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Intervista collettiva! Domande da fare sulla pagina FB fino al 19 dicembre!
Grazie a francylibellula che ha proposto l'idea, vi riporto qui il topic della pagina FB in cui potete farmi le domande che volete sulle mie storie :)
Su questo forum personale su EFP risponderò a tutte le domande con ordine.
Per trovare tutte le risposte guardate nei commenti :)


(ellephedre - 13/12/11, ore 15:03)

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ellephedre - 13/12/11, ore 15:03
1 (Maria Teresa) A quando la fine di Verso l'alba?
Parte 29 in fase di completamento, parte 30 di battaglia finale, credo che ci sarà anche un epilogo. E fine, almeno per questa parte della saga.
ellephedre - 13/12/11, ore 15:04

2 (Maria Teresa) Continui con la saga o ti fermi con la fine di Verso l'alba?

La saga di Verso l'alba si compone così:
- storie legate alle serie originali (Le prime volte che ti vidi, Ovviamente impossibile, Super Usagi, ecc...)
- Oltre le stelle (prima parte della saga)
- storie che riempiono i due anni e mezzo che seguono (E fummo noi, Oltre le stelle scene, Acqua viva, Interludio)
- Verso l'alba (seconda parte della saga)
- Passano altri due anni e mezzo. Qui andranno tutte le storie sui singoli personaggi e sulle coppie (sarano almeno tre o quattro, sicuramente di più capitoli tranne la storia di Shun)
- Sequel di Verso l'alba (Non so ancora il titolo; terza parte della saga)
Poi, se riesco, dovrei riuscire a scrivere anche quello che viene dopo.
Teoricamente tutta questa saga è iniziata più o meno con me che mi immaginavo la fine della quarta parte della saga, ambientata nel Regno Argentato, ai tempi del 30° secolo.
Ho ancora in mente la scena (protagonista: Serenity :D)
ellephedre - 13/12/11, ore 15:07
3 (Giorgia S.) Se inizia fin da subito la raccolta comincio iooooo!*_* faccio soltanto una domandina...sennò vorrei sapere TUTTO!:D purtroppo sono tanto tanto tanto tanto curiosa ç__ç
Allora Elle..in questi anni scriverai qualcosa sui futuri matrimoni e relativi figlioletti delle Inner??*_* grazie mille per questa possibilità!e bravissima Francesca che hai proposto l'iniziativa!:D

Risposta spoiler, per leggerla selezionate il testo sotto, scritto in bianco.

Sì. Però non vorrei fare una cosa tipo saga familiare tutti felici e contenti, in cui si inizia a prestare più attenzione ai figli che ai genitori, perciò la mia intenzione è sempre quella di concentrarmi sui personaggi originali e su come vivranno questi cambiamenti. Soprattutto perché sarà molto importante già in vista del sequel di Verso l'alba.
ellephedre - 13/12/11, ore 16:50
4 (Francesca S.) Io sono ultra ma ultra curiosa di sapere che studi hai fatto per trovare quei ragazzi che passano inosservati... per le nostre eroine...
Niente studi, solo tanta riflessione (dopo tutto quello che ho scritto sotto sono tornata a questo punto... non è che abbia fatto studi, ma per indole ho riflettuto sempre tantissimo sulle persone e sui loro comportamenti; lo faccio da quando sono piccolina, questo mi ha aiutato a delineare i personaggi :D)


Comunque scegliere le caratteristiche principali non è stato così difficile, il problema è stato renderle vere e coerenti.

Ami doveva avere un ragazzo molto intelligente, perché lei non sarebbe stata soddisfatta con niente di meno. Volevo vederla più spensierata e meno timida, perché penso che sia il modo migliore per Ami di evolversi e crescere, quindi lui doveva essere più intraprendente. In una storia breve scritta dalla Takeuchi, si fa notare che Ami - nonostante tutti i suoi discorsi sull'intelligenza - non disdegna affatto i bei ragazzi (come dimostrato d'altronde dall'ammirazione per Taiki Kou). Quindi il ragazzo per lei doveva essere bello. Per farle un regalo, l'ho fatto bellissimo, ricco e straniero (Ami non avrebbe avuto problemi con l'inglese) :D Non riuscivo a immaginare che lei si trovasse a proprio agio con una persona poco incline al sentimento; la vedevo chiusa, almeno all'inizio, sui rapporti troppo fisici, ma pronta a a lasciarsi andare ad una relazione romantica (questa sua indole si vede spesso nell'anime). Quindi lui doveva essere romantico.
Siccome da tutto questo veniva fuori un concentrato di qualità senza fine, ho voluto descrivere queste caratteristiche abbastanza ironicamente. Puntavo a farlo prendere in giro dagli altri personaggi e anche da se stesso. Inoltre lui doveva avere altri difetti di carattere importanti. Una tendenza all'immaturità in alcuni frangenti (che potevo far evolvere), troppo orgoglio, manie di superiorità e una certa dose di antipatia innata (conseguentemente, pochi amici).  In questo contesto si incastrava bene il fatto che fosse straniero e quindi portato a sentirsi diverso dagli altri già per altri motivi.
A quel punto la domanda è stata: perché un ragazzo così non sta già con un'altra? I difetti non erano abbastanza grossi :D
Perché fosse disposto a considerare Ami molto importante (perché lei fosse realmente speciale per lui, e quindi lui fosse portato ad avere con lei tutta la pazienza di cui avrebbe avuto bisogno), ho voluto dargli un problema di attaccamento alle persone. Quindi poca fiducia nel prossimo e la volontà di non dipendere dall'affetto di nessuno. Riuscivo a pensare che tutto questo potesse derivare solo da una situazione familiare particolare. Perciò ho costruito a due genitori che non gli hanno mai dato l'attenzione di cui sentiva il bisogno; col padre vedevo un conflitto più intenso; è questa figura maschile - che avrebbe dovuto guidarlo - che gli è mancata nella sua vita. Nel profondo, il ragazzo doveva essere un insicuro e proprio perciò capace di entrare rapidamente in sintonia con Ami.
