Serie TV > Bones
Segui la storia  |       
Autore: LadyBones    25/03/2012    2 recensioni
Questa storia parla di Seeley e Temperance; due persone completamente normali intente a vivere vite diverse ma che per un caso fortuito si ritrovano improvvisamente uno di fronte all'altra. Cosa riserverà loro ancora il destino?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono passate tre settimane da quando Seeley è entrato a far parte della sua vita. Non sa precisamente quando o come tutto questo sia successo eppure non può fare altro che notare per l'ennesima volta quanto velocemente le cose stiano cambiando senza che lei possa farci poi molto. Lentamente sta tornando a respirare e sa da una parte questo le piace dall'altra la terrorizza.
È una donna razionale e dovrebbe essere in grado di trovare un equilibrio o per lo meno un senso a tutto questo, invece, più passa il tempo e più si rende conto che stare vicino a Seeley la scombussola letteralmente.
Lo sente.
Sente di affezionarsi a lui più di quanto potesse immaginare o addirittura permettersi e questa nuova consapevolezza porta dietro di sé mille interrogativi che puntualmente cerca di ignorare.
Eppure uno di essei continua a sfuggire al suo controllo.
“E se dovessi far scappare anche lui?”
Velocemente sbatte le palpebre scrollandosi di dosso quei pensieri. Chiude di scatto l'armadietto dello spogliatoio afferrando la borsa. Il turno è finito da poco e finalmente può meritarsi un pomeriggio di assoluto riposo.
Attraversa il corridoio semipieno lanciando brevi e veloci saluti qua e là. Si affretta appena con la speranza di non perdere l'ascensore.
È dentro per un pelo quando le porte si chiudono. Inizia il conto alla rovescia dei piani.
8,7,6,5,4...
La fine sembra non arrivare mai. Spazientita inizia a battere il piede sul pavimento.
1.
Le porte si aprono con una lentezza infinita. Schizza fuori ad una velocità impressionante. Sorprendendo se stessa, in meno di cinque secondi, è fuori dall'edificio. Un mese fa neanche le minacce di Cam le avrebbero messo tanta fretta.
Volta l'angolo ritrovandosi lungo il viale che porta direttamente a casa mentre un sorriso nasce sulle sue labbra.
Lo vede seduto su una panchina a trafficare con il cellulare e a qualche centimetro dalla sua gamba due bicchieri di caffè caldo.
“Ehi straniero...” lo richiama all'attenzione.
Per un attimo rimane perplesso nel sentire la sua voce ed istintivamente mette via il telefonino balzando in piedi.
“Ehi...tutto ok?” chiede tossendo appena.
“Si! Tu stai bene? Sembri strano...”
“Ah...ehm...si bene, sono solo un po' agitato...sai per questa sera!”
“Oh non preoccuparti le mie amiche non ti mangeranno o almeno lo spero...” 
sorride cercando di prenderlo in giro.
“Simpatica! Comunque ti ho preso un caffè...attenta è bollente!”
“Grazie!”
 sussurra appena lasciando che le loro dita si sfiorino.
Si guardano negli occhi per un momento interminabile fino a che Seeley decide di accorciare le distanze ed attirarla a sé attraverso il maglioncino rosa. Lei si lascia guidare come una ballerina con il suo cavaliere. Intrecciano le dita in una morsa indivisibile mentre i loro occhi non smettono per un solo attimo di perdersi in quelli dell'altro. Seeley le accarezza una guancia la cui pelle sembra riprendere improvvisamente vita sotto il suo tocco delicato. Si avvicinano ancora, quel poco che basta alle loro labbra per sfiorarsi e perdersi in quel bacio tanto atteso.




È pomeriggio inoltrato quando Temperance finisce di prepararsi al piano superiore mentre Seeley l'aspetta pazientemente al piano di sotto. È poggiato con una mano sulla mensola sopra il caminetto spento, la spalla incurvata e il cellulare sull'orecchio.
“Si...io...si glielo dirò...” continua a ripetere cercando di mantenere la voce bassa.
“Sweets è quello che sto cercando di dirti da più di dieci minuti!” ribadisce spazientito.
Resta un attimo in silenzio ascoltando attentamente le parole del suo interlocutore cercando di non perdersi dietro il discorso del suo amico.
“Ho detto che glielo dirò!”
“Avresti dovuto farlo giorni fa!”
 afferma seccamente Sweets.
“Si, lo so. Il punto è che non è facile!”
“Io te l'avevo detto!”
“Ehi amico, così non mi sei affatto di aiuto!”
“Era solo per sottolineare il concetto e fare in modo che tu lo capissi!”
“Non ho tre anni e ti assicuro che hai sotto...woooow...ehm Sweets ti richiamo dopo!”

Senza aggiungere altro riattacca il telefono rimanendo a contemplare la figura slanciata e incredibilmente stupenda di Temperance.
“Sei bellissima!” sussurra quasi senza fiato Seeley.
Lei sorride semplicemente arrossendo leggermente.
“Tutto bene al telefono?” chiede poi debolmente.
“Ah...oh si tutto bene! Un mio amico aveva bisogno di un consiglio...nulla di importante.”
“Allora possiamo andare?”

Seeley annuisce tendendole la mano che lei afferra senza esitazione. Insieme escono nel silenzio della sera facendosi avvolgere dal lieve calore dell'aria.



