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Autore: Klaineinlove    24/03/2012    21 recensioni
La madre di Blaine decide di voler conoscere il ragazzo di suo figlio. Blaine è preoccupato perchè Kurt è un tipo molto frizzante ed esplicito.
Attenzione: mini-sequel della mia Fanfiction "On The Road"
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoli che ritornano. Kurt e Blaine più innamorati che mai avevano cominciato a vivere la loro nuova vita tra rose, fiori e battute squallide.
I due ragazzi si erano incontrati in un luogo lontano dall’Ohio e da subito era scattata la scintilla e no, non parlo della scintilla d’amore ma una di quelle che faceva ardere palazzi interi. Si erano odiati e presi in giro durante il lungo viaggio e forse era stato proprio quello a farli innamorare. Sicuramente era stato quello, di certo non le battute di Kurt.
Tutto tra loro procedeva magnificamente: al compleanno di Blaine, il suo amore gli aveva regalato un libro scritto da lui stesso. Blaine in un primo momento si era emozionato. Era convinto di trovare tante frasi d’amore dedicate a lui, ma poi invece lesse il nome in copertina: 101 modi di prendere in giro Blaine Anderson di: Kurt simpaticone Hummel.
Nella parte più bassa della copertina, Kurt ci aveva fatto pure la dedica. Dedica che poteva risparmiarsela:
Sei un ragazzo fantastico perché nonostante la statura da hobbit, il carattere da puffo brontolone, il famoso monosopracciglio peggio di Ugly Betty,i capelli che ti sopprimono il cervello e tante altre critiche che trovi all’interno di queste pagine, io ti amo con tutto me stesso. Auguri da Kurt e Nemo.
Blaine in un primo momento pensò a come usare quel libro. Aveva meditato a diverse opzioni: spaccarlo in testa a Kurt, metterlo sotto la sedia che cigolava in continuazione o usare la carta, dove Kurt aveva scritto tutte le sue lodi, per farsi una canna. Si perché stare con un tipo come Kurt Hummel dovevi essere per forza fumato e soprattutto dovevi accertarti di comprare la droga dallo spacciatore migliore. Anche se spesso Blaine pensava che Kurt fosse il miglior spacciatore della zona.
Alla fine Blaine ci rise su e regalò a lui e al suo fidanzato un bel weekend lontano da Lima. Aveva acquistato personalmente i biglietti del treno perché fare un viaggio in auto dove poteva capitarti di tutto e con di tutto intendo: finire in ospedale,essere arrestati,macchina fusa, serate strane in discoteca, squallidi motel, devo continuare? Beh per Blaine non era assolutamente cosa.
Il loro amore in fioritura però ebbe un intoppo. Un intoppo di quelli gravi e no, non era che la carta per le canne era finita e nemmeno che Blaine era morto per overdose, non era nemmeno per le battutacce di Kurt e nemmeno per Blaine che gli urlava contro. Niente di tutto questo. La causa dell’intoppo fu la madre di Blaine.
“Perché non invitiamo Kurt a cena? Io e papà siamo così tanto curiosi di conoscerlo”
E in quel momento Blaine, che si stava versando del succo d’arancia in un bicchiere di vetro, cadde dallo sgabello fino a battere con le chiappe sul pavimento urlando un forte “Haia!”
“Blaine tesoro stai bene?” la donna si sporse dall’altro lato dell’isola della cucina assicurandosi che il figlio fosse vivo dopo la botta.
“Che ti ho fatto di male mamma? E’ vero sono andato via ma mi avete perdonato. Più volte e vi ho chiesto scusa. VI HO CHIESTO SCUSA!”
“Blaine tesoro calmati, perché dici queste cose?” domandò sconvolta la madre.
“E tu perché vuoi conoscere Kurt?”
“E’ il tuo ragazzo! Sembra una cosa carina, chiacchierare con lui, capire cosa avete in comune”
“Non c’è niente da capire” sbottò Blaine “Io sono uomo, lui è uomo e entrambi siamo gay. Visto che conosci il significato di questa parola non credo che devi sapere nient’altro su di lui” Concluse Blaine voltandosi per raggiungere il salotto.
