In due parole: sono io.
Sai quella sensazione che senti passarti nella schiena quando ti emozioni? O quando trovi qualcuno che ti racconta, nel modo in cui tu non sarai mai capace di fare?
Ecco si, io l'ho sentita mentre ti leggevo.
Quelle domande rimbalzano nella mia testa avanti e indietro ogni santo giorno.
E ho pensato di lasciare andare tutto, ma alla fine non è facile.
E quelle domande sono ancora lì, senza risposta.
E queste righe, strepitose.
E tu..sei entrato nella mia testa, senza alcun dubbio.
E adesso scappo a leggere altri tuoi racconti, come minimo.
Perchè? Beh, a questa domanda so rispondere: perchè mi piace come scrivi e cosa scrivi (:

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Odio.
Dolore.
Disperazione.
Suicidio.
I quattro cavalieri dell'Apocalisse!
Il solo fatto che questa tua shot sia stata messa tra le preferite( e che mi stia facendo piangere), spiega ogni cosa; no?

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Tutto ciò mi ha folgorato, non perchè dice cose che non so o che non mi è mai capitato di provare, ma perchè esprime con lucidità per me incocepibile quello che veramente uno arriva a sentire quando si abbandona alle proprie voci interiori, quando spegne tutto e prova ad ascoltare quello che ha dentro, che scalpita per uscire ma non lasciamo libero per paura di quello che ci direbbe. Ci farebbe quelle domande che hai scritto tu, la cui unica risposta troppo spesso è un mesto 'non lo so'.

C'è tanto, troppo dolore in questa storia. E provare a scrivere è l'unica cosa che permette di allegerirne un po' la mole.

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