Non era coerente però che lui fosse, nonostante tutto questo, una persona stabile e in grado di maturare rapidamente - pronta ad aprirsi all'amore - senza che nella sua vita vi fosse stata una figura di riferimento molto positiva. E qui è entrata in gioco una tata.
Avevo in testa queste idee - meno raffinate :) - quando ho creato il capitolo 2 di Acqua viva, scritto dal punto di vista di Alexander Foster. Il cognome mi è venuto in mente da Jodie Foster, attrice :D Il nome... il corrispondente italiano non mi piace, ma in inglese fa la sua figura e ho pensato che anche i genitori di lui avrebbero voluto un nome importante per il figlio :D

Venendo a Gen. Lui è stato più semplice.
Doveva essere forte (di carattere e di fisico) e molto deciso. Makoto continuava a dirigersi verso ragazzi dolci, ma anche se loro l'avessero voluta, la loro storia non sarebbe mai durata molto. Lei è dolcemente rozza, aveva bisogno di qualcuno che non fosse più delicato di lei, altrimenti avrebbe continuato a sentirsi ingiustamente maschiaccio, incolpandosi per la propria indole. Inoltre volevo che potesse sentirsi più 'debole', l'ho sempre vista troppo forte. Era a suo agio in questo ruolo (le piace), ma nel suo voler essere così romantica e sognare il principe azzurro notavo un desiderio di essere la ragazza di cui ci si poteva prendere cura, per una volta. Collegavo questo anche al suo essere rimasta senza famiglia e quindi sola, nonostante le sue amiche (che però doveva essere lei a proteggere). Quindi, doveva avere una persona molto matura accanto a sé.
Per questo Gen sostanzialmente è più o meno perfetto, dal mio punto di vista anche più di Alexander.
E' di bell'aspetto ma non eccessivamente, si trova a suo agio con le persone (maschi e femmine... queste ultime soprattutto :D), è simpatico, maturo, a posto con se stesso, affettuoso con la famiglia e le due sorelle più piccole. E' abituato ad avere un mondo come lo vuole lui, sa che basta poco per ottenerlo perché non è esageratamente ambizioso, per cui il suo unico grosso problema poteva essere una tendenza a rigettare qualunque situazione di cui non avesse il controllo e in cui si trovasse spiazzato.

Non so perché, ma avevo deciso quasi sin dal principio che lui dovesse scoprire l'identità di Sailor Jupiter in Verso l'alba, perciò mi serviva che fosse pronto a sostenere questa verità (ecco, forse volevo sconvolgerlo e vedere come sarebbero andate le cose se una Sailor avesse dovuto confrontarsi con il fatto di dover rivelare quasi subito chi era al ragazzo che le piaceva :D)
Per come avevo concepito Gen, sapere che Makoto è Sailor Jupiter lo avrebbe portato a troncare la loro relazione. Perché non avrebbe dovuto? E' una faccenda pericolosa, enorme, più complicata di lui. Da persona intelligente e coi piedi per terra, avrebbe dovuto allontanersene senza pensarci due volte (e lui non riflette oltre il dovuto su cose semplici, ritiene che sia da stupidi).
Non era un problema che avevo con il personaggio di Alexander per esempio. Per come ho caratterizzato la sua relazione con Ami, lui ha bisogno di lei, non la lascerebbe mai, a meno che non fosse proprio Ami a tradire il loro amore (e lei non lo farebbe mai a sua volta, più o meno per la stessa ragione). La loro è una relazione di dipendenza (buona), su cui ho portato poi Alexander a riflettere più estesamente, con l'idea di farli evolvere da questo punto di vista, piano piano, senza snaturarli.
Ma Gen? Un ragazzo come lui non sarebbe rimasto con Makoto (per quanto lei potesse piacergli) a meno che non avesse ricevuto una dura lezione dalla vita in precedenza, un'esperienza che gli avrebbe fatto capire quanto sono importanti alcune relazioni e alcuni momenti.
Da lì la morte del padre.
Questo evento sconvolge la vita di Gen, lo costringe a diventare un adulto quando si stava divertendo (giustamente) a essere solo un ragazzo. Lo fa diventare più cauto, più ansioso davanti ai pericoli e anche più incline a rischiare per amore. Anche se questo lo scopre solo più in là.
Ecco, questa è stata la genesi di Gen Masashi. Per lui volevo un cognome giapponese e ne ho cercato uno con un suono che mi piacesse :D Per il nome... i nomi giapponesi lunghi non mi piacciono molto (confesserò... nemmeno 'Mamoru' e 'Yuichiro' sono di mio gradimento come suono). Su un sito avevo trovato una lista di nomi tra cui compariva 'Genzo'. La parte finale non mi piaceva, ma l'inizio sì :D Quindi è stato 'Gen', che si legge con la G dura (Ghen), come in giapponese.

Venendo all'ultimo personaggio che ho inventato per una Sailor (Minako).... Shun Yamato è ancora in fase di costruzione.
So già chi è grazie al capitolo 5 di Interludio.
E' un ragazzo che è cresciuto senza quasi alcun riferimento familiare, con genitori che NON ama e con una sorella che gli era affezionata, ma che non ha provato a fargli da madre. Era sempre una sorella e solo di sei anni più grandi di lui. Gli è stata vicina per tanti anni, ma nemmeno lei sapeva davvero cosa fosse avere una mamma.