“Blaine invita sabato il tuo ragazzo a cena o ne pagherai le conseguenze!”
**


Il giorno seguente Blaine nel pomeriggio ricevette una strana telefonata da Kurt.
“Amore come va?” domandò con il suo solito tono allegro Blaine.
“Ascoltami bene Blaine perché queste potrebbero essere le mie ultime parole” gli rispose Kurt con un tono basso e la voce roca.
“Kurt ma che-”
“Blaine sto morendo. Quindi ricorda le mie parole: non lasciare che la gente ti giudichi per come sei, tu sei perfetto amore mio”
“Kurt ma che diamine dici?” sbottò Blaine già con l’intento di prendere le chiavi dell’auto e raggiungere il suo ragazzo.
“Oh Blaine devo staccare! Ricorda solo: Non dar più da mangiare a Nemo se vuoi che il mondo sopravviva. Il destino della terra è nelle tue mani!”
Blaine rimase con il cellulare tra le mani con la chiamata interrotta. Doveva stare tranquillo perché insomma conosceva fin troppo bene Kurt. Però allo stesso tempo aveva paura. Decise di andare a controllare.
I due ragazzi erano soliti passare i pomeriggi d’inverno in casa Hummel visto che era quasi sempre vuota. Quando Blaine arrivò, Kurt gli aprì velocemente la porta e poi si infilò in bagno urlando “Mi scappa la pipì devo correre!”
No, certi vizi non si perdono Blaine, dovresti saperlo!
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo vedendo il suo ragazzo sano e salvo e si distese sul letto aspettando Kurt che subito venne affiancato dal piccolo, gracile Nemo.
Eh gracile una volta!
Quel pelo ammuffito era diventato una botte piena per quanto era ingrassato, era così grasso che quando camminava si rotolava su se stesso e Blaine giurò di sentirlo affannare solo dopo due passi.
“Kurt mi spieghi cosa ti è successo e…e cosa hai fatto a questo gatto?” domandò Blaine quando vide il suo ragazzo entrare in camera chiudendosi la porta alle spalle.
“Oh Blaine non puoi capire, mi guarda con quei occhi. Sai gli occhi teneri che fai tu quando sei sul punto di piangere per come ti prendo in giro?”
“Io non piang-“
“Beh si Blaine, anche lui fa quello sguardo lì. E tutto quello che vuole sono solo i suoi croccantini”
“Croccantini che contengono il grasso di un maiale imburrato” disse sbuffando Blaine guardando con orrore il micio che cercava di lavarsi le sue parti intime inutilmente, visto che non riusciva nemmeno a muovere il collo.
“Mi spieghi cosa è successo?”
Kurt si avvicinò sul letto accanto a loro e prese il piccol-ops enorme Nemo tra le braccia.
“Stavo leggendo Vogue sul letto quando mi è salito sulla pancia. Immagina il mio dolore! E’ stato terribile Blaine, terribile! Oh vabbè comunque ascoltami che devo dirti una cosa importante. Aspetta solo un secondo” Blaine vide Kurt tappare le orecchie di Nemo.
“Stamattina sono andato in libreria e c’era uno di quei libri con le posizioni e cose sconce e ne ho trovate un paio che farebbero a caso nostro”
Blaine lentamente si passò una mano sul volto asciugando le goccioline di sudore che erano state causate dalla paura della telefonata di Kurt. Poi con cautela disse “Perché stai tappando le orecchie al gatto?”
“BLAINE!” Sbottò Kurt. “E’ un cucciolo!”
“E’ un elefante!”
“Ricordi il trauma durante il viaggio? Quindi per favore evitiamo”
Blaine sospirò: leggere quel libro era davvero una proposta allettante ma lui era un uomo con una missione. Una di quelle missioni di pace lontani dall’America. Una di quelle missioni a cui scrivi i parenti a casa di non essere certo della tua sopravvivenza.
