E vidi il tuo sguardo perplesso. Non ti aspettavi una cosa simile, ma ormai era troppo tardi.
Io ero arrivata tardi, e tu avevi già combinato il danno di cui sei ancora pentito.
Mi ero confessata oltre il limite di tempo, oltre il limite di tempo per strapparti da coloro che volevano portarti via. Via da me.
Se solo fossi arrivata prima, se solo avessi avuto coraggio e non il timore di un rifiuto…
Invece ottenni solo lo sguardo penetrante dei tuoi occhi azzurri nei miei castani. Ancora me ne vergogno nonostante le tue diceria che,per te, sarò sempre bellissima. Come una stupida ti ho dato consigli su come conquistarla, sperando che fossi io.
Invece no. Era lei. Ti ho detto quello che provavo e ti hanno strappato dalle mie braccia amiche, così familiari…
Lasciandoti perplesso, senza la possibilità di esprimerti.
Ti scrivo questo adesso perché è tutta la vita che mi tango tutto dentro.
Avrei potuto lottare e invece… mi ritrovo in punto di morte a dirti quello che voglio dirti da una vita.
Il fatto è che ti amo e anche se adesso sto cadendo lunga distesa su questo pavimento ghiacciato a morire di freddo al crepuscolo,
sono mille le cose a cui potrei pensare. E invece penso a te.