Eccomi come promesso, perché non posso proprio esimermi dal commentare questa storia. ç*ç
Comincio ad attendere con vera ansia qualcosa di demenziale, perché se non ho sparato lacrimucce c'è mancato poco. Non so se mi abbia più lasciato secca la descrizione della sofferenza norgica e del suo aspetto, povero caro, o il continuo tendersi del danese accanto a lui, disperato nel vederlo diventare sempre meno consistente e anche arrabbiato con se stesso per non aver capito da subito la gravità della sua condizione. çAç
Sono bellissimi ed è una scena insopportabile, veramente complimenti, mi è piaciuta molto e condivido quello che le altre fanciulle hanno scritto prima di me. </3
Questa cosa, santo Gervasio! "Lo guardò un’altra volta, prima di abbassare le palpebre come se non avesse neanche più la forza di riuscire a tenerle aperte, probabilmente nel tentativo di dirgli qualcosa, o di cercare un modo per salvarsi, farlo per se stesso e per lui, in qualche disperato modo, mentre una lacrima gli rigava la guancia sempre più pallida. Non voleva sparire." La lacrima!
E anche questa: "Singhiozzò sentendo il cuore strigersi, la stessa sensazione che aveva provato la prima volta che gli aveva detto che lo amava."... Tu vuoi proprio male al mio cuoricino, dillo.
Uhm, brava caramellina, hai la mia triste bandierina verde. çAç |