“Kurt devo dirti una cosa!” fece in modo serio Blaine.
“Oddio lo sapevo sono il solito” Kurt lasciò il gatto sul letto che cominciò a rotolarsi sulla schiena incapace di ritornare nella sua posizione naturale.
“Cosa c’è Kurt?” domandò Blaine preoccupato per l’ennesima volta. Forse chiamare quel psicologo che aveva casualmente cercato su internet era ancora un opzione valida per salvare il suo povero cervello.
“Tu vuoi lasciarmi! Tu vuoi lasciarmi lo sapevo. Dimmi solo perché? Sono troppo carino per camminarti accanto? Ma se ti ho sempre detto che queste cose non mi importano?!”
“Ma-”
“E’ per il sesso? No perché ho raggiunto il Fa Naturale di Defying Gravity nell’ultimo orgasmo che ho avuto! Credevo ti fosse piaciuto!”
Blaine deglutì imbarazzato “Lasciami parlare”
“No. Parlo io! Sai che ti dico? Che sei un povero idiota e che non mi meriti e che i tuoi mocassini fanno pena e che i tuoi papillon sono orribili e che…”
“Ti voglio presentare alla mia famiglia” riuscì a dire finalmente Blaine. Kurt si immobilizzò
“e che ti amo taaaantooo” concluse con un sorriso.
**
La sera seguente Blaine entrava ed usciva dal bagno.
“Tesoro c’è qualcosa che non va?” domandò la donna mentre il figlio tracannava una bottiglia d’acqua prima di correre di nuovo in bagno.
“Cosa non va? E’ tutto perfetto.  Tra pochi minuti Kurt sarà qui”

poi aggiunse una frase borbottando “e voi mi caccerete di casa”
Quando il campanello suonò alle otto in punto, il padre di Blaine si alzò dal divano per raggiungere la porta. Ma Blaine come un grande atleta delle olimpiadi 2012 dopo un salto e una ruota, arrivò alla porta prima di suo padre. Recitò le ultime preghiere e poi finalmente aprì.
Si ritrovò Kurt con in mano una busta contenente dei dolci e del vino e nell’altra mano dei fiori.
Incredibile ma vero: sembrava normale.
“Buonasera” fece il ragazzo intravedendo i genitori di Blaine dietro le spalle del suo ragazzo.
“Kurt siamo così felice di conoscerti, accomodati”
“Questi sono per lei signora Anderson e questo è del vino molto vecchio,lo metta in frigo così suo marito lo gusterà meglio”
La donna fece un sorriso di gratitudine prima di lanciare un’occhiataccia a suo figlio come se volesse rimproverarlo di tutta quella inutile agitazione.
“Signor Anderson è un piacere fare la sua conoscenza!” Kurt strinse la mano al padre di Blaine che sorrise educatamente di fronte al fidanzato di suo figlio.
Kurt si sedette con l’uomo e cominciarono a chiacchierare mentre Blaine era rimasto con la bocca aperta e la mano sulla maniglia della porta ancora aperta.
Guardò fuori al giardino: forse questo era un clone comandato dal suo ragazzo e in realtà Kurt era nascosto nelle piante con un telecomando alla mano per indicargli le funzioni. Era possibile, insomma era Kurt!
“Oh cavoli, quasi dimenticavo. Aspettante un secondo”
I genitori di Blaine videro Kurt uscire di nuovo fuori casa per poi tornare di nuovo dentro con un guinzaglio alla mano mentre il suo gatto camminava, anzi rotolava dietro il suo padrone.
“scusatemi ma non potevo permettermi di lasciarlo solo a casa. Sono sicuro che mio fratello lo avrebbe scambiato per un pollo imbottito e non ci avrebbe pensato due volte prima di cucinarlo al forno.”
Gli Anderson si guardarono per un attimo ma poi sorrisero osservando quella sottospecie di animale con l’affanno.
“Che ne dite se ci prepariamo per la cena?” propose Blaine e tutti accettarono.
