lo stile di questa storia, pulito, lineare e ricercato, è secondo solo al lessico, dal registro alto e l'ampio ventaglio di termini e sfumature di linguaggio. nonostante la difficoltà del testo ( che non è scritto certamente con una narrazione semplice, anzi ) riesci sempre e comunque a mantenerti coerente con scene, emozioni e - appunto - linguaggi, e non è cosa da poco.
molto belle le varie fasi dell'avvelenamento, così come i dialoghi che, seppur brevi, riescono a delineare bene le situazioni e i personaggi. agghiacciante il fatto che venga seppellito vivo ( seppur per poco ).
un lavoro quasi impeccabile ( ma giusto perchè si parte dal presupposto che nulla sia perfetto ).
congratulazioni..!
un abbraccio,
ivan

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Molto interessante come inizio: ti porta subito nel vivo dell'azione ma nello stesso tempo lascia volutamente in sospeso molti aspetti della vicenda, facendoti subito venir voglia di leggere il seguito.
Il linguaggio è un altro punto a favore: elegante ma anche capace della giusta schiettezza, quando gli eventi lo richiedono.
Semmai ho trovato la descrizione del progressivo deperimento fisico di Edgar un po' troppo lunga e frazionata; sembra quasi procedere per punti, non so se mi spiego :/  Comunque è un parere personale, ed è più che altro una sfumatura che non mi ha impedito di godere di questo breve capitolo! 

ps: maaaa...Edgar come lo scrittore e Wordsworth come il poeta?

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Bellissima la descrizione della morte "violenta" di Edgar, ripercorrendo tutte le sfumature fisiche e non solo quelle "poetiche". 
Complimenti. Non vedo l'ora di scoprire chi è l'artefice di quel macabro "capolavoro".

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Una descrizione ottima di Edgar morente. Sei scesa veramente nel dettaglio per dare al lettore un'idea del personaggio durante i suoi ultimi momenti di vita. In contrapposizione a quest'uomo nell'ombra che non viene quasi descritto aumentando così l'alone di mistero di questo personaggio.

Aspetto con ansia un continuo ;)

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