Recensioni per
Picture from the past
di Rosebud_secret

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/13, ore 09:31

Magnificaaa!!!
Mi sono fatta un sacco di risate X°D Povero povero John XD
Ma allora anche tu sai scrivere storie senza orrore e disperazione!!! Sono davvero felice!!!
Tutta l'idea è stata assolutamente geniale ed hai reso quei tre in maniera perfetta! (Mycroft è uno stronzo ad ogni modo)
Anche se quella cosa dei due bambini raggomitolati... mi hai lasciato la curioistà addosso °_° Dimmi che hai scritto la continuazione di questa storia ti prego
* va a spulciare nella sua pagina*

Recensore Veterano
21/06/12, ore 00:50

Oh mamma. Beh, sono davvero molto felice di aver letto questa storia, davvero, anche se adesso odio un po' la tua vena scrittrice! XD
Prima di spiegarti il perché, volevo iniziare con qualche appunto: ho notato spesso degli errori di punteggiatura, specie dopo la chiusura dei dialoghi. Infatti molti presentano il punto all'interno, il che vuol dire che teoricamente la frase è conclusa; tornando al discorso indiretto poi l'azione non viene più riferita al parlato bensì a tutt'altro, ma la lettera di inizio frase viene comunque lasciata minuscola. Immagino che questo sia spesso un errore di distrazione, dato che non tutte le maiuscole vengono messe automaticamente mentre tu conti su questo fatto mentre scrivi, ma ti consiglio magari di dare una riletta più approfondito anche sulla presentazione perché la mia pignoleria nota di queste cose... non so se sperare di non essere l'unica malata a farlo, lol. Poi ho giusto notato una svista in "Ho promessi di non dire niente", ma per il resto tutto perfetto: non solo la grammatica, ma anche lo stile, sempre accurato e preciso, elegante nella sua agevole semplicità, perfetta per una storia un po' intrecciata come lo è questa.
Venendo alla storia, poi... beh, ma come te la sei gestita alla meraviglia! Nella prima metà, in cui l'azione era praticamente assente, tutta l'attenzione era catturata dai gesti di Watson, dal suo "vuoto" causato dal strano comportamento di Sherlock, dal suo non solo evitarlo ma anche negargli ogni partecipazione... Sembra quasi che i due vogliano, in tempi alternati nella vicenda, ricordarsi che si appartengono nonostante siano forzatamente divisi da questo mistero che sembra più grande quasi di Holmes stesso.
Poi, quando si arriva alla parte della foto... beh, se avessi avuto una tazza di caffé in mano avrei avuto la stessa reazione XD (e spendo qui una parola di compianto per la povera, sfruttata Mollty che soggiace senza fiatare alle richieste di John. Povera seconda scelta <3). Sul serio, non riuscivo a capire come volessi giostrarti il tutto, anche dato il fatto che la barretta a destra del mio schermo era quasi arrivata al fondo, tanto più che la frettolosa spiegazione di Mycroft non mi convinceva per niente. Ed ecco che invece quel bastardello patentato di Sherlock -e, dietro di lui, vedo sogghignare la tua stessa mente da scrittrice sadichella- che ci dice alla fine di come la foto fosse tutta una finzione per il risolversi di questo caso.
Però anche a me è rimasta una certa inquietudine, dentro: non solo per la domanda che si pone John, ossia il motivo dello scatto di quella foto, bensì per il motivo per cui Sherly l'abbia voluto tenere così tanto all'oscuro delle sue indagini. Era solo per testare se il suo scherzetto burletto non sarebbe stato riconosciuto nemmeno dal suo amico, o perché questo mistero aveva davvero qualcosa che lo riguardava in privato? Cos'è che l'aveva smosso così profondamente da decidere di escludere la sua spalla per tutte quelle settimane?
Non posso che augurarmi che tu abbia almeno qualcuna di queste risposte, e voglia ora con me condividerla XD
Complimenti per questa storia in generale, che mi ha tenuta avvinghiata allo schermo e si è fatta anche rileggere più che volentieri <3
Shinkou kissu,
Bea

