In genere pretendo di avere a disposizione un pomeriggio intero, per poter fare una recensione esauriente ad una bella fic. Adesso, però, sento la necessità di dover commentare questa creazione.
Sebbene sia scritta di getto, come hai già detto nella presentazione e nelle note, ha un valore introspettivo molto forte. Queste parole sono state in grado di colpirmi, quasi come una secchiata d'acqua gelida, lasciandomi senza fiato. Sai perché? Perché sono dannatamente vere, così simili alla realtà da costringermi a riflettere.
L'amore libero esiste davvero? Sì, questa concezione è stata riconosciuta, eppure a veri fatti nessuno la accetta. Nessuno è disposto ad accettare la realtà dei fatti, né è disposto a capire cosa abbia innescato un affetto così grande da infrangere le barriere dei soliti canoni. La madre di Touko ha reagito esattamente in questo modo.
Sei riuscita ad esprimere perfettamente le emozioni provate da un qualsiasi umano che si trova di fronte a qualcosa di differente dal quotidiano, così fuori dai normali parametri. Se a qualcuno può sembrare strano e ingiusto il fatto che la madre rida della figlia, a me è parso più che normale. Perché anche noi, solitamente, ridiamo di qualcosa mai visto prima d'ora, di una persona al di fuori delle nostre aspettative e immaginazioni. Ho potuto immaginarla in tutto e per tutto, con la mano sugli occhi mentre sogghigna quasi istericamente. E' vera, quasi reale e tangibile, l'emozione che sente e la domina.
E' triste leggere queste parole, tutti questi sentimenti e pensieri carichi di rabbia e dolore. Nessuno può capire davvero ciò che ha provato Touko all'essere stata tradita dalla propria madre, al dover indietreggiare stupita di fronte alle accuse lanciate dal proprio "albero", da quella persona che si credeva l'avrebbe amata per sempre. Pugnalata alle spalle, non sa come reagire.
C'è qualcosa di sbagliato in questa storia? Ha commesso qualche errore, Touko, nell'innamorarsi della migliore amica? No.
Eppure sua madre la fa quasi sentire in colpa, nonostante sappia di non aver sbagliato in nessun caso. La costringe a versare lacrime di dolore, obbligandola quasi a ricredersi sui suoi stessi sentimenti. Rinchiudendola in camera sua, poi, è come se avesse desiderato soffocare quello "sbaglio", quell'errore che ha infangato quella figlia perfetta che credeva di avere.
Dopotutto, non è forse così che avrebbe reagito un qualsiasi genitore? Sono tutti così abituati a vederci normali, a guardarci e dire "Eh, sì, questo è proprio mio figlio". Notare che poi ciò che si pensava non corrispondeva alla realtà deve essere uno shock enorme. Per questo posso dire di capire il comportamento della madre, pur non appoggiandolo.
E' lecito il comportamento delle ragazze, ossia quello di fuggire da una realtà che le ha tradite. Il loro vecchio paradiso si è improvvisamente trasformato in un inferno. E a loro non resta altro che scappare, correre lontano da quelle occhiate accusatorie. Non senza aver lasciato un saluto, un piccolo rimprovero/ringraziamento.
Mi hai commossa, davvero. Grazie per averla scritta.
Amy |