25/03/2012
1 recensioniC’è chi cambia idea spesso, c’è chi non sa decidersi affatto, c’è chi invece ha le idee chiare fin da subito.
Ma la scelta giusta viene sempre alla fine.
HOLIDAY,
DOUBTS & LOVE
1° capitolo
Non ci siamo più rivisti fino all’estate dopo. Ne era passato di tempo!
Naturalmente avevamo continuato a tenerci in contatto tramite tutti i mezzi di comunicazione possibili: cellulare, e-mail, chat … Però sentivamo comunque nostalgia di loro e loro di noi, desideravamo tanto rivederci!
Dunque, quell’estate che seguì io e le gemelle andammo in vacanza insieme sulle splendide riviere liguri. Alla fine eravamo riuscite ad ottenere un’estate indimenticabile tutta per noi. Tutte le mattine le aspettavo nell’atrio dell’albergo per andare in spiaggia (perché Aly e Kia non arrivano MAI puntuali) e ogni tre minuti controllavamo i nostri telefoni. Chissà, i Tokio Hotel potevano telefonare in qualsiasi momento …
Una mattina di queste, Alice e Kiara erano in acqua a fare il bagno, mentre io ero sotto l’ombrellone intenta ad accrescere la mia cultura leggendo “Teen Rock”.
All’improvviso sentii una suoneria.
“Ma questa è from yesterday dei 30stm … il cellulare di Kia!”
Subito lo presi e lessi chi stava chiamando.
- Oh, santi numi … Gustav!-
Col cellulare stretto in mano, corsi fino ad immergere i piedi sul bagnasciuga. Vidi le gemelle a circa una cinquantina di metri dalla spiaggia. Cercai di attirare la loro attenzione sbracciandomi e urlando come una disperata, ma niente. Allora decisi di andare avanti nell’acqua che mi arrivava alle ginocchia, continuando nella mia danza strana nel tentativo di farmi notare. Poi il telefono smise di squillare.
- Caspita, quando Kia lo saprà andrà in depressione … Brutto colpo per lei, una chiamata di Gustav senza risposta!-
Ma il telefono ricominciò a suonare, di certo Gustav stava ritentando di chiamare la sua Kiara.
Ricominciai a strillare e saltellare, stavolta con successo. Arrivarono a fatica, arrancando nell’acqua, finché finalmente Kiara non afferrò il cellulare e rispose:
- Pronto?-
- Oh, meno male, hai risposto!-
- Gustav! Oddio, scusa se non ho risposto subito, scusami tanto!-
- Non fa niente, piccola … -
Kia arrossì e ci fece segno di seguirla verso il nostro ombrellone. Camminando tra asciugamani stesi per terra e sedie a sdraio mezze all’ombra e mezze al sole, tirai un sospirone di sollievo.
- Auff … Meno male davvero!-
- Uffa, anche io voglio ricevere una telefonata da Tom …!- si lamentò Aly.
Intanto Gustav stava dicendo a Kia:
- Avevo troppa voglia di sentirti … -
- Ma che sorpresa stupenda che mi hai fatto! Mi hai colto un po’ alla sprovvista, ma non importa!-
- Perché ti ho colto alla sprovvista?-
- No niente, sono in spiaggia e mi hai beccato mentre facevo il bagno!-
- Uh, ti ho forse interrotta, Kia?-
- No no, stai pure tranquillo … come stai?-
- Bene, direi. Ma per me andrebbe ancora meglio se ci fossi tu con me.-
- Mmh, che dolce che sei! Mi manchi, Gustav … Mi manchi tanto.-
- Anche tu, Kiara … Mi manchi da matti!-
Alice, seduta sul lettino avvolta nell’asciugamano, fece una smorfia di disgusto.
- Mah, si possono dire certe sdolcinerie …?-
Stavo per obiettare quando mi interruppe Scream, la suoneria di Aly. Lei rispose:
- Pronto?-
- Indovina!-
La leggera abbronzatura rossa sul viso di Alice si scurì all’istante.
- Nooo, sei proprio tu!!-
- Esatto, carissima!-
- Tom … Oddio che sorpresa!-
- Sei contenta?-
- E me lo chiedi? Certo!!-
- Allora, come te la passi senza di me?-
- Sono al mare, ma a volte mi vengono certi attacchi di noia … Non è la stessa cosa senza di te. Mi manchi, Tom!-
- Accidenti, anche tu, non sai quanto! Caspita, ricordi cos’è successo l’ultima volta che ci siamo visti?- fece lui con voce sorniona.
- Mizzeca, non mi ci far pensare … Mi hai preso proprio all’improvviso!-
- Già, pure tu. Mi è piaciuta tanto l’ultima cosa che mi hai detto … -
Alice sorrise. Sapeva a cosa si riferiva.
Tom chiese:
- Me lo dici di nuovo? Mi piace troppo quando lo fai … Ti prego!-
- Ok, sappi che sempre, comunque e dovunque io … -
- Dai!-
- Uffi, mi metti in imbarazzo!-
- Dai, per favore … Poi te lo dico anch’io!- fece lui con voce mielosa.
Aly non poté resistere.
- E va bene … Ti amo, Tom.-
- Anche io ti amo, Alice!-
A sentire cosa dicevano le gemelle ai loro ragazzi sorrisi, felice per loro.
Ma poi mi venne in mente quello che dissero Bill e Georg l’ultimo giorno che ci siamo visti …
- Mi man-ci mancherete molto … -
- Sentirò-sentiremo molto la tu-la vostra mancanza … -
Sospirai, dubbiosa. C’era un motivo particolare per cui avevano detto quelle cose? O mi stavo preoccupando per niente?
Avrei tanto voluto scoprirlo …
*
Eccoci qui, al terzo e ultimo capitolo della mia trilogia.
La trilogia di un sogno fatto da ragazzine, speciale e unico proprio perchè è così semplice.
Spero che vi piaccia come vi sono piaciute le altre due storie precedenti... buona lettura!
Un abbraccio
by Eliot ;D