Io ti odio.
Sapevo che ieri sera ti stavi semplicemente sottovalutando e, infatti, eccomi qui con la vista annebbiata.
Si, mi hai fatta piangere, maledetta xD Precisamente da: “E anche il tuo odore, l’ultima cosa che ancora avevo di te, sparirà con esso.”
SBAM. Un pugno dritto-dritto allo stomaco. Da quel momento, ho continuato a leggere senza trattenere le lacrime.
Non so bene da che parte cominciare a commentare... È davvero intensa, dall'inizio alla fine. Hai usato molte immagini, molte similitudini e metafore che hanno reso bene l'idea di Kazuya. Le ho adorate tutte, specialmente: "Ma come può un corpo così piccino e pieno di buchi farsi strada verso altre galassie? Come può cercare altre stelle? Ormai, ruotare attorno alla sola Terra non gli basta più. Vuole davvero ritrovare il suo Sole, per poter brillare e illuminare così le sere buie degli abitanti della Terra." L'ho davvero trovata bellissima.
Perché non ti piace il finale? A me ha strappato un sorriso, perché Kazuya ora può andare avanti, sebbene Jin non potrà mai uscire dalla sua testa (ce l'ha marchiato sulla pelle e per quanto quella cicatrice, pian piano, tenderà a sparire, a ben guardare si potrà ancora vedere il suo nome; oltretutto, proprio per la posizione di quella cicatrice, non sarà costretto a pensare a lui ogni ogni, non sarà ossessionato dalla sua immagine com'era stato fino a quel momento: semplicemente, saprà che Jin è lì, che c'è stato, che ce l'ha alle spalle... metaforicamente e non parlando).
Mi è piaciuta davvero molto. Anche il passaggio fra la narrazione in prima persona e quella in terza, che aveva un non so ché di... favoleggiante.
Sei stata bravissima ç_ç
Baci <3 |