Shun di fatto è un ragazzo già adulto. Vive da solo da quando sua sorella è andata a vivere negli Stati Uniti, ovvero da quando lui aveva circa diciotto anni.
Ha una mente quadrata. Frequenta Ingegneria all'università e studia tutti i problemi in maniera piuttosto rigida.
Ha bisogno di soldi? Risparmia. E' un gran risparmiatore in effetti e anche se è giovane ha già investito per il futuro. I suoi genitori gli regalano denaro, ma lui non la ritiene una sicurezza e prova soddisfazione quando riesce a mantenersi da solo, senza di loro.
Si sente solo anche se non soffre né si compatisce per questa situazione. Ha deciso in maniera molto logica che avrà una famiglia normale in futuro, quindi ha avuto solo pochi rapporti lunghi (da diversi mesi a un anno) con ragazze che considerava 'brave' e simpatiche. Gli pesa non essere stato in grado di mantenere almeno una di queste relazioni.
Come indole è più libero e pieno di fantasia, è questo che lo salva dall'essere mortalmente noioso :D
Gli piace scherzare e inventare battute. E' ottimista: crede che tutto il peggio che poteva accadergli se lo è già sorbito, perciò è convinto che il futuro - che costruirà con le sue mani - possa solo andargli meglio. Ottimamente, se si impegna.
Si rende conto di essere emotivamente chiuso, ma non è alla disperata ricerca di una soluzione.
Ha un unico vero amico, Alexander.
Ha deciso di partire per gli Stati Uniti per studiare e vivere lì per il resto della sua vita, perciò non sa come si sentirà nel non vedere più una delle due persone a cui teneva. 
Ha deciso di non pensarci troppo. Asuka lo aveva lasciato per andare a vivere negli Stati Uniti, quindi crede che con Alexander non sarà diverso. Si sentiranno al telefono e sarà sufficiente. In fondo, è convinto di poter stare da solo.
Shun Yamato è la persona che ho descritto in questo contesto, quando viene a sapere della morte di sua sorella Asuka.
E' questo il punto che per lui cambia tutto quanto. Da qui dovrò ancora svilupparlo, ma un evento particolare, situato nel dicembre del 1996 nella storia, lo condizionerà a fondo nei prossimi due anni e mezzo che seguiranno.
Shun forse è il personaggio che ho creato pensando più a lui che a come doveva essere per Minako. Sto facendo cambiare anche lei, magari la ragione è soprattutto questa.
Per loro due voglio creare una relazione più adulta e quindi non avere due persone che si incastrano perfettamente, ma due persone che si incontrano e imparano ad amarsi.
Forse ho scelto questo per Minako perché l'ho vista come il personaggio femminile meno pretenzioso di tutte. E' coraggiosa, allegra, ha due genitori che l'hanno amata e non le hanno mai fatto mancare nulla.
Ha avuto il trauma di diventare Sailor Venus e di vivere un amore adolescenziale non ricambiato, ma è poca cosa. Minako è forte. Se non avesse avuto un certo problema col suo potere, avrebbe fatto in fretta a trovare un fidanzato.
Certo, lei vuole che il suo futuro ragazzo sia bello e divertente, ma sono qualità che si possono adattare a molte persone. Le basta innamorarsi :D
Shun sarà divertente assieme a Minako, più aperto. Saprà comprenderla (e lei saprà capire lui).
Si sono già incontrati nella saga. Per Minako lui era cervellotico e antipatico. Per lui, lei era troppo pazza.
Minako si calmerà e crescerà. Shun si aprirà e crescerà anche lui.
Questo, secondo i miei piani, li porterà a stare benissimo insieme :)

Ho scritto un poema :D Spero che sia stato interessante da leggere :D:D
ellephedre - 13/12/11, ore 16:56
5 (Francesca S.) Cosa ti ha ispirato a scrivere Verso l'alba??
Un'immagine innanzitutto. Mentre scrivevo 'Oltre le stelle' (forse prima), ho avuto questa immagine che dovrebbe essere la scena finale di tutta questa enorme saga di Sailor Moon che sto scrivendo. Ho pensato che sarebbe stato bellissimo poter scrivere di una Usagi che diventava regina e combatteva battaglie più dure, più reali, vincendo ugualmente e crescendo.
Prima di pensare mai di poter scrivere una cosa del genere, ho iniziato a buttare giù qualche scena successiva a Oltre le stelle. Dopo che ho scritto 'L'indole del fuoco', ho capito che volevo e potevo davvero dire di più su tutti quanti. Mi serviva una storia vera, lunga, una specie di sesta serie.
Quindi ecco che ho iniziato a scrivere Verso l'alba.
ellephedre - 13/12/11, ore 17:01
6 (CheLaPeste Ti colga/Tomoyo): Anche io voglio sapere se scriverai dei vari pargoletti delle inner... anche se di Adam qualcosina hai accennato.... :
Risposta spoiler, selezionate lo spazio bianco sottostante per leggerla.

Eh sì, di Adam ho già accennato. Non per caso :D
Allora, questa risposta è davvero spoilerantissima, quindi togliete la selezione al testo se non volete sapere.
Per il sequel di Verso l'alba (ovvero, tempo due anni e mezzo), ho intenzione di fare in modo che nascano due bambini. Nomi: Adam, Iria.
Da qualche parte ho detto di chi è figlia Iria, ma dovrebbe essere possibile riuscire a immaginarlo :D In un certo senso, Iria ha già parlato in Verso l'alba. Sarà una creaturina un pochino... mistica (la qual cosa poi è la ragione della sua nascita).
