(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) 'Voci' è una storia che ho letto quasi per caso.
L'autrice la conosco bene, so di cosa è capace, è anche nei miei autori preferiti. Ho già visto molte sue storie che meritano.
Ma credo che questa sia la più particolare e la più bella tra tutte quelle che ha scritto.
Cominciamo dallo stile: è fluido e scorrevole, con un registro lessicale variegato e mai ripetitivo. Incisivo ma delicato, sa trasmettere tutte le sfumature della vicenda senza mai appesantire la narrazione o annoiare. La presenza di alcuni termini inusuali (se vogliamo anche un po' aulici) non crea nessun tipo di fastidio ma anzi, impreziosisce il racconto. La grammatica è pressoché impeccabile, a parte pochissimi errori di battitura -che però in dieci pagine di scritto sono veramente pochissimi-, forse due o tre.
L'ambientazione è descritta in modo preciso, pur senza la presenza di dettagliate descrizioni: si percepisce il gelo della Russia dai piccoli dettagli, dalle piccole frasi che di paragrafo in paragrafo ci mostrano il gelo russo. All’inizio ci sembra davvero di essere immersi nella tranquillità di Tver’ e dello scorrere placido del Volga, poi veniamo catapultati insieme a Tereza nella Mosca così diversa e così poco familiare, dove i sentimenti di Tereza trapelano anche dal suo modo di vedere la città.
La protagonista del racconto è certamente Marja, ma la visione che abbiamo di lei viene forgiata dall’io narrante della storia, ovvero Tereza. Entrambi i personaggi sono a tutto tondo: l’autrice ha saputo descriverle bene e dare loro uno spessore, un loro carattere con tutte le sfumature per renderli vivi agli occhi del lettore. Anche i personaggi secondari, come Inga o Emilian, e le comparse, come il rettore del GITIS o i genitori di Marja, sono dipinti con poche, veloci ed efficaci pennellate. Non risultano mai sciatti o poco credibili, ma sono ben costruiti anche se ricoprono ruoli non di primo piano.
La storia in generale mi ha trasmesso tanto, e tanto l’ho sentita: è una di quelle che lascia un segno, che è più di un semplice scritto con un inizio, una conclusione e una fine. Si vede che l’autrice ci ha messo davvero molto impegno, e io credo che da ogni parola trapeli questa sua applicazione. Il tema trattato non è leggero, per nulla, ma lei è stata capace di coglierne l’essenza e metterla per iscritto, comunicando qualcosa.
Quando si finisce di leggere rimane un amaro in bocca, e io sono arrivata alla fine con una tristezza infinita: ero davvero molto contenta di aver letto una storia di tale livello, che mi avesse emozionato così tanto.
Ed è per l’insieme di tutto questo che io penso che si meriti un posto nelle Storie Scelte del sito :) |