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Autore: josra19    22/10/2006    5 recensioni

La fine di un Sith. Piccolo One Shot che racconta il culmine di una vita ormai persa per l’ambizione… un riaprire di occhi, davanti alla luce, che più che mai dimostra quanto l’oscurità danneggi innanzitutto il portatore. La storia racchiude e racconta la vera natura del lato oscuro; quando si oltrepassa, incoscientemente, quel limite che non vorremo mai oltrepassare, quel limite che segna la fine dei nostri cari e di conseguenza la nostra.

Ispirata all'universo di Star wars, ma con personaggi tutti nuovi, questo è un piccolo omaggio a un universo che mi riempie di sogni e fantasia.

Ps. anche se c'è Qui gon come pg, in realtà non c'è. era solo per riuscire a postare :P
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rehn Var……

 

 

Aveva ascoltato le sue parole, aveva sentito i suoi passi lontani… aveva sentito la sua presenza allontanarsi. Non gli era rimasto nulla.

 

Disteso, col sangue che scorreva dal suo corpo dipingendo il bianco risplendente di Rehn Var, debole in corpo, ma soprattutto dentro, sentiva la forza andarsene. Era sempre stato “lo scopo” a dargli forza, a dargli potere. Ma ora non gli era rimasto niente… mentre il sangue scorreva, lasciando andare la sua vita, Josra ripensava alla sua esistenza. Segnata da disgrazie, tradimenti, sofferenza, morte e scelte. Non si era mai pentito delle sue scelte, aveva sempre fatto ciò che sentiva. Aveva fatto sempre ciò che secondo lui andava fatto… ed era tutto andato cosi come aveva previsto. La sua ultima previsione, il suo ultimo scopo, ripagare col sangue il dolore che aveva provocato all’unica persona che aveva amato veramente, volse al termine e cosi anche le sue forze. Ma non era felice, non era contento, e per strani motivi, ignorando il “come sarebbe andata”, Josra desiderava che la sua vita fosse stata diversa, non migliore ne peggiore, ma solo diversa … l’unica cosa certa era che voleva stare con Lei… e ora sperava solo che questa esistenza, in cui non avrebbe più potuto vivere cosi, finisse.

Josra chiuse gli occhi spegnendo anche l’ultimo dei suoi pensieri con un’ultima parola.

 

Perché?

 

…… …… ……

 

Il cuore gli batteva piano… la sua mente oscurata dalla morte che arrivava, e i suoi sensi offuscati capaci di percepire solo un debole suono di battito come tamburi che pian piano smettono di suonare…… Tu-tum……… Tu-tum………… Tu-tum……………Tu-tum………………

 

 

No… torna. Non è la tua ora……torna……

 

Egli lo prese con sé… cosi, inconscio e devastato com’era, in mezzo a quel deserto bianco, lo tenne in vita anche contro il suo volere, poiché Josra stesso si era lasciato andare. Non fu semplice per l’incappucciato uomo; mentre viaggiavano al pianeta in cui Josra aveva conosciuto la forza per la prima volta, egli lo tenne in vita attraverso quel delicato filo che, grazie alla forza, tanto delicato non era. Tentò di curarlo per dargli più forze, più possibilità, ma la ferita inflittagli sembrava non voler guarire, anzi, il portatore sembrava non volesse altro che sopportare appieno quel dolore, come una punizione, prima di unirsi alla forza e dimenticare il dolore di una perdita cosi grossa.

L’uomo incappucciato non fecce altro che compiere la sua volontà…………Durante quel viaggio, L’uomo che volle salvare quel ville essere, fu drastico e severo: aumentò la dose del dolore… egli sapeva bene come manipolare certe cose, e gli bastò il tocco di una mano perché il corpo ormai privo di forze iniziasse a smuoversi nel lettino medico di quella astronave a causa del dolore. L’unica cosa che sentì Josra fu il dolore di quella ferita, dolore che lo manteneva vivo e mezzo cosciente, dolore che gli impediva di oltrepassare il limite, dolore che gli impediva di far parte pienamente della forza.

 

*** *** ***

 

Erano passati giorni… settimane. Non poteva crederci, anche se ragionandoci c’era un torna conto, o forse perché le sue forze, fiochi essenze di vita, erano concentrati su un’altra facenda.

Eppure doveva essere importante per Josra, poiché Lui, a colui che una volta Josra aveva dato morte per dimostrazione, Keane Jes, colui che una volta l’aveva allevato e curato, Era vivo… vivo e disposto a salvare colui che una volta era stato il suo padawan.