Tutto il resto della prole verrà dopo (o in coincidenza con il sequel di Verso l'alba :P)
ellephedre - 13/12/11, ore 19:44
7 (Noemi T.) Nel seguito di verso l'alba scriverai anche della formazione del nuovo regno terrestre e incoronazioni varie? e seguirai quel poco di conosciuto o no?
Nel seguito di Verso l'alba parlerò proprio di come si viene a formare questo nuovo regno terrestre che, nella mia testa, può avvenire solo dopo mentre è in corso l'attacco importante di un nemico. Parlando di questo nemico... mi rifarò a qualcosa di presente nel manga. La mia idea è sempre stata quella di conciliare la fine della quinta serie anime con la fine del manga.
ellephedre - 13/12/11, ore 19:49
8 (Noemi T.) Qual è il personaggio più facile su cui scrivere e quello più difficile per te?
In genere, per me è facile soprattutto scrivere i pensieri di Ami, Alexander, Yuichiro e Mamoru. A tratti, è facilissimo anche capire Rei. Per gli altri mi devo impegnare un po' di più  :) Tra i nemici, scrivo molto facilmente di Anthia.
Uno dei più difficili da interpretare è Gen. Anche Usagi e Makoto mi creano parecchi problemucci. Devo riflettere molto pure per Haruka e Michiru, ma il fatto che non è le 'conosco' ancora bene come autrice: all'inizio è sempre più complicato, una volta deciso un carattere vado più spedita.
ellephedre - 13/12/11, ore 19:55
9 (Noemi T.)  Qual è quello che invece ti diverte di più o è il tuo preferito?
Non è semplice rispondere, però.... mi diverte parecchio interpretare Rei; la sento molto viva, desiderosa di prendersi quello che le va. Ha sensazioni forti ma quando si intenerisce intenerisce anche me :)
Il mio personaggio preferito... Yuichiro, credo. Non l'ho inventato io, ma mi piace la sua umiltà, il suo saper stare in sottofondo senza imporsi. Non è il personaggio che ha bisogno di apparire, ma sa rendersi utile davvero quando serve. Nella mia scala di preferiti, seguono Alexander e Anthia.
ellephedre - 13/12/11, ore 20:06
10 (Noemi T.) Per scrivere dei personaggi cerchi di pensare come loro o come fai a descrivere tante persone così diverse l'una dall'altra?
Ehh, io sono sempre convinta di scrivere di gente che la pensa in maniera troppo simile (rispetto a me e tra loro).
Sono contenta quando riesco a creare un conflitto credibile tra i miei personaggi perché capisco in quel momento che sto gestendo persone che la pensano in maniera diversa. Però credo di avere ancora tanto lavoro da fare in questo senso. Per questo i personaggi 'cattivi' mi esaltano parecchio :)
Tornando alla domanda... sì, cerco di pensare come loro. Mi immedesimo, immaginando di aver provato le loro esperienze più forti (le loro perdite, i loro choc) e cerco di capire cosa li muove, qual è quel sentimento che cercano quando agiscono.
Per esempio Usagi vuole la pace. Si sente in colpa quando crea discordia e quanto le persone attorno a lei sono infelici.
Mamoru... finora ho basato molto del suo personaggio sulla volontà di non sentirsi in colpa, sulla sensazione di fare di più, in quanto non sentiva di fare abbastanza (per Usagi, adesso la sensazione si è estesa all'intero mondo). Lui era piagato dal senso di inadeguatezza.
Potrei fare una lista lunga lunga continuando così, però è meglio che mi fermo e attendo, se c'è, qualche domande sui singoli personaggi :)
ellephedre - 13/12/11, ore 20:15
11 (Giulia De N.) A che punto della storia Hotaru incontrerà il suo fidanzato? Immagino che in Verso l'Alba sia troppo piccola, quindi sarà nel sequel ancora senza titolo o ancora più avanti nella storia?
Non era nei miei progetti, all'inizio, raccontare di Hotaru e di un ragazzo. Questa idea me l'avete fatta venire voi, col vostro entusiasmo per Hotaru :)
Mi sono immaginata quindi l'abbozzo di un ragazzo per lei, nonché una loro possibile storia inserita all'interno della trama che voglio raccontare. Penso, perciò, che forse potrò raccontare di Hotaru e di questo lui nel sequel di Verso l'alba.
Per allora lei avrà 16 anni.
ellephedre - 13/12/11, ore 20:17
12 (Giulia De N.) Setsuna comparirà più spesso nel sequel di Verso l'Alba?
Per Setsuna ho in mente una storia personale molto complessa, ma sono ancora indecisa sul punto in cui inserirla. Può darsi che scriva una storia su di lei dopo aver finito Verso l'alba. Alla fine credo che, sì, comparirà nel sequel con un ruolo specifico.
ellephedre - 13/12/11, ore 20:19
13 (Giulia De N.) Qual è il personaggio di Verso l'Alba in cui ti identifichi meglio?
Vedi Domanda 8 :)
Ma volendo essere più completa... Alexander, nelle insicurezze e in alcuni difetti. Anche se Yuichiro è il mio preferito, non ho tutta la sua umiltà nella vita di tutti i giorni. Giusto come scrittrice e quando lavoro :D
ellephedre - 13/12/11, ore 20:24
14 (Giulia De N.) Questa è una cosa che non ho capito bene... Minako e Makoto hanno liberato la forza del loro potere planetario e poi hanno eretto una barriera all'interno del loro corpo per proteggersi, questo significa che sono arrivate al loro stadio finale o che in futuro non ne avranno più bisogno e togliendo la barriera diventeranno ancora più potenti?
La barriera che hanno eretto tutte e due è semplicemente quella barriera naturale che serve ad un corpo umano per reggere un potere planetario. Non è un blocco all'espansione e all'utilizzo di quel potere.