Nuovo recensore
28/04/12, ore 01:43

Le tue opere sono la mia “soluzione al 7%”.  Affermazione criptica, ora tento di spiegare. In attesa della terza stagione (can’t come too soon!) e dopo aver ormai visto le puntate talmente tante volte da conoscere le battute a memoria, l’unico modo per affrontare le crisi di astinenza da Sherlock è lasciarmi trasportare dalle tue fantastiche opere.  Mi hai detto di aver scritto questa fic e subito mi sono fiondata a cercarla. E’ una one-shot, ma contiene tutti gli elementi per coinvolgere il lettore. Apprezzo anche la trama aperta, molto stuzzicante e che lascia ognuno libero di trarre le proprie conclusioni personali. Questa volta devo sforzarmi di fare una recensione che abbia un senso…parto dall’inizio.  Scena di vita quotidiana a Baker Street: John che dorme in poltrona. Certo, con Sherlock non si annoia mai, ma dormirà decentemente qualche volta? Sherlock sul divano, come in attesa di quella chiamata, incapace spegnere quel motore instancabile che è il suo cervello. E se da una parte si dimostra iperattivo, sparendo alla velocità della luce prima ancora che John possa ingranare la prima marcia, dall’altra non è in grado di scomodarsi ad allungare il braccio per prendere il cellulare! Altro aspetto stravagante del suo carattere, al quale ormai John è abituato, così come sa che obiettare sarebbe inutile quanto cercare di partire con la sesta marcia inserita (la devo smettere con queste metafore motoristiche!): non andrebbe da nessuna parte. E così per la prima volta John viene tagliato fuori dall’azione, tenuto all’oscuro di tutto. Le risposte telegrafiche del detective di fronte agli interrogativi del dottore sono perfettamente IC: è insofferente e spazientito dall’emotività di John. E quel messaggio: “Senti, qualsiasi tuo sentimento assurdo io abbia ferito, cercherò di rimediare”, è proprio da lui, che considera i sentimenti solo uno svantaggio, un qualcosa che ottenebra la razionalità.  Ma John non demorde e vuole vederci chiaro.  Interessante,  quindi si tratta di un serial killer che colpisce ogni cinque anni, magari qualcuno a cui Sherlock dava la caccia da molto tempo prima, da ragazzo, ma che non è ancora riuscito a consegnare alla giustizia.  Nella 1*03 Sherlock accenna al caso di Carl Powers e, se gli diamo l’età di Cumberbatch, dovrebbe aver iniziato addirittura a dodici anni ad interessarsi al crimine. o.O E qui giungiamo al tema predominante di questa one-shot: l’infanzia dei fratelli Holmes e la causa della loro totale mancanza di empatia e del loro carattere antisociale. Rimane tutto nel campo ipotetico dal momento che alcuna certezza ci viene fornita dal canone: Doyle accenna alla vita universitaria del detective, al suo primo caso risolto proprio ai tempi del college. Ma non va oltre. Ora tra le due teorie che qui hai proposto personalmente mi sento di propendere per la seconda. Il motivo? Non so se abbia molto valore come giustificazione, ma semplicemente l'ipotesi che i due fratelli siano così a causa di un evento traumatico toglierebbe loro l'essere unici, speciali. Oserei dire che la prima potrebbe essere la teoria maggiormente condivisa dalle persone, perché è più semplice da accettare che un evento sconvolgente nella vita di due bambini abbia lasciato un segno indelebile tanto da farli diventare due adulti del tutto freddi e distaccati. Così nessuno si sente inadeguato o addirittura minacciato. Perché è estremamente più duro da mandare giù il fatto che fossero sempre stati tali. Immaginiamoci uno Sherlock di cinque anni che va a demolire le illusioni dei suoi compagni di classe dicendo loro che Babbo Natale non esiste, perchè va contro tutte le leggi della fisica il concetto di una slitta volante trainata da renne. Il pensiero comune non è: "ha perfettamente ragione". No, è: "ha un disturbo comportamentale, un problema". In un mondo in cui molto spesso si preferisce l'ipocrisia, chi invece si ostina a combatterla e a sbattere in faccia la verità nuda e cruda, non viene premiato per questo, anzi viene etichettato come "freak, strambo, psicopatico"... E John inizialmente fa sua la prima teoria per poi rendersi conto di essere ancora una volta una cavia per gli esperimenti degli Holmes. Per Sherlock l'importante è catturare il killer, e tale fine giustifica i mezzi.  E anche se è furioso per essere stato trattato da mera pedina, se vorrebbe strozzare il suo coinquilino con le sue stesse mani, alla fine qual'è l'unico modo che trova per fargliela pagare? Non comprargli il latte! Ahahah, quell'uomo si meriterebbe una statua per il modo in cui incassa i colpi che gli arrivano, più o meno inaspettati!  Nonostante tutto non riesce ad essere arrabbiato fino in fondo con Sherlock. Lui è fatto così e cercare di cambiarlo  equivale ad intraprendere una battaglia con i mulini a vento. Resta pur sempre il suo migliore amico!  E con questo altro piccolo gioiello mi hai dato l'opportunità di riflettere su un tema controverso, aiutandomi a comprendere ulteriori sfaccettature  di questi personaggi straordinari. Grazie, grazie, grazie! Ora io mi chiedo: come farei senza le tue splendide perle? Ormai, senza ombra di dubbio, ne sono dipendente... A risentirci alla prossima! Bye!