La tavola era imbandita di tutto e di più e Kurt si sedette accanto a Blaine e si fece dare un piccolo sgabello dove mettere il piccolo Nemo.
“Come mai è ingrassato in questo modo?” fece la signora Anderson servendo i piatti in tavola.
“Ingrassato?” fece sorpreso Kurt, come se davvero il suo piccolo avesse messo su peso.
“Macché ieri non ha cenato e nemmeno questa mattina, io lo vedo sciupato”
Blaine fece un sorriso smorzato grattandosi con la mano dietro al collo per il nervosismo.
“Oh capisco, magari però non mangiare qualche giorno farà bene” continuò la donna mentre tutti cominciarono a mangiare.
“Non saprei…non va nemmeno più a caccia di topi!”
In quel momento tutte le posate si scontrarono con i piatti, perché no. Nominare i topi durante la cena era proprio fuori luogo.
La madre di Blaine deglutì sorseggiando un po’ d’acqua dal suo bicchiere mentre suo marito sembrava sul punto di vomitare.
“Oh sapete che Kurt faceva parte del glee club?” fece Blaine cercando di far notare le qualità del suo ragazzo. Perché insomma il suo ragazzo aveva delle qualità giusto? No, non erano comprese le prestazioni a letto o il suo chiacchierare.
“Oh fantastico!” esclamò la madre di Blaine dopo essersi ripresa.
“Beh si io non ero proprio il capogruppo ma sono stato fondamentale per loro. Abbiamo vinto le Nazionali contro quel Jesse St. James che a parte il sedere carino non aveva nulla” disse con nonchalance Kurt mentre Blaine lo guardava supplichevole sperando che si ficcasse la cena in bocca per non parlare.
Per fortuna la cena proseguì silenziosamente con un Kurt che ogni tanto si girava per controllare che il suo bisont-ops gatto fosse in grado di arrivare al piccolo piatto di plastica che gli avevano sistemato sul pavimento.
Poco dopo il padre di Blaine si scusò per una telefonata urgente da fare e Blaine si offrì di portare il secondo in tavola.
Quando si avviò nel salone cominciò a sentire un discorso un po’ ambiguo tra il suo ragazzo e la madre.
“E’ enorme! Ma poi con quei peli scuri e io sa quando ho i miei momenti proprio non riesco a stare zitto ma non ha preso da suo padre giusto?”
Blaine sbiancò al discorso che i due stavano tenendo.  “Di che parlate?” domandò con poco fiato.
“Blaine va tutto bene? Sei un po’ pallido”
“Voglio solo sapere la discussione. Che cosa è enorme?”
Kurt batté le palpebre poi capì che il suo ragazzo non aveva compreso il discorso. “Blaine sto parlando del tuo supermonociglio peloso. Che credevi che parlassi delle tue parti intime con tua madre?”
Blaine deglutì “No, assolutamente no. Ecco il secondo”
Anche il signor Anderson li raggiunse e tornarono a cenare tranquillamente fin quando Blaine non si voltò verso Kurt e istintivamente gli prese la mano poggiata sul tavolo.
“Hem…Kurt volevo chiederti una cosa”
Il giovane Hummel arrossì mentre anche i genitori guardarono straniti la scena.
“Tu…” Blaine non riuscì nemmeno a cominciare la frase che Kurt con le lacrime agli occhi scattò in piedi.
“Si Blaine! Certo che si! Non mi aspettavo questa proposta proprio questa sera con i tuoi genitori ma la mia risposta è sì!” rispose emozionato il ragazzo.
“Oh quindi hai tu il mio Cd di Katy Perry. Domani puoi ridarmelo?” disse noncurante Blaine tornando ad osservare il suo piatto mentre Kurt lo guardava sbigottito.  Il ragazzo si sedette e continuò la sua cena dando un calcio sotto la sedia a Blaine
“Perché lo hai fatto?” domandò confuso Blaine.