Non avranno mai più potere di adesso, ma non hanno ancora raggiunto la loro massima potenzialità (Makoto soprattutto).
Per i nemici infatti il potere di una persona equivale alla sua massima potenzialità. Avendo a che fare con le guerriere Sailor terrestri hanno imparato che loro non sono capaci di sfruttare al massimo la loro forza (d'altronde, sono giovanissime, non hanno avuto il tempo di imparare). Però, nei momenti di pericolo, quando lo stesso potere si sente minacciato nella sua stessa esistenza, si libera maggiormente.
Ad esempio, Minako che minacciava Zenas era ad un livello di potenza realmente elevato. Difatti poi è svenuta, non riusciva a reggere.
ellephedre - 13/12/11, ore 20:26
15 (Giulia De N.) Farai una storia dove Luna e Artemis si mettono insieme? Si vede già che si piacciono, ma non c'è mai stata una vera e propio dichiarazione tra i due...
Per adesso non ho idea su una trama come questa. D'altronde, sono indecisa su come sviluppare i personaggi. Avrei una mezza intenzione di far riapparire il loro aspetto umanao, però se scelgo questa opzione devo spiegare un mucchio di cose. Per ora è un'idea in pausa.
ellephedre - 13/12/11, ore 20:34
16 (Giulia De N.) Stai facendo 'Sogno reale' perché te lo hanno chiesto come premio, ma avevi detto che in realtà la storia tra Chibiusa e Helios non si svolge come è raccontato lì. Nella storia che avevi in mente le Sailor di Chibiusa saranno le Amazzoni o le figlie delle inners?
Risposta pesantemente spoiler, per leggere selezionate la parte in bianco sottostante.
In un certo senso, le figlie delle Inners, per il concetto di potere ereditario che ho sottolineato più volte. Ma bisogna ricordare che nei ricordi del passato del Regno Argentato sottolineavo che le Inners dovevano proteggere Serenity per un motivo specifico. Quel motivo si realizzerà nel sequel di Verso l'alba, quindi non sarà più necessario che ci siano delle guerriere a protezione della principessa. Questo non vuol dire che non si formerà un circolo di amicizia tra loro e che in un certo senso, la proteggeranno ugualmente, all'interno della società civile.
La parte più spoiler di questa risposta riguarda le Amazzoni però :) Io seguo maggiormente gli eventi dell'anime. Lì le quattro ragazze sono tornate ad essere persone normali. Sono vive ora, non si addormenteranno per risvegliarsi accanto a Chibiusa, mille anni nel futuro.
La mia intenzione è quella di farle riapparire tra non molto nella saga. Prima del sequel :)
ellephedre - 13/12/11, ore 20:34
17 (Giulia De N.) Hai qualche idea per il titolo del sequel di verso l'alba??
Solo idee pessime e quindi nessuna. Faccio pena con i titoli ç_ç
ellephedre - 13/12/11, ore 20:36
18 (Miss Blue) Quando scrivi, hai già in mente quello che accadrà a lungo termine?
Sì. Praticamente sempre. Per me il problema è sempre il dettaglio di quello che accade prima di arrivare al traguardo che già conosco :D
ellephedre - 13/12/11, ore 20:42
19 (Miss Blue) C’è una scena in cui, scrivendo, ti sei sentita coinvolta in modo particolare?
Ehm... per esigenze di copione, devo sentirmi coinvolta nelle scene di Red Lemon, altrimenti viene fuori qualcosa di piatto.
:D:D:D:D:D:D
Lasciando stare gli scherzi, ci sono alcune scene che mi fanno davvero fremere, nel senso che mi sento tremare nella sedia quando le scrivo. Sono soprattutto le scene d'azione e di grande pericolo.
Quelle in cui mi permetto di sentirmi totalmente presa però sono quella drammatiche. Rei che rivela a Yuichiro la propria identità o Rei che capisce che lui sta per morire come automa, Ami che sente di aver perso quel bambino che credeva di avere e vede il sangue lasciato da Alexander, Makoto che pensa che Gen stia per morire davanti ai suoi occhi, Minako che scopre la verità sul suo potere.
Sarò sadica, ma è quando denudo la paura peggiore di un personaggio e gliela faccio vivere che amo scrivere.
Usagi... Per Usagi e Mamoru devo ancora arrivare alle loro scene clou, quelle in cui mi sentirò totalmente al loro posto. Gli ultimi capitoli di Verso l'alba sono qui per questo :)
ellephedre - 13/12/11, ore 20:56
20 (Miss Blue) Come mai hai scelto proprio gli abitanti di Nemesis come nemici in “Verso l’alba”?
I nemesiani sono sempre stati i miei nemici preferiti (forse perché erano un vero e proprio popolo invece di essere mostri o creature strane). Questa è stata una ragione di gusto iniziale, ma poi ho capito che volevo sviluppare un concetto di 'potere' che fosse molto vasto... Mi serviva un altro pianeta per far comprendere come sarebbero dovute andare le cose sulla Terra, se milioni di anni prima il suo Regno non fosse crollato. Questo mi ha permesso di descrivere concetti che potessero legarsi anche alla vita passata delle guerriere Sailor. Inoltre, volevo anche far capire che Galaxia in realtà era stato un enorme pericolo scampato.
Nel manga lei è stata battuta in una maniera più 'epica', invece che con una mano tesa che le ha permesso di liberarsi da Chaos.
Galaxia è stata una catastrofe per molti pianeti prima di arrivare sulla Terra, per chissà quanto tempo (secoli, nella mia mente). Volevo parlarne meglio, in vista di quello che scriverò nel sequel.