 

Josra sedeva davanti a un piccolo fallò… nelle spiagge di quel dimenticato pianeta, cosi come lo era stato per quasi 15 anni della sua vita. Nella sua testa gli attraversavano i ricordi di un allenamento alla forza, una allenamento che lo aveva istruito alle spalle del consiglio già da bambino. Mangiava quel pezzo di carne mentre si rendeva conto, con tristezza e con la sensazione di aver fallito, di aver trasgredito quasi tutti gli insegnamenti imparati su quelle spiagge. Il suo corpo, apparentemente, rifletteva salute e vigore, ma i suoi occhi riflettevano ben altro. Solitudine, oscurità, dolore, sofferenza… morte. Eppure era ancora vivo, poiché per la prima volta dopo tanto tempo qualcun altro aveva fatto una scelta per lui, qualcun altro aveva scelto il suo destino. Suo maestro, ritenuto morto da anni ormai, era tornato, e ora sedeva davanti a lui, mangiando come se ci fosse sempre stato lì… come se fosse tornato a 15 anni indietro della sua vita… Josra invece, guardandolo, ricordava quel duello, quel duello che troppo facilmente aveva vinto, quel duello che segnò la morte del maestro e il trionfò dell’apprendista.

Una idea sorse spontanea nella sua mente…. E se fosse già morto? E se fosse solo un incubo o una vita dopo la vita? E se il suo corpo stesse giacendo congelato nelle montagne di Rehn Var e questo non fosse altro che un brutto epilogo della sua esistenza? Non era difficile credere a questa opzione… in fondo, Josra, da quando La Lama l’aveva attraversato era stato morto, forse non fisicamente, ma si con lo spirito.

 

“le spiagge… non sono più riuscito ad abbandonare questo posto……” disse Keane divagando, interrompendo il silenzio occupato solo dal piccolo suono del fuoco consumando materia, chiamando delicatamente l’attenzione di Josra. Quando ci ebbe riuscito,  tornò serio guardando Josra “ma ti ho osservato…… lungo tutti questi anni”. 

Josra rimase paralizzato… la faccenda lo riguardava, e iniziava a prendergli interesse. Ma non c’era ragione... lui doveva essere morto… come tutto attorno a lui. Pensò che si trattasse davvero di un brutto incubo mentre il suo mentore gli parlava tranquillo e senza rancore. Come può un essere vivente reagire cosi dopo quello che gli aveva fatto?

 

“vita… libertà… potere… le hai provate tutte, e dovresti essere morto per ciò che hai fatto, perché hai tradito me, gli insegnamenti che un giorno fecero di te degno di visitare il tempio Jedi, e perché hai tradito te stesso.” Il maestro, appassito e saggio, rivolgeva le sue parole con tono severo e di rimprovero. “dovresti essere morto…… eppure non meriti di morire. Per tutto il male che hai fato a te stesso, per quello che hai fatto alle persone care. La morte, per te, non è altro che un premio”

 

Pensieri… circostanze… immagini… tutte scene già vissute, e rivissute in un solo istante, mentre il suo vecchio maestro manipolava i ricordi del Sith.

 

“con orgoglio t compiacevi quando al solo sentire ‘Darth Josra’ i tuoi nemici tremavano… con orgoglio t battezzasti ‘Darth Josra’ davanti al mio corpo senza vita.” guardando Josra, e sapendo esattamente cosa pensava, continuò “con vergogna, oggi, pensi a ciò che ‘Darth Josra’ ha fatto……”

 

“per anni hai fatto finta di essere cieco, non vedendo ciò che eri diventato; nascondendoti sotto il pensiero di aver fatto la cosa giusta. Non meriti di vivere… e nemmeno di morire. Ecco cosa ti ha fatto il lato oscuro della forza.”

 

Non ebbe ne la forza ne la capacità di rispondere… la consapevolezza, a volte, e la peggiore delle nemiche e lui, Il suo mentore, lo conosceva più di quanto lui avesse sperato…

 

“perché…… perché sono qui?”

 

“perché ti ostini a non voler guarire quella ferita…” disse segnalando il fianco del Sith, ferito dalla Lama che sembrava ancora bruciare dentro di lui “e perché non sei ancora pronto per dare sollievo al danno che hai fatto………………… o al danno che altri, tramite te, hanno commesso.”

