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Autore: Ciulla    25/03/2012    5 recensioni
Mor/Mor
"Del resto, cos’era ora Seb se non sangue sulle sue dita, se non acqua nei suoi occhi?"
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Jim Moriarty
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
- Questa storia fa parte della serie 'Mormor'
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Sebastian era inginocchiato ai piedi del suo capo, i pugni stretti in una morsa ferrea, le unghie conficcate nei palmi, gli occhi serrati con violenza, un volto totalmente inespressivo che a tratti tradiva del panico.
Le labbra erano l’unica cosa che si muoveva per porgere scuse inutili.
“Mi dispiace.”
Jim gli tirò un calcio in pancia. “Ti dispiace? Sentiamo, cosa dovrei farmene delle tue scuse?”
Moran rimase qualche istante senza fiato, poi in un soffio strozzato gli uscì una supplica che sapeva non avrebbe portato alcun frutto.
“Perdonami!”
Jim aveva esaurito la pazienza. “TI AVEVO ORDINATO DI UCCIDERLO! QUALUNQUE COSA ACCADESSE!”
Si udì in singhiozzo. “Non pensavo che ‘qualunque cosa’ comprendesse anche il suicidio di Sherlock Holmes. Pensavo che...”
“Sebastian.” Jim aveva, almeno apparentemente, riacquistato  la calma. “Considera che io ti pago per uccidere, non per pensare. Davvero credevi che Sherlock non avesse previsto la mia mossa e non avesse trovato un modo per simulare la sua morte? Quanto sei ingenuo...”
Ci fu una lunga pausa, interrotta dai respiri affannosi di Sebastian e dai ringhi disumani che uscivano dal petto di Moriarty. “Tu sai cosa succede a chi non segue i miei ordini alla lettera.”
Oh, Sebastian lo sapeva bene. Se ne occupava lui stesso. Un colpo, e pum! Avevano pagato per il loro errore.
“Se ne è sempre occupato il mio cecchino migliore...” Disse infatti Jim. “E questa volta non accadrà diversamente.”
Mentre Moran si interrogava sul significato di tali parole, Jim tirò fuori di tasca una pistola e gliela porse.
Moriarty vide la tremenda consapevolezza attraversare il volto del suo uomo. Presto essa fu sostituita da una maschera di terrore, e infine da una sorta di rassegnazione. Sebastian sapeva di esserselo meritato.
Guardando Jim, il secondo uomo più pericoloso di Londra si avvicinava alla sua fine puntandosi la pistola alla tempia. Sempre guardando Jim, abbassò lentamente il grilletto. Per Jim fu il suo ultimo sguardo prima che il suo cervello esplodesse e che gli occhi, quei magnifici occhi che tanto piacevano a Moriarty, si spegnessero.
Sebastian, senza vita, giaceva sul pavimento, sangue misto a cervella che fuoriusciva dal foro sulla testa.
Jim lo guardò con una traccia di dolore sul volto. “Avrei voluto farne a meno”, mormorò. “Ma non potevo.”
Si abbassò e lasciò un bacio sulle labbra fredde e sporche di sangue di Sebastian.
“Ti amo comunque.”
Si leccò le labbra, ripulendole dal sangue dell’altro. Aveva un buon sapore, pensò . Meglio di quanto si sarebbe mai aspettato.
Un sapore dolciastro, unico, degno di Sebastian. Quasi senza accorgersene, Jim si sdraiò accanto al cadavere sporcandosi col suo sangue, bagnandosi con esso le mani e portandole sovrappensiero alla bocca, gustando quel nuovo e straordinario sapore che prima non aveva mai potuto provare. Sapore di sangue.
Del resto, cos’era ora Seb se non sangue sulle sue dita, se non acqua nei suoi occhi?
E cos’era ora Jim senza Seb?
Moriarty raccolse la pistola che il suo uomo aveva fatto cadere, e stringendo con una mano la mano esanime di Sebastian, con l’altra fece tremare involontariamente l’arma, ma solo per un attimo, prima di premere anch’egli il grilletto.



NOTA DELL'AUTRICE
La mia prima Mor/Mor e la mia prima angst xD Aiuto xD
   
 
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