Era parecchio tempo che avevo inserito questa storia nell'elenco di quelle da recensire tuttavia negli ultimi mesi non ho mai avuto abbastanza tempo (né tanto mano la testa) per scrivere una recensione che avesse un minimo di senso logico. E siccome "Il Signore degli Anelli" e il Maestro Tolkien meritano coerenza, ho preferito aspettare.
Molti sono i momenti in cui i protagonisti sono solo Frodo e Sam e tu hai scelto di dare una tua interpretazione di uno dei più significativi, ossia quando Frodo dice a Sam di andarsene e tronare a casa, a pochi passi dal Monte Fato.
Una cosa che ho notato è che non fai alcun riferimento a Gollum, cosa che ho trovato di per sé strana, dato che il punto di rottura, il fattore scatenante la lite è proprio la sua messinscena. Anche perché Samvise Gamgee non ha mai dimostrato vera fiducia verso Gollum, come se sapesse che prima o poi li avrebbe traditi, rispondendo al desiderio di riavere per sé il suo Tessssoro.
Le sequenze mi sembrano quelle prese dal film (quando i film erano una cosa seria e vincevano gli Oscar, non come "Lo Hobbit" che sembra una serie di fan fiction dal gusto dell'orrido), quindi ci sarebbe dovuto essere un minimo riferimento, a meno che tu non abbia voluto incentrarti unicamente sul rapporto tra Frodo e Sam e su come Sam capisce che deve tornare indietro, altrimenti padron Frodo sarebbe stato perduto, estromettendo dalla scena tutto ciò che non li riguarda.
Senza dubbio ti sei incentrata sulla massima lealtà e sulla nobiltà d'animo di Sam, sul suo imperativo morale che lo spinge ad andare ad aiutare il padrone nelle difficoltà, per onorare la promessa che aveva fatto a Gandalf di non perdere mai Frodo di vista. Un po' come se Gandalf sapesse già quello che sarebbe successo. Un po' come Silente che sapeva che Ron se ne sarebbe andato, lasciandogli il Deluminatore per tornare indietro (perdono per i parallelismi con la saga di Harry Potter, ma mi viene spontaneo fare dei paragoni).
Il coraggio di Sam viene fuori sempre al momento del bisogno, rivelandosi determinante per la buona riuscita della missione. Se non fosse stato per il buon Sam, Frodo sarebbe caduto molto prima. Infatti si è visto cosa gli è successo quando si sono separati, la prima cosa che ha fatto è finire in una tana di Ungoliant, con Shelob a far da padrona.
L'ultimo nemico ad essere sconfitto è la morte.
Cito ancora una volta la Rowling per sottolineare come l'impacciato giardiniere di Casa Baggins possa essere diventato il vero eroe della vicenda, eroe perché mette il suo padrone davanti a tutto, vincendo prima la battaglia contro la sua paura di morire e poi quella più concreta con il ragno gigante, strappando Frodo a morte certa.
Comunque, per dare un senso a questa recensione, posso dirti che mi è piaciuta molto la tua shot, perché rimane molto fedele all'opera di Tolkien e fornisce una tua personale interpretazione di un grandissimo personaggio dell'opera. Hai impreziosito l'ossatura del racconto dei fatti con una tua nota personale, dando voce a sentimenti importanti, sentimenti che hanno reso Sam quel che è.
Quindi, complimenti vivissimi.
Saluti,
*Halley* |