Che bello quest'epilogo, non posso davvero perdonarmi di averci impiegato così tanto prima di mettermi comodo a leggerlo. In un certo senso, però, non ne sono pentito proprio del tutto, perché una fanfiction così (fanfiction della e nella fanfiction) non poteva essere archiviata con una lettura rapida e superficiale... e di questo ero ben conscio fin dall'inizio, sapendo chi ne fosse l'autrice.
Senza voler togliere alcun merito a Kaos e Manasama, ci tengo a dire che quest'epilogo aggiunge qualcosa alla saga, la valorizza, e naturalmente lo fa attraverso il persoanggio che sottotraccia è andato prendendo via via le veci della vera protagonista. Shan-pu e Mu-Si non me ne vogliano, ma la piccola Ukyo è colei che realmente si è ritrovata coinvolta nella bufera di eventi che ben conosciamo, di punto in bianco, senza preavviso, colei con cui il lettore si è potuto più immedesimare, interna ed estranea al tempo stesso alla stramba combriccola di Nerima. Tutti questi elementi tornano, e benissimo, in questa riflessione finale. questo Post Scriptum che vede sotto le luci della ribalta ancora lei, Ucchan.
E ho adorato entrambe le parti della storia: la prima con le riflessioni di Ukyo, che colpiscono per la loro naturalezza e davvero non sembrano superflue nemmeno per un istante, nell'economia della saga. E la seconda parte con Konatsu, naturalmente, lui sì, personaggio molto sacrificato nella storia principale e che pure avrebbe potuto dire la sua. Ma proprio qui il nostro kunoichi amschio preferito decide finalmente di uscire allo scoperto, di comportarsi - proprio lui - da uomo e di entrare a far parte a tutti gli effetti del club di Nerima... o almeno del mondo della sua amata Ukyo. La caratterizzazione di Konatsu (pur meno dimesso del solito) è stata perfetta, così come quella di Ukyo nei suoi confronti, che, finalmente, comincia ad avere occhi nuovi per la sua "cameriera": Ucchan è uscita maturata dall'intera vicenda e può osservare il kunoichi a trecentosessanta gradi... Se sarà l'inizio di una vera amicizia o qualcosa di più, starà proprio a quel futuro tanto pieno di incognite e insidie, e per cui comunque Ucchan non nutre - non più - alcun timore.
Tutto bellissimo, e se ho sproloquiato così tanto vuol dire davvero che mi sono lasciato conquistare da questa shot. Il tuo stile, Kuroi-chan, poi si sente tutto... e trovo che si sposi alla perfezione con l'universo takahashiano, tanto sensibile e "umana" sei tu, quanto lo è la Takahashi stessa nel tratteggiare il suo piccolo mondo, al di là della demenzialità e delle gag. Grazie davvero di aver scritto questo epilogo così adorabile! :) (Recensione modificata il 23/06/2012 - 04:44 pm) |