Recensore Junior
25/03/12, ore 03:21

La mia ex professoressa d'italiano sosteneva che i racconti riusciti sono quelli nei quali vorresti conoscere l'autore per chiarire le domande lasciate in sospeso. E tu hai lasciato in sospeso le fondamentali: chi è quella donna? Da che avvenimento del passato proviene la foto dei due fratelli? Qual'è la loro relazione con l'assassino? Se Mycroft ha giocato, dobbiamo ritenere ancora valida la non ripercussione sul carattere dei fratelli? Sherlock ha allontanato John per poter usufruire della sua reazione spontanea alla foto oppure per il coinvolgimento emotivo con l'assassino/vittima? Perchè Mycroft ha giocato? Preciso che l'importanza delle domande sospese è tale proprio perchè non avranno risposta da parte dell'autore, così che i lettori ci ragionino sopra e quindi rimangano attaccati alla storia dopo la sua conclusione. Ammetto che mi aspettavo una storia così, hai fatto citare a Mycroft la mia tesi ed a Sherlock la tua. Anche se alla fine l'intreccio si ribalta: è Mycroft che ha mentito e quindi si è chiuso alle domande di John come farebbe chi non vuol parlare di se, ed è Sherlock che ha veramente giocato, dimostrando il temperamento innato. In questo modo sei rimasta nell' IC di tutti i personaggi, hai creato una storia che può essere realmente inserita nella trama generale e non hai aggiunto nuovi elementi seppur con molta originalità. Mi è piaciuto quindi, che dallo scambio di opinioni sia uscito questo; come ho detto prima, l'avevo previsto ma hai avuto originalità soprattutto nel come hai mosso John. Un piccolo appunto: Mycroft è quello che si ritiene normale e non si fa problemi, è "caring is not an advantage" e stop, il termine "anaffettivo" me l'aspetto uscire dalla bocca di Sherlock, essendo il più emotivo dei due fratelli e l'unico che dimostra di percepire la diversità come problema ("Chi mai mi vorrebbe come coinquilino?" "Ti sei mai chiesto se c'è qualcosa di sbagliato in noi?"). Oltre al fatto che Mycroft ha giocato, percui mi suona ancora più strano detto proprio da lui. Come sempre inizio una critica in modo positivo ma rovino tutto sul finale, percui lascia che ti dica che il termine anaffettivo detto da Mycroft è principalmente una fissa mia, non influisce sull'ottima storia. Alla prossima.

Recensore Veterano
19/03/12, ore 18:54

Bella storia.
Io al posto di John avrei dato una bella accettata allle teste matte dei due fratelli Holmes.