 

Le sue parole, taglianti come il coltello, attraversarono la mente di Josra…

 

i danni? io... ho sempre fatto ciò che era giusto... ho sempre fatt......

come fulmini che prepotentemente illuminano la notte, immagini passate invadono la mente di Josra. davanti a lui, la stessa spiaggia, lo stesso mare... ma una scena diversa si dipinge piano nella sua mente....


"Maestro Keane Jes..."
"sono solo un uomo ora, e non sei più il mio padawan, Josra" il silenzio calò........quel uomo era stato più di un padre per Josra; dopo la morte dei suoi egli ne era diventato il maestro e il mentore. Fu per questa ragione che Josra Seguì il suo ‘maestro’ dopo che egli era stato esiliato..........
"mi avevi promesso che saresti tornato dal consiglio e che saresti diventato jedi come me.......... ora dimmi, hai mantenuto la tua parola?" disse il jedi calmo.
"ho avuto Due maestri dopo d lei, uno per nomina del consiglio, uno per scelta mia..."
"scelta tua?" lo sguardo d josra iniziò a fissare esitante verso il suo ex maestro...
"maestro, non diverrò mai un jedi. ho fallito."
Il vecchio maestro non sembrava affatto sorpreso....

"in compenso, diventerò qualcosa di grande, qualcosa di molto più grande" disse Josra come rincuorandosi, orgoglioso di ciò che sentiva e diceva.
"un sith....... e cosi hai scelto come maestro un sith"
Le forti onde del mare s sentono con molta forza durante questi secondi di silenzio...
"sa perchè sono qui maestro........."
"il lato oscuro t consumerà......lo sta gia facendo, non diventarne lo schiavo"
Lo sguardo di Josra cambiò totalmente, ora la sua espressione è decisa e fredda....... Josra allunga la mano e la sua saber la raggiunge a mezz'aria.
"se la lightsaber tu accenderai, in dietro non tornerai.......... se il lato oscuro non combatterai, esso ti distruggerà"
Dopo queste parole una luce rosso rubino illumina le ombreggiature della faccia di Josra...
"allor cosi sia.........davanti a me ho assistito alla nascita di Darth Josra, sarà mio compito assistere alla fine di essa.......a te la prima mossa, Darth Josra"



Le immagini scomparvero, al loro posto un forte mal di testa ne era rimasto.. un dolore che trafiggeva la mente del Sith. Riprese appena conoscenza del posto in cui vi era... le spiagge, ma si trovava per terra, devastato dal dolore, con le mani posate sul capo cercando di restringere il dolore che sembrava non smettere. Keane Jes, davanti a lui, pronunciando con forza le sue parole.

"T aveva avvertito... ecco perchè sono tornato... e di ciò che hai fatto, ogni delitto, ogni tradimento, ne pagherai le conseguenze."

 

…………….. ………………………..

 

Con un grosso sforzo, Josra si rimette in piedi, fissando il suo ex mentore. Egli lo guarda severo e con l'intenzione di andare fino in fondo... Josra invece, si trova devastato dal dolore che sembra non finire più. Nella sua mente immagini del suo maestro davanti, e incubi passati, un duello già combattuto, tornano in quello istante per distruggere quello che una volta era stato il vincitore. Josra vedeva come egli stesso attaccava se stesso... forse il punto di vista del maestro in quel loro duello, di tempo fa, punto di vista che gli era stato imposto inconsapevolmente. Ma con l'avanzare di quello scontro le cose prendono un'altra piega, diversa da quella che Josra ricordava; Darth Josra, occhi gialli e rossi, pieni d’odio, rabbia, e ambizione, lo fissano mentre le sue mani menano fendenti più potenti e forti che mai. Lui, Josra, occupato e impegnato a difendersi come non lo aveva mai fatto, lotta come se fosse un combattimento reale... La light saber rosso rubino in mani di Darth Josra sembra brillare e diventare mille volte più potente, tanto da spezzare la saber di Josra. L'indifeso uomo, ora disarmato, indietreggia cercando riparo, evitando un fendente destinato a tagliarlo a metà e cadendo a terra. Da lì una visuale più ampia gli fa notare che dagli scogli in alto Keane Jes lo osserva... o meglio, li osserva, Darth Josra e Josra a confronto.

Questo gli fa capire che non sta ricordando niente, ma che sta combattendo se stesso.

 

Josra si tiene forte la testa, poi che il dolore sembra entrare nel più profondo del suo corpo, e provocarne una reazione a catena.

 

Il dolore è niente... la forza è tutto.

