il Settimo sigillo, associazione scontata di sicuro, però la prigione, l'infinito giocare e loro due che parlano come se il tempo non contasse più. Spostano le pedine, una dopo l'altra in complicate mosse fissandosi, scrutandosi l'un l'altro, cercando di capire chi avrà la meglio su chi. Forse un irrisorio scherzo del destino che porta Albus a perdere o forse il suo senso di colpa? Due grandi personaggi descritti con raffinata perfezione.

Recensore Veterano
30/04/12, ore 18:42

Ciao!
Fissata come sono con Grindelwald, ho cercato su EFP qualche storia che parlasse di lui ma non ambientata del periodo in cui stava a Godric's Hollow con Silente... e ho trovato la tua. Sono molto contenta di averla scovata, perché è stata molto piacevole da leggere.
Innanzitutto è ben scritta, in uno stile scorrevole e tranquillo che si legge con piacere. In secondo luogo è molto interessante che la storia ruoti attorno alla scacchiera (e grazie per le spiegazioni sul gioco: non sono così brava a giocare, ma l'idea di una partita a "specchio" mi sembra perfetta per i due personaggi in questione). Infine, mi è piaciuto il modo in cui hai rappresentato il rapporto tra i due vecchi amici e soprattutto il modo in cui hai dipinto Gellert Grindelwald. Sebbene io non credo che Silente sia tornato a visitare Gellert in prigione, mi è piaciuto come hai reso questo Gellert maturo, sconfitto ma non rassegnato e con, non so, una specie di ironia tranquilla che trovo molto appropriata per lui.
In sostanza, complimenti per questa storia!
L'ho letta molto volentieri!
Alla prossima occasione,
Beatrix

Recensore Master
22/03/12, ore 18:50

Adoro Grindelwald, quando ho visto che avevi scritto qualcosa su di lui non ho potuto trattenermi dal leggerla!
Già l'inizio mi piace, basta una scacchiera per dare l'idea di come il tempo in cella non scorra come nel resto del mondo, come le regole a Nurmengard siano diverse dal resto del mondo.
Mi piace come Albus pensi al padre mettendo piede a Nurmengard. Bella la sequenza di mosse: dice tante cose sui personaggi che si affrontano ora davanti a una scacchiera, ma si sono affrontati precedentemente nella vita reale. La vittoria negli scacchi di Gellert mi è sembrata giusta data la sua precedente sconfitta in altri ambiti. Anche se non è che ci faccia molto XD
Trenta anni dopo. Nonostante il tempo passi, certe cose rimangono le stesse. Non so perché, ma mi piace l'idea di una Azkaban troppo piena, e di Mangiamorte portati a Nurmengard. Per troppo tempo i due paesi sono stati indifferenti l'uno alle vicende dell'altro, l'uno del mago oscuro dell'altro, ma abbiamo anche alcuni punti di contatto: l'idea delle prigioni potrebbe essere uno di questi.
«E allora lo sconfiggerai come hai sconfitto me così tanti anni fa» Anche questa frase mi è piaciuta molto, così come il modo di Gellert di chiamare Albus "amico". Come se, nonostante la rivalità sotto gli occhi di tutti, ci fosse qualcosa di più profondo sotto e di meno ostile.
Nella volontà di Albus di "sacrificare" Harry ho sempre letto "Per il bene superiore", sono contenta che la tua storia sottolinei questa cosa. Altra partita, di nuovo Albus sconfitto. Solo negli scacchi, o forse per il fatto che la sua visita si è dimostrata al dunque inconcludente?
E' molto bello come gli incontri si susseguano nello stesso modo, ciò che cambia è solo l'aspetto fisico dei due uomini, unica traccia del tempo che passa. Nessuna partita questa volta, però. La descrizione della cella di Gellert è sempre stata un po' angst, ma con la visione di Albus in fin di vita è ancora peggio.
«Sei soltanto venuto a dirmi addio, allora?»
«Sì».
«Non preoccuparti» replicò Grindelwald. «Non credo che vivrò molto più a lungo di te». Oddio, piango ç_ç
Bellissima storia, davvero!

Recensore Master
24/02/12, ore 20:26

Guarda non sono una fan delle storie con Albus e Gellert, tutt'altro. Però la tua mi aveva ispirata e così l'ho letta.
Beh, mi è piaciuta molto. I sentimenti e la storia che hanno legato i due grandi maghi in passato, fino a quando si sono scontrati, sono appena accennati, eppure la loro presenza e importanza sono palpabili. E' come se ognuno di loro si mettesse di fronte alla propria coscienza esaminando le scelte compiute in passato e tentando di dar loro un giudizio.
Brava ^.^

Nuovo recensore
24/02/12, ore 17:22

Brava, mi sei davvero piaciuta. Penso che i personaggi secondari siano i migliori, e qui hai reso perfettamente Gellert, senza mai essere OOC. E soprattutto, hai scritto una vera Albus/Gellert, non una storia smielata e impossibile. Brava, davvero.
Baci, Mad.
Passa pure da me, ti va :)