Che tristezza. E' terribilmente triste, ma devo dire che è anche terribilmente vera. La 'legge del più forte' fa cadere troppi deboli. Mi è piaciuta molto la parte dove si parla del cuore che si frammenta in tanti pezzi, lasciando un vuoto incolmabile; oppure, è bella anche la parte dove si spera che il giorno seguente sia migliore... ma non è così. Mi piace davvero tanto questa piccola storia, compliemti! ;) |
Ciao :) |
Annie <3 Non so che dire, davvero, mi sono commossa ç.ç Ultimamente mi emoziono sempre, ma per questa ne valeva davevro la pena! Forse il fatto che riesco a riconoscere tutto ciò che hai scritto mi ha influenzata. |
Mi sembra una visione un po' troppo pessimistica della società odierna -nonostante sì, siamo al livello in cui siamo-. Come storia sia come riflessione personale la trovo comunque molto interessante, anche come partenza per creare qualcosa di più grande -penso davvero sarebbe un prologo fantastico, di quelli che ti prendono subito- ho amato l'inizio in medias res, senza anticipazioni, lunghissimi crescenti che portano all'apogeo di una sola riga. Adoro come tu sia riuscita a fare di ogni frase un detto, una formula: non più lettere vicine, né macchie d'inchiostro, ma qualcosa che dice ai posteri, che lascia un messaggio. Tutti abbiamo provato -pensato- cose del genere, almeno una volta, e tu sei riuscita a renderlo benissimo. |
Mamma mia, impressionante. Sembra ci sia dentro di te una grandissima tristezza e sofferenza che non trova via di sfogo perchè imprigionata dalle regole e dalle convenzioni sociali. Cerca di farla uscire, più la reprimi e la tieni dentro, più fa male e peggiora. Prima o poi scoppierà comunque. |
ciao :) sebbene sia breve la tua "storia" o meglio le tue riflessioni mi hanno colpita...è una visione un po' pessimista del mondo e il generale della vita e forse inserite in un contesto potrebbero essere la base per una trama più o meno articolata...ma anche così, diciamo, decontestualizzate, sono delle frasi toccanti che inducono a riflettere sul proprio ruolo nella società in cui si vive. mi è piaciuta soprattutto la parte finale che lascia più speranze: "Vai bambina, ragazza, donna, e spera, credi, nel futuro…" sembra un invito rassegnato di chi sa già di non poter riuscire a risolvere la propria situazione...ma è un'immagine molto poetica...brava! |