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Autore: SkillBeast    24/03/2012    1 recensioni
Mise il primo piede in salotto. Il suo nuovo salotto della sua nuova dannata e orribile casa. Non che la struttura cadesse a pezzi o le tubature avessero problemi, anzi era una bellissima villetta su due piani dai muri azzurro pastello, il tetto color mattone e un giardino bel verde e fiorito anche troppo perfetto. Ma era già consapevole che in quella casa si sarebbe consumato il suo peggiore incubo.

Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE END OF BEGINIG

 

CAPITOLO 01 - The End of begining (prologo)


Mise il primo piede in salotto. Il suo nuovo salotto della sua nuova dannata e orribile casa. Non che la struttura cadesse a pezzi o le tubature avessero problemi, anzi era una bellissima villetta su due piani dai muri azzurro pastello, il tetto color mattone e un giardino bel verde e fiorito anche troppo perfetto. Ma era già consapevole che in quella casa si sarebbe consumato il suo peggiore incubo.
Subito il nuovo e allettante compagno di sua madre venne ad accoglierli.

-Tu devi essere Timothy.-

Prese la mano del ragazzo con un sorriso. Capelli biondo sbiadito ordinati sulla testa ovale, pizzetto appena accentuato sotto il labbro inferiore, corpo abbastanza slanciato ma per niente muscoloso.

-Si sono io.-

Rispose con poco entusiasmo. Sua madre gli diede una leggera spallata di rimprovero andando a salutare il suo "amore".
Timothy la guardó aggrottando la fronte; l'uomo non era per niente il tipo di sua madre, ma il suo portafoglio e la casa si. Klare, la sua cara mamma, aveva detto che lo faceva anche per lui, per dagli una situazione stabile e la figura paterna che non aveva mai avuto.
Ma Tim non voleva ritrovare la figura paterna perduta, tanto meno ci sarebbe riuscito con quel Orlando, ma gli faceva un gran pena perchè nonostante tutto era un bravo uomo anche se maniaco dell'ordine e stupido da pensare che sua madre fosse perdutamente innamorata di lui.
Quella prostituta di sua madre, e non lo pensava perché la odiasse anzi le voleva molto bene, ma perché lo era davvero. Sebbene fosse una di gran classe, e avesse solo certi tipi di clienti, rimaneva sempre una prostituta. Molto ambita per la sua bellezza e sensualità, Orlando pensava veramente che sua madre avesse deciso di cambiar vita con lui per amore? Viva l'ingenuità... Pensò Tim sfoggiando un sorriso tirato quando i due tornarono a prestare attenzione a lui.

Orlando li fece fare un veloce giro della casa e poi lo congedarono nella sua nuova stanza dicendogli di riposarsi, di sistemarsi e che tra breve sarebbe stata pronta la cena. Chiuse dietro di se la porta e vi si appoggiò osservando per qualche minuto la sua camera che sarebbe stata il suo rifugio per quell'anno, perché quella stupida relazione tra Klare e Orlando sarebbe durata massimo un anno, non di piú se non meno.
La stanza era molto luminosa grazie a un grosso finestrone sporgente verso l'esterno, l'azzurro chiaro delle pareti rendevano ancora piú spaziosa la stanza (quell'uomo è veramente ossessionato con l'azzurro), un letto da una pizza e mezza era contro una parete mentre sull'altra c'era un grosso armadio e sparse qual e là delle mensole. La camera era fin troppo chiara e spoglia per i suoi gusti, ma Orlando gli aveva dato il via libera per modificarla a sua piacimento e Tim aveva già una brillante idea per quella stravagante finestra.

-Tim è pronto!!-

Il ragazzo giunse in cucina con in mente i "lavori in corso" per la sua stanza. Sua madre era ai fornelli, con indosso il grembiule che copriva uno dei suoi mini abiti vertiginosamente corti e attillati che solo lei li faceva risultare seducenti e non volgari per quello che erano.
E affianco a lei c'era Orlando, anche lui in grembiule con un sorriso compiaciuto sul volto intento a prendere dei bicchiere dalla credenza. (Ma che bella scenetta)
Tim si avvicinó al tavolo quando si fermó a metà strada notando che era apparecchiato per quattro. Alzó uno sguardo agghiacciante su sua madre, che gli sorrideva già consapevole di quello che il figlio pensava.
Poco dopo si sentì la porta di casa aprirsi.

-Papà sono tornato...-

Tim alzó gli occhi al cielo. Nessuno gli aveva parlato di fratelli acquisiti! Già era difficile vivere in una casa di uno sconosciuto, e di sconosciuto ne bastava uno.




 


Era un po' che covavo questa storia... vediamo cosa ne esce fuori. 
Byeyom-yeah! xD

 

  
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