Oddio, Laura, ma lo sai che panico? Ho dovuto ricaricare decine di volte (NO iperbole! D:) le pagine delle tue storie, perché in fondo NON mi dà lo spazio per le recensioni. Panico al 1000%, guarda.
Allora, è mia abitudine fare le recensioni passo-passo, vale a dire mentre leggo la storia, per cui, innanzitutto, vado a esporti le mie impressioni iniziali.
Naturalmente l'ambientazione è il periodo del terrore che precede la Seconda Guerra Magica. Apprezzo la scelta del protagonista, e NON perché, come insinua ferao, tra me e Arthur ci sia qualcosa ù_ù Semplicemente, è raro - e aiutami a dire 'raro' - che qualcuno consideri il povero signor Weasley.
Ecco. Al termine del primo paragrafo mi hai già conquistata: descrivi magnificamente un momento estremamente intenso tra Arthur e Molly, e tratteggi molto bene il quadro generale caratteriale dei personaggi. Ottimo, davvero.
"E poi George gli aveva rivelato che la madre scriveva loro tutti i giorni, sempre la stessa lettera:
“State bene? Mi raccomando fate attenzione. Vi voglio bene”"
Piango (e non scherzo)! Che teneri. Tutti, pure quel criminale incallito d'un George (che io amo, e lui - ahilui - lo sa bene).
Uh, scusa, due piccole segnalazioni.
- "non poteva fare a meno di fermarsi ogni volta ad osservare". La 'd' eufonica va inserita solo qualora la parola che segue inizi con la stessa vocale della congiunzione o preposizione precedente. Qui, con 'Ad Osservare', la 'd' non va. Non è grave, anzi, da qualche parte non lo si considera nemmeno più un errore, ma io sono un'orribile bacchettona :D
- "La fontana dei Magici Fratelli nono gli era mai piaciuta". Una 'o' di troppo, tutto lì ^^ Io e la mia pignoleria ce ne andiamo più in là, dove non diamo fastidio.
"Benché pieno, l’ascensore era molto silenzioso; gli unici a parlare erano i Mangiamorte e quelli che stavano dalla loro parte, gli altri impiegati si fissavano in silenzio i piedi, timorosi anche di guardarsi attorno.
In quei tempi bui e pericolosi infatti uno sguardo era più che sufficiente per ritrovarsi all’ultimo livello, o direttamente ad Azkaban."
Immagine shockante e di grande impatto! Un vero e proprio Periodo del Terrore, lo ribadisco. Hai reso con agghiacciante perfezione l'atmosfera di tensione. Brava!
"Dirk non era certo il primo che purtroppo faceva quella fine, eppure in quel momento qualcosa scattò nel cervello di Arthur, come una scossa elettrica che gli si propagò in tutto il corpo. Voleva, doveva fare qualcosa. Non sapeva cosa ma sapeva che non sarebbe potuto restare un minuto di più lì, con loro, a far finta che andasse tutto bene."
FORZA, Arthur! Sarò io che sono troppo empatica e mi lascio trascinare, ma - ti giuro - l'entusiasmo di queste righe è talmente potente che ne sono pervasa a mia volta!
NOOOO! PERKINS!
...Questo scempio dev'essere fermato! ALL'ARMI!
("Dolohv in certe faccende". Qui ti sei persa una 'o', non che Dolohov se la meriti, quel brutto caccone. è_é - parole forti, eh.)
"Agitando appena la bacchetta spedì un Patronus dai gemelli e fuggì via dal Ministero.
“Non è tutto perduto: nonostante la paura c’è ancora chi lotta” pensò mentre si Smaterializzava."
HO I BRIVIDI! Sono d'eccitazione, precisiamo (ma NO doppisensi, please. Mi basta il terrorismo psicologico di ferao, grazie -.-).
Cara, una storia strabiliante. Ottima, davvero. I miei più sinceri complimenti! Domani ti esprimerò dal vivo (!!) tutto il mio entusiasmo. Nel frattempo, accontentati di questo tributo in forma di recensione. |