Recensore Junior
19/03/12, ore 16:41

E chiudiamo le recensioni giornaliere con questa!
Non ho voglia di leggerla 60mila volte come faccio di solito per fare una recensione quindi opto per la recensione in diretta, anche se ammetto che ho già buttato lo sguardo qua e la.
Già il fatto che voglia escludere John dal caso mi fa pensare, non è da lui, non è da chi ha detto "cosa farei senza il mio blogger?". Oh, ma Sherlock resterà sempre un mistero per tutti.
E fa pensare anche il fatto che vada via con Lestrade, ti ho detto che ho dato uno sguardo generale ma non ho captato nulla e aprendola dal link di Facebook non ho nemmeno letto l'introduzione, sono completamente all'oscuro di tutto... ma bene!
Sherlock che ignora John (ok, si era capito)e che CERCA spontaneamente Mycroft? Siamo finiti in un universo parallelo o qualcosa del genere? O__O Sono confusa quanto Johnny!! D: (Ecco il bello di queste recensioni, non hanno un filo logico... LOL)
Mycroft pure caccia via John D: Dio mio...
Ok, ho capito che è qualcosa che li tocca sul personale anche se non riesco a capire in che modo... ma... ?!!! Greg! Ti ci metti pure tu? Oh caro ispettore... Voglio delle risposte anch'io!! (La prossima volta leggi prima di recensire, magari? Nd Sherlock).
Si, è tutto davvero assurdo!!! D:
Appunto... concetto di privacy annullato, ancora...Sa che va da Molly anche se non ha detto niente... xD
Ok, bello il sito su cui sei finito John caro... non volevi starne fuori? ah, la coerenza, questa sconosciuta!! xD In ogni caso il sito è inquietante e dettagliato...
Oh Cristo... Credo di averli riconosciuti pure io anche senza leggere... Poveri... poveri cuccioli... ç.ç
E Sherlock ha il tatto degno di un elefante!! E anche un ottimo tempismo...
(Ah, mi dispiace per la moquette di Molly se devo essere sincera...)
Oh, ma Sherlock lo dedurrà comunque... e poi... andare di tua spontanea volontà da Mycroft? si, forse è proprio un universo parallelo!!
Mycroft è sempre il solito, un tocco di ghiaccio anche con il povero John che è così preoccupato. Cioè, John si preoccupa, anche per lui... e lui... oh, va beh... dovrei aspettarmelo. Si, John è preoccupato e agitato, e nervoso anche. E Mycroft non aiuta.
Mi piace che nonostante la curiosità (Se così la possiamo definire) il buon dottore voglia rispettare la decisione di Sherlock.
Oh, caso chiuso... ma bene... ora tocca alle spiegazioni, sono proprio curiosa. (Dio mio, le tue storie mi ci catapultano dentro, non smetterò mai di ripetertelo!!)
Immagino che sia la stessa curiosità a far correre a casa John.
D:!!!!!!!!! Ti giuro, mi si è piantata la bocca con quell'espressione. UN FALSO?!!!!!!!!!! Cioè... John si è dannato e preoccupato per un FALSO?!! O_O
Giocava? Mycroft... giocava? Oddio.. ci sono momenti in cui prenderei a testate i fratelli Holmes... sanno che John è semplice e ingenuo... non.. non si può giocare con una persona così buona... ç.ç
Ah, e ora, dopo che hai fatto star male il tuo povero Johnny... gli dici "Non c'è più latte."?!!
La domanda di John alla fine devo dire che è giusta... ma conoscendo Sherlock anche se gliela facesse lui avrebbe già pronta una storiella plausibile.

Ebbene si, sono riuscita ad arrivare in fondo lasciandomi come al solito trasportare anche troppo dalla narrazione, forse per il fatto che sia in prima persona.
In ogni caso, vedi che se ti metti d'impegno sai anche limitarti ad una One Shot senza trasformarla in una Long? Ahahah sono più che convinta che saresti riuscita anche a prolungarla oltre, non so.. ho questa strana convinzione mia cara.
E questo conferma che non sai scrivere nulla in cui non compaia Mycroft, cioè... deve esserci (ed è un bene, chiariamo!!)
Detto questo... la giornata dedicata alle recensioni è terminata...
Aspetto con ansia di leggere altro di tuo.
Bacioni carissima!!

Bye Bye~
Aki