Decidere di descrivere un pianeta 'vicino' alla Terra era il metodo migliore per fare tutto questo.
ellephedre - 13/12/11, ore 20:59
21 (Miss Blue) Domanda spoiler: se in quest’ultima parte dovessi far morire qualcuno dei nemesiani, non ti dispiacerebbe “uccidere” un personaggio di tua creazione?
Risposta spoiler in bianco; selezionate le righe vuote per vederla.
Non sono ancora arrivata ad uccidere un mio personaggio quindi non so esattamente cosa proverò. So che mi commuovo facilmente :D Anche se sono una fautrice dei 'cicli'. Quando una persona è arrivata alla fine del proprio ciclo, è giusto che... vada. Non so se riuscirò a fare in modo che almeno per una delle morti che ho in mente sia così.
So che l'altro caso di morte tra i nemici sarà molto meno ordinato. Sarà morte e basta. Come purtroppo accade in continuazione.
ellephedre - 13/12/11, ore 21:04
22 (Francesca S.) Visto che i nemici vengono da Nemesis, come mai alle ragazze non e venuto in mente di cercare le 4 sorelle persecutrici?
Usagi nemmeno voleva richiamare le Outers, figurarsi quattro povere donne che ormai stanno facendo la loro vita e non possono nemmeno aiutarle veramente. Usagi si immagina che sappiano poco dei nemesiani attuali.
PERO'... Spoiler, righe in bianco sotto.
I sopravvissuti di questa guerra avranno un contatto con le quattro sorelle persecutrici. Con una di loro, in particolare. L'ho in mente da tantissimo tempo perché è indispensabile a una faccenda di linee e proseguimento di poteri che sarà fondamentale per quel futuro che si estende fino a mille anni dopo, dove - a quanto pare - l'erede di Nemesis è morto (Demando) e pure suo fratello (Zaphir) è andato. E allora chi rimane? La risposta, in maniera contorta, si trova nel passato.
ellephedre - 14/12/11, ore 11:50
23 (Giulia De N.) Setsuna vivrà sempre come guardiana delle porte del tempo o come le altre potrà anche innamorarsi e avere una famiglia prima o poi?
Non penso di farla vivere alle porte del tempo per l'eternità. Ma allora dovrò spiegare bene come farà ad assolvere al suo ruolo di guardiana lo stesso. Il principale ostacolo con Setsuna è inventarmi una leggenda/mitologia credibile su Sailor Pluto. Poi potrò farla uscire da quel confinamento (anche se nella mia testa è già uscita :D)
ellephedre - 14/12/11, ore 11:51
24 (Giulia De N.)Sempre su Setsuna, vivrà mille anni come le altre o è tipo immortale? Perché mi era sembrato che fosse viva anche ai tempi in cui la regina era la madre di Usagi.
La domanda è molto tecnica :) Penso di farla vivere mille anni come le altre, tuttavia Pluto si muove nel tempo. Potrebbe tornare indietro, teoricamente, anche di milioni di anni.
ellephedre - 14/12/11, ore 11:53
25 (Giulia De N.) Quando Minako ha provato a far aprire la penna di trasformazione a Gen, la penna lo ha ustionato... può essere che è perché come Yuichiro anche lui ha del potere che magari è ancora latente?
Su questo preferisco non spoilerare troppo :P. Posso dire una cosa. Gen non è come Yuichiro.
ellephedre - 14/12/11, ore 11:56
26 (Giulia De N.) Hai intenzione di scrivere anche qualcosa sulla vita futura di Shingo? Come magari lui che trova una ragazza o di come si sentirà ad essere il fratello della regina della terra??
Non sei la prima che me lo chiede. Qualcuno aveva persino ipotizzato di farlo mettere assieme ad Hotaru :)
La verità è che non ho piani precisi per Shingo adesso. Ho talmente tante cose da raccontare che mi conviene tentare di non allargarmi troppo (questo è quello che mi dico sempre, poi, se un personaggio attira la mia attenzione in corsa, racconto il suo punto di vista comunque :D)
ellephedre - 14/12/11, ore 12:00
27 (Giulia De N.) I pianeti delle altre Sailor torneranno ad essere abitati, come era in principio prima di Metallia?
No. Sono sicura che sia questa la risposta, almeno nel breve periodo. Stiamo parlando di pianeti del sistema solare con atmosfere impossibili.
E il sole? Non esiste. Nemesis era così.
Ragazze cresciute sulla Terra non si abituerebbero mai a vivere in mondi simil. Inoltre io dovrei spiegare come cavolo faceva un pianeta come Mercurio, così vicino al sole, ad essere abitato :D Ho una risposta (spoileretto: non si trovava in quella posizione prima), però questo significa che la situazione deve cambiare perché le cose tornino com'erano in precedenza.
Parliamo di tempi spaziali, mille anni è troppo poco.
ellephedre - 14/12/11, ore 12:02
28 (Giulia De N.) Sai già contro chi dovranno lottare le Sailor nella battaglia che porta all'incoronazione?
Assolutamente sì :D Coltivo questa idea da quando ho iniziato la mia saga, non ho alcun dubbio.
A dirlo in due parole vi tolgo il gusto della scoperta, soprattutto perché - come al solito - quello che ho intenzione di raccontare avrà più senso quando sarà messo per iscritto.
ellephedre - 14/12/11, ore 12:04
29 (Giulia De N.) Hotaru potrà sviluppare poteri d'attacco senza rischiare di liberare il potere della distruzione?
