Questa one-shot mi è piaciuta? Forse.
Forse, perchè sono fatta così: le cose a metà lasciano troppo spazio all'immaginazione, che dandomi troppe scappatoie e possibilità non mi soddisfa.
Questo se prendiamo in considerazione il ragazzo come innamorato, che vuole evolversi in ricambiato. E fin qui non ci piove.
Mi è piaciuta, invece, senza troppi forse, "ma", congiuntivi errati e via cantando, perchè se la vedo da una prospettiva diversa questo normale e banale ragazzo non ha niente da diventare, da cambiare o da evolversi -come un digimon!! .. inopportuna, sì- . Lui è innamorato. Lui è qualcosa che esiste in quel momento della sua vita come compiuta incertezza, indefinito.. Aristotele direbbe che la sua sostanza è in potenza.
Ma a noi in fondo che importa? Assolutamente niente.
Già.
Che credevi? Era un modo come un altro per riempire lo spazio -commento- ad una storia letta. E che secondo me merita. E io recensisco le storie che meritano. Mettendo all'occorenza fatidiche opinioni (il campo obbligatori soprannominato "bandierine".. yeah!!).
_Forse la scrittura è un pò piccola. Ma io sono miope e distratta, quindi non conta.
_Forse è romantico\sentiementale, oltre che introspettivo, ma si capisce in maniera poco criptica e arzigogolata dalla presentazione, quindi non conta.
Cosa manca? Oh, sì.
Resta il fatto che le figure retoriche -tra cui le ripetizione e anafore- mi piacciono. Perchè cercano di dare un'intonazione senza voce al testo, lo fanno parlare con l'enfasi che lui, prendendo vita, vuole per sè, con i suoi personaggie e la sua introspezione. Forse sto anche dicendo cose "banali" e scontate o al contrario, non concordi affatto. In fondo restano solo queste righe a dire quello che penso. E quello che penso è solo mio, solo un pò condiviso.
Oggi scrivo proprio in stile melanconicotristemaquestanonhadimegliodafare. Bho. Sarà che avevo un pò da parlare.
abbracci e lieti ends,
Ade
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