(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Ci sono diversi motivi per cui vorrei davvero tanto che questa storia entrasse nelle Scelte del sito.
No Human Can Drown è una long-fiction che si inserisce nella serie omonima, costituita da one-shot e raccolte. Ogni capitolo della serie ha riferimenti temporali precisi, che non fanno che impreziosire l'insieme, dato che nonostante i paletti, il tutto risulta coerente e coeso.
Altro elemento di valore di quest'autrice è lo stile, originale e personale. Lo ritengo molto evocativo, sofisticato, è colmo di rimandi e rappresenta perfettamente i personaggi. Come ho scritto in un commento, dona quasi un effetto retrò alle immagini nella mente del lettore, qualcosa di assolutamente fantastico che ho apprezzato tantissimo.
Stephane è uno scrittore e giornalista trentenne, ha due figlie avute da una precedente relazione e si è trasferito a Parigi. E' proprio grazie a Louise, la maggiore, che entra in una vecchia libreria e incontra dopo tanti anni Ismael, il ragazzo di cui era innamorato da giovane e che adesso, proprio come lui, è un uomo adulto.
Di capitolo in capitolo, il lettore viene trasportato in un altro mondo che non è nient'altro che quello in cui è vissuto - il mondo della Francia del 1997.
La cornice storica e geografica è dettagliata e fa da contorno ad una splendida storia d'amore, fatta di tenerezza e quotidianità. Una quotidinanità per i personaggi, non certo per il lettore, che viene colpito dalla naturalezza di quelli che, più che personaggi, sono persone.
Stephane e Ismael sono due adulti e questo traspare da ciò che dicono, ciò che fanno, dal loro vissuto, dai riferimenti dei queli sono intessute le loro parole. La dolcezza tra loro è qualcosa di meraviglioso, mai stucchevole, e meritano una menzione particolare le idee di Stephane e Ismael e degli altri personaggi, i loro ragionamenti, la loro filosofia.
Nella storia vengono toccati diversi temi, ed un punto di forza è la trattazione dell'omogenitorialità. E' raro trovare una storia che ne parla, ma che soprattutto lo fa così bene ed in modo così rispettoso.
Le bambine, Louise e Michelle, meritano una citazione. Ognuna ha una personalità distinta, gusti e preferenze.
La storia si dipana tra Parigi e Brest, e la presenza di altri personaggi come Marc e Immnuel, Egon e l'ombra di Morgan, rende questa storia ancor più fantastica. E' comprensibile e leggibile in modo autonomo, anche se spinge tantissimo a leggere gli altri lavori della serie, belli come questa long e assolutamente meritevoli.
Dodici capitoli di poesia! Merita di essere inserita nelle Scelte anche solo per far conoscere di più quest'autrice dalle grandi potenzialità. |