Sì, ne possiede anche ora che è una ragazzina. Il suo problema è solo la mancanza di allenamento. Questo non significa, tuttavia, che la sua più grande risorsa non resterà sempre il colpo del silenzio finale che porta alla distruzione della galassia. Nel sequel porrò l'accento su questo suo ruolo.
ellephedre - 14/12/11, ore 12:06
30 (Giulia De N.) Scriverai qualcosa in cui compariranno i genitori di Shun? Hai già parlato di loro ma secondo le impressioni di Alex e Shun, ma ci saranno magari scene in cui si vedrà Shun parlare con loro?
Sì, certo. Nella storia che dedicherò a Shun ci saranno scene dedicate a tutte le persone che lo circonderanno nei primi giorni dopo la morte di sua sorella (la storia sarà ambientata in quei momenti). Quindi ci sarà anche Alexander, dal punto di vista di Shun.
ellephedre - 14/12/11, ore 12:07
31 (Giulia De N.) I genitori di Alex sapranno mai che il motivo per cui Alex non va in America è che Ami è Sailor Mercury?
Sapranno. Un giorno ;)
ellephedre - 14/12/11, ore 12:10
32 (Giulia De N.) Oltre alla antica madre di Minako e quella di Usagi, che è comparsa nell'anime, scriverai scene in cui si vedranno le antiche madri delle altre Sailor?
Da tanto tempo ne ho in mente una precisa che coinvolge tutte queste antiche donne. Per arrivare a scriverla dovrò prima raccontare molte altre cose.
A parte questo, non voglio rischiare la ripetitività: ciascuna delle guerriere arriverà al ricordo del proprio passato in maniera autonoma, magari attraverso l'immagine di altre persone.
ellephedre - 14/12/11, ore 12:18
33 (Giulia De N.) Hai detto, alcune volte, che con Usagi proprio non ci vai d'accordo... Come mai?
Usagi è il personaggio più smaccatamente anime di tutta questa serie. Dal mio punto di vista, è la più irreale. Coraggiosissima nel momento del pericolo, sbadata e pasticciona nella vita di tutti i giorni, spesso l'hanno dipinta come una caricatura, più sciocca del normale.
Pensando solo ai suoi tratti più reali, faccio fatica a renderli coerenti.
Nel manga il personaggio è molto più realistico, ma io ho sempre voluto raccontare di come prosegue la versione anime, quindi mi rifaccio alla Usagi dell'anime.
Rileggendo la maniera in cui ne ho parlato nella mia fanfic, sento Usagi più vicina e meno strana, ma essendo stata lei così caratterizzata nella storia originale (vorrei ben vedere, era la protagonista :D) per me non è facile muoverla senza trovarmi davanti in continuazione muri imposti da altri. Parlo di molti ricordi già esistenti, esperienze, comportamenti che a volte ho trovato assurdi.
In questo senso Usagi è la più difficile da giostrare, ma man mano che ne scrivo la sento più vicina e penso, in qualche modo, di essere riuscita a sentirla mia più volte.
ellephedre - 14/12/11, ore 12:39
34 (Valeria F.) Elle, ma non ti capita mai di pensare che la storia sia troppo lunga, che ci siano dei buchi, di non essere capace, insomma, non ti vengono mai paranoie?! Sei così sicura e brava sempre o devi prenderti quei momenti tipo zen in cui dici "Oh, porca paletta, e adesso come continuo?" -o magari hai tutto stampato nel cervello a laser? Questa domanda è valida soprattutto per la trama, visto che è così intrecciata.
A cosa pensate sia dovuto il tempo che ci metto a scrivere i capitoli? :D
Sono io che torno a rileggere quello che ho scritto per provare a non contraddirmi da sola, oppure sono io che rifletto dieci volte su tutto quello che ho detto in passato, cercando di capire se il nuovo elemento si incastra (questo solo per cominciare, poi nella fase di stesura mi incastro su altre cose, come lo stile, la psicologia dei personaggi, ecc...)
Poi, nonostante tutta l'attenzione, sulla trama sbaglio comunque -_- Ho già identificato un paio di questioni un po' sfasate nei primi capitoli - soprattutto per quanto riguarda i nemici, che ho delineato meglio in tutti i loro aspetti solo col proseguire della storia.
Mi consolo: a questo servono le revisioni generali :)
Mi faccio in continuazione la domanda 'E adesso come continuo?' (con tono sul disperato andante :D) Nella mia testa è chiaro il percorso, non i dettagli delle scene. E, naturalmente, per i singoli capitoli ogni scena è importantissima, è la ragnatela che rende bella una trama. Il detto 'Tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare' è adattissimo a me. Io potrei raccontare ora la storia di tutta la saga di Verso l'alba senza problemi, ma nei punti più dettagliati vi direi 'non so come, ma in un qualche modo la farò funzionare' :D Sta lì lo sforzo di scrittura che mi sta richiedendo anni per terminare solo la prima parte di questa saga.
A volte mi chiedo se riuscirò mai a scriverla tutta, cosa starò facendo tra qualche anno, se avrò ancora il tempo.
La risposta che mi sono data è: intanto scrivo. La storia mi piace molto, è un buon esercizio di scrittura (noto continuamente miglioramenti nel modo in cui racconto) e voglio poter scrivere la parola 'fine' al maggior numero di cose che ho in mente.
So che se giungerò a scrivere l'ultima scena di tutto questo lavoro - che ho già buttato giù come bozza anni fa - mi guarderò indietro e sarò fiera di tutto l'impegno che ci ho messo. Non sarà tempo sprecato.
