"Niente di più". Hai detto nulla!
Cacchius, in questo NON AMMETTO pareggi, figurarsi sconfitte! Vittoria, ora & subito.
Cara <3 Sapevo di questa ff, ma non pensavo che potessi renderla così tenera e canon allo stesso tempo.
Un ottimo lavoro, se posso dire la mia.
Hagrid è un personaggio infinitamente bistrattato (anche da me, eh. Mi ci tiro dentro da sola). Gli è stato tolto tutto, eppure è una persona tanto semplice, in grado di trarre la felicità da ogni minima cosa, e soprattutto è in grado di INFONDERE felicità in chi gli sta intorno. Perché la presenza di Hagrid è rassicurante in un modo che va oltre la mera presenza fisica e l'indubbia goffaggine. Per dirla con un avvilente riadattamento a un ancor più avvilente slogan pubblicitario, 'Dove c'è Hagrid c'è casa'. Ed è precisamente così, per cui sarebbe proprio il caso che le fyffynare la smettessero di ignorarlo, po'raccio ç_ç
Ho ADORATO il modo in cui hai ripercorso la storia di Hagrid in poche, pochissime righe, partendo dalla sua infanzia (con l'abbandono da parte di Fridwulfa), l'entrata a Hogwarts (chissà quanto ne è stato orgoglioso quell'omino che era suo padre!), la rassicurante e costante presenza di Silente, a cui Hagrid deve talmente tanto, e poi l'incontro con Harry.
Lì mi sono veramente commossa. E' giusto che fosse LUI a rappresentare l'apice della felicità di Hagrid. A parte gli scherzi imbecilli ("A single ticket to Antarctica, please"), trovo che Hagrid sia una figura paterna, per Harry, anche più di quanto non lo sia Silente, con la sua onniscienza. Perché Hagrid è veramente IL padre, con la sua presenza costante nei momenti più difficili, con i suoi tentativi di prendere le sue difese, con i poveri mezzi che ha, e pure se la situazione non è tanto grave come lui crede (nella Camera dei Segreti, nell'ufficio di Silente, quando Hagrid arriva, come un enorme Renzo Tramaglino, brandendo polli morti e dicendo che NO, non è stato Harry!).
Brava, bravissima, ho apprezzato moltissimo. <3 |