 

Chiudendo gli occhi... porta la sua mente altrove, là dove il dolore del corpo non può raggiungerla... sulle spiagge in cui Darth Josra si soprapone a Josra. Là dove tutto sembra essere buio e nuvoloso, là dove l'unica luce sembra essere il mentore che, attento, osserva lo scontro.

 

Josra disarmato fissa il suo lato oscuro, che ormai è pronto a dare il colpo di grazia. Ma Josra non teme, non ha paura, e gli va in contro... piano, pronto a tutto.

 

"ricorda... la vera forza vi è nella luce. La luce, prima o poi, arriverà e la oscurità sarà sconfitta... non sparirà del tutto, ma verrà sconfitta."

 

Le parole del maestro risuonarono rumorose ma armoniche nella testa di Josra che, come se sapesse cosa fare, allungò la mano... mano che presto fu raggiunta da una Dual Saber Blu oscuro. LA saber del maestro! Lo scontro fu violento, l'impatto delle due saber fu devastante, e fu seguita da ulteriori fendenti di Darth Josra. Ma fu Josra ad avere la meglio... non attaccando, ma difendendosi perfettamente dai colpi. Usava il Makashi, con una dual saber e con la maestria che non era mai riuscito a conquistare, con espressione serena, e a occhi chiusi ogni volta che il suo avversario indietreggiava, Josra si teneva in posizione di combattimento.

 

"ricorda... la vera forza vi è nella luce. La luce, prima o poi, arriverà e la oscurità sarà sconfitta... non sparirà del tutto, ma verrà sconfitta."

 

I fendenti menati da entrambi fu più fugace del previsto... La velocità con cui il lato oscuro attaccava era sorprendente, colpi efficaci e potenti, ma la armonia con cui il lato chiaro si difendeva era abbastanza per rimanere illesa. Lo scontro perdurò per alcuni scambi di colpi, nessuno andato a segno, ma lo scontro a ogni secondo che passava diventava sempre più passibile. Darth Josra attaccava, ma senza nessun effetto, Josra invece si difendeva e sembrava che le sue forze non finissero mai...Josra guardò il lato oscuro che sembrava perdere le forze ad ogni passo.

 

"il lato oscuro... ...  che succede?" pensò tra se e se Josra, abbassando leggermente la Dual saber.

 

"L'oscurità scapperà sempre.... come l'ombra si troverà sempre dietro gli scogli che il sole non raggiunge, circondata dalla luce.” Risuonò dietro di se la voce del suo mentore “Josra, il tramonto è arrivato. ciò che hai fatto mai dimenticherai... come l'ombra dietro agli scogli quei ricordi rimarranno, ma ti basterà guardare in alto per osservare il cielo e la luce che riempie lo spazio, ed essa riempirà te stesso." Il saggio maestro gli parlava alle spalle, osservando anch'egli l'improvvisa debolezza che il lato oscuro mostrava. “ciò che hai appena visto è la luce attorno a te, ciò che affligge il lato oscuro è il risultato... è tempo di finire Josra..... Finire e cominciare."

 

Josra osservò il suo lato oscuro che pian piano diveniva sempre più debole, cadendo seduto sul pavimento.

 

"La forza..." disse tra se e se guardando quel corpo davanti a se che pian piano sembrava perdere le forze, al punto di scomparire quasi del tutto"la vera forza vi è nella luce. La luce, prima o poi, arriverà e la oscurità sarà sconfitta... non sparirà del tutto, ma verrà sconfitta"

 

Josra spense uno degli estremi della Dual saber, e lo stremo acceso lo mise davanti a se, in mezzo agli occhi chiusi, come meditando.

 

"la vera forza vi è nella luce. La luce, prima o poi, arriverà e la oscurità sarà sconfitta... non sparirà del tutto, ma verrà sconfitta"

 

Il vento iniziò a soffiare forte, provocando una leggera e fresca brezza che spostava le nuvole facendo intravedere prima alcuni fasci di luce e, successivamente, il sole regnare su quel terreno. La brezza, che sembrava guidata dall'armonia, ebbe effetto anche sul Sith, ormai debole, che diventando fumo, si dissolse e si unì a Josra.

 

“la vera forza vi è nella luce. La luce, prima o poi, arriverà e la oscurità sarà sconfitta... non sparirà del tutto, ma verrà sconfitta"

 

 

Josra aprì gli occhi, senza più il mal di testa e con il panorama di una bellissima spiaggia, in preda al tramonto e al sole rosso diventando pian piano, arancione e poi giallo.

  
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