Tornando alla domanda, non ho la paura di non essere capace, almeno questo :) Chi altro può scrivere la storia che ho in mente solo nella mia testa? Non ci sono alternative, devo essere capace io, perché VOGLIO leggere disperatamente la storia che ho in mente ;)
ellephedre - 14/12/11, ore 13:12
35 (Valeria F.) Cioè ho letto le cose sui figli etc... Ma mi fa strano, farai arrivare Alex, Yuu, Gen e tutta la combriccola nella Tokyo del XXX secolo? E poi? Li fai vivere a palazzo nell'ala "famiglie della guardia reale?" Suppongo qualcosa di simile, ma l'idea mi fa sorridere... :P
Tu stai pensando ad un futuro da fiaba :) Anche quello che sto descrivendo a grandi linee in 'Sogno reale' lo è, per questo mi dà qualche problema.
In un futuro realistico, all'interno del contesto che sto creando nella mia saga, non c'è alcun bisogno che persone potenti quasi quanto la regina - almeno, rispetto a tutti gli altri - le facciano da guardiani. E' uno spreco di risorse. Ho in mente un contesto molto più 'normale' e reale per tutti i personaggi che sto gestendo (soprattutto quelli non miei, cioè Usagi, Mamoru e tutte le guerriere). Non per questo, spero, il contesto sarà meno interessante, ma lo scoprirete quando e se arriverò mai a scrivere di quel tempo.
Comunque, è normale che ti faccia strano pensare ai personaggi originali che ho inventato (e inventerò) messi nel trentesimo secolo, nella cornice concepita dalla Takeuchi.
D'altronde, se provi a riassumere Verso l'alba in due righe, viene fuori una cosa così:
"Ci sono Usagi e Mamoru che si potenziano. E ci sono le guerriere Sailor cresciute, che hanno questi nuovi fidanzati introdotti solo in questa storia. No, non c'entrano niente con gli Shitennou né con i Three Lights, è gente nuova, sconosciuta. C'è un sacco di attenzione al rapporto che le Sailor che hanno con loro e a come questi scoprono che Ami, Rei e Makoto sono guerriere. I nemici vogliono fare dei figli con le Sailor! Negli ultimi capitoli della storia si vede come le ragazze riescono a difendersi da questa minaccia."
:D:D:D:D
Questa E' una parte importante della trama di Verso l'alba, ma raccontata così è quasi ridicola.
A leggere di figli e personaggi inventati da me che si infiltrano allegramente nel futuro, penso che l'impressione sia quella di una fantasia esagitata da autrice amatoriale che si è lasciata prendere troppo la mano. A volte la penso anche io così :D
Però... non è quello che racconti, ma come lo racconti che fa la differenza. Per me la differenza la fa la lentezza e il dettaglio con cui mando avanti questa trama.
Il mio scopo non è arrivare a raccontare del trentesimo secolo, ma vivere assieme a questi personaggi i cambiamenti a cui andranno incontro nella loro vita passo per passo. Al ritmo di settimane e mesi per i due anni e mezzo che seguiranno Verso l'alba. Poi al ritmo di giorni, quando scriverò il sequel.
Dopo essere riuscita a raccontare tutte le cose importanti accadute nei mille anni che seguiranno, allora - sperando - a nessuno di quelli che avranno letto tutta la storia sembrerà strano vedere in quel futuro anche gente che non esisteva niente nella trama originale. Me per prima :D In fondo, in ogni passaggio di queste fanfiction, dovrò convincere prima di tutto me stessa.
ellephedre - 14/12/11, ore 13:25
36 (Noemi) E scriverai come usagi dirà alla sua famiglia terrestre chi è e che diventerà regina o lo farai capire passivamente? e come la prenderanno? manterranno i rapporti con la figlia-regina? e le famiglie delle sailor con le ragazze? e in particolare, il papà di Rei? dovrebbe diventare fiero e rompi, o si staccherà finalmente?
Queste sì che sono tante domande :D
Allora... nel sequel ci sarà un momento preciso in cui tutti saranno costretti a parlare dei segreti che hanno nascosto per anni. Sarà indispensabile, visto lo sviluppo grave/importante degli eventi. Quindi Usagi, così come gli altri, dovranno prendere da parte le persone a cui tengono di più e tentare di spiegare loro tutto quanto.
Non riesco a immaginare che Usagi non intrattenga più rapporti con la sua famiglia di origine. Vale anche per gli altri, laddove c'è un rapporto di profondo affetto iniziale.
Naturalmente ci sarà un primo momento di confusione e forse di estraneamento. Dipende da persona a persona.
Dunque, dunque... il padre di Rei è un caso a parte. Hino Masaki è un politico importante. Di fronte alla situazione di una figlia che fa parte della combriccola che si prepara a controllare il mondo, quale può essere il suo primo pensiero?
'Problema!'
Il secondo?
'Opportunità.'
Fiero e rompi? No, quest'uomo sarà molto problematico all'inizio. Credo che la distanza tra lui e Rei aumenterà invece di diminuire.
semplicementeme - 08/01/12, ore 23:26
Sono ancora viva... volevo fare solo una domandina, anche se estremamente in ritardo ed indietro con i commenti...
ma questa prima parte della tua saga, sarà conclusa prima del 21 dicembre 2012?
Sai, se effettivamente quest'anno ci sarà la fine del mondo, dovrò convivere con l'idea di non sapere mai come andrà a finire Beautiful... ma almeno Verso l'alba vorrei vederla conclusa... :p
ellephedre - 09/01/12, ore 19:43
:D
Alla fine del 2012 starò scrivendo se non il sequel di Verso l'alba, almeno la seconda o la terza delle tante storie intermedie che ho in mente, dedicate a tutti i protagonisti :) Non permetterò nemmeno ai Maya di vincermi, non preoccuparti ;)
Verso l'alba è al suo penultimo capitolo. La parte finale sarà la 30, forse dopo metto un epilogo, non sono ancora sicura.
E' stato bello risentirti, Carmen :)

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