“Oh Blaine che domande stupide. Allora perché il cielo è blu? Perché il sole scotta e perché la gente è idiota? La tua è una di quelle domande dove non troverà mai una risposta” disse Kurt senza guardarlo
“Mi hai dato un calcio!” si lamentò l’altro.
“Te lo meritavi”
**


Quando la cena finì Blaine notò che sua madre e Kurt erano seduti sul divano a guardare l’album delle fotografie. Un classico, pensò lui.
“Mamma è imbarazzante per favore”
“Oh signora Anderson ma qui è dolcissimo. Ma perché è nudo?”
I due stavano guardando le foto di Blaine quando aveva solo pochi anni.
“Correva per casa perché non voleva farsi mettere il pannolino”
La signora Anderson e Kurt scoppiarono a ridere e Blaine pensò di potersi rilassare qualche istante.
“Oh beh se posso permettermi: per quanto riguarda l’altezza è rimasto così, ma almeno quello che ha in mezzo alle gambe gli è cresciuto!”
“KURT!”
“Che c’è?” domandò Kurt incapace di comprendere il richiamo di Blaine.
“Lascia perdere.”
“Oh ma già indossava i papillon qui!” fece notare Kurt.
“Beh si, li metteva di rado però, sempre accompagnato da qualche camicetta abbinata” rispose la donna accanto a lui.
“Oh invece adesso indossa solo quelli, senza camicetta però”
“Kurt ti supplico mi stai mettendo in imbarazzo di fronte a mia madre” lo supplicò Blaine.
“Oh tesoro smettila, che male c’è se tua madre sa che ti piace fare certe cose con solo i papillon addosso?”
“Beh ragazzi adesso io vado a dormire così vi lascio un po’ soli. Blaine puoi solo seguirmi un momento in cucina?”
Blaine guardò la madre e poi Kurt che continuava ad osservare l’album delle foto.
“Mamma lo so che è un tipo strano e mi dispiace ma credimi lui è dolcis-”
“Blaine ma come hai potuto?” domandò la donna sconcertata.
“E’ particolare gli piace scherzare” si giustificò il ragazzo.
“No dico, come hai potuto non presentarmelo prima! E’ un ragazzo adorabile. Strano, ma adorabile. E tutta la serata non hai fatto altro che richiamarlo. Ora vai da lui e scusati e invitalo per un prossimo pranzo” La donna diede un bacio sulla guancia al figlio prima di andarsene in camera da letto.
Blaine raggiunse Kurt che teneva quella sottospecie di gatto sulle gambe.
“Divertito?” domandò Blaine sedendosi accanto a lui.
“Hai una bellissima famiglia,sono così gentili e tua madre è molto dolce.”
Blaine sorrise e gli diede un bacio sulla guancia “Anche lei ti adora, ti vuole a pranzo la prossima volta”
Kurt sorrise prima di abbracciare il suo uomo “Ora vado. Comincio a far rotolare Nemo: in un quarto d’ora dovrebbe raggiungere la macchina.” Kurt diede una piccola spinta al gatto mandandolo verso la porta.
“Ah Kurt ma la storia del libro e delle posizioni?” domandò Blaine riprendendo il discorso del giorno prima.
“oh l’ho suggerito anche a tua madre.”
“No che non l’hai fatto”
“Si invece.”
Kurt si avviò all’auto mentre Blaine lo guardava dal portico.
“Ah Blaine. Riguardo alla questione della cosuccia che hai tra le gambe che ti è cresciuta. Beh volevo solo farti fare bella figura con tua madre. A domani tesoro”
“Ti odio Kurt Hummel!”
Beh dopotutto non era stata una serata così male.

**
Note: ed eccolo qua, il piccolo sclero è nato. Questo è un piccolo regalato a tutti quelli che hanno amato On The Road e sopratutto a quelli che stanno impazzendo con Remember Me. Un piccolo momento di pazzia prima di fiondarci nell'angst.
Ora posso chiedere solo una piccola cosa? Recensite, recensite. Fatemi sapere se devo chiudermi in un manicomio o no! Grazie a tutti

   
 
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