Dopo pochi minuti si ritrovano davanti ad una graziosa casa con un grande giardino che la precede. Percorrono il sottile vialetto ghiaioso per poi salire i pochi gradini che li separano dalla veranda. Una volta davanti alla porta si guardano negli occhi sorridendosi. Poi Temperance bussa appena. All'interno della casa si sentono piccoli passi avvicinarsi verso l'ingresso fino a quando non vedono l'uscio aprirsi.
“Oh eccovi! Ciao Seeley è un piacere rivederti!” lo saluta Angela affettuosamente.
“Il piacere è mio!” ricambia il saluto.
“Avanti entrate, gli altri sono nel retro.”
Silenziosamente attraversano il salotto e la cucina per poi uscire dalla porta secondaria ed immettersi nel giardino retrostante circondato da alberi fioriti. Al centro è disposto un lungo tavolo già imbandito e al lato il barbecue da cui proviene un ottimo profumo di carne. Nel veder arrivare Temperance e Seeley l'intera compagnia si volta nella loro direzione lasciando che il silenzio si impadronisca di quel momento.
“Ecco adesso dovremmo esserci tutti! Gente questo è il famoso Seeley!” sussurra Angela cercando di alleggerire il peso di quegli attimi.
“Salve a tutti!” risponde Seeley con un lieve cenno della mano.
Temperance al suo fianco, invece, continua a rimanere sulle spine nel vedere che nessuno inizia a muoversi.
“Ciao, io sono Jack il marito di Angela. Benvenuto in casa nostra!” sorride porgendogli la mano mentre nell'altra stringe le pinze per la carne.
Seeley sorride riconoscente ricambiando la stretta. A poco a poco il chiacchiericcio inizia a sollevarsi nuovamente mentre entrambi i nuovi arrivati iniziano a rilassarsi.
“Quindi tu devi essere la regione per cui ogni volta mi ritrovo con un medico in meno...”sorride divertita Cam.
“Ehm si, a quanto pare è colpa mia! Seeley, piacere!”
“Io sono Cam, lei invece è mia figlia Michelle!”
 gli risponde indicando una ragazza a pochi centimetri da loro intenta ad accarezzare un grosso cane marrone.
La ragazza nel sentirsi chiamare alza la testa sorridendo appena a Seeley che solleva la mano salutandola.
“Allora sembra che vada bene, no?” sussurra Temperance che si era un attimo allontanata.
“Si, sembra di si!”
“Viene ti presento gli altri!”

Lascia che le loro dita si intreccino sorridendosi come a farsi coraggio a vicenda mentre fanno qualche passo in direzione degli altri due ospiti intenti a chiacchierare tra di loro.
“Zia, Papà vi vorrei presentare Seeley...” sussurra Temperance leggermente imbarazzata.
“E' un piacere conoscervi!”
“Oh, il piacere è tutto mio ragazzo!”
 sorride maliziosa Caroline portandosi alla bocca un bicchiere di vino rosso.
“Io sono Max...benvenuto tra noi!”
“Grazie...”
 sussurra appena Seeley scambiando uno sguardo veloce con la donna al suo fianco.
“Se siete tutti pronti ci possiamo accomodare, la cena è pronta!” afferma Jack con in mano una coppa di insalata.
La serata passa velocemente mentre ognuno a suo modo cerca di conoscere l'ultimo arrivato in questa nuova e allargata famiglia.
“Come mai hai deciso di servire l'esercito?” chiede incuriosito Max.
“Ho deciso di servire il mio paese in realtà e così mi sono arruolato come avevano fatto prima di me mio nonno, mio padre...”
“Una generazione assoggettato ad una potenza superiore...”
“Jack sta zitto! Scusa ma mio marito è fissato con le cospirazioni...”
 sussurra Angela dando una gomitata in direzione di Hodgins.
“Tante grazie, Angie!”
“Non preoccuparti, sono abituato a discorsi del genere...”
 afferma Seeley divertito.
“Passiamo alle cose serie, indossi un'uniforme?” chiede interessata Caroline.
“Si quando vado in missione o in circostanze particolari...”
“Mmm interessante...magari un giorno potresti degnarci di una tua visione in uniforme...” ammicca la donna.
“Caroline!” l'ammoniscono in coro.
“Ahahah si forse un giorno...” l'asseconda Seeley.
“Ecco una persona educata disposta ad assecondare un'anziana donna indifesa...” gli fa l'occhiolino in segno di intesa.
“Tu indifesa? Caroline non cambierai mai!” la critica suo cognato.
“Le apparenze ingannano Max, basta vedere te!”
“Grazie mia adorata!”
 la prende in giro baciandole il dorso della mano.
“Ah falla finita, il fatto che siamo imparentati non ti rende più simpatico ai miei occhi!”
“E io che ci speravo...”
“Ci sarà mai qualcosa che vi farà andare d'accordo prima o poi?”
 li blocca Temperance prima che sia troppo tardi.
“Non credo sarà mai possibile...” scuote la testa Angela sorridendo.
Dal tavolo si leva una fragorosa risata che finisce per coinvolgere tutti anche i meno inclini. L'atmosfera man mano che le ore passano diventa sempre più leggera come se nulla fosse cambiato in tutto quel periodo e chi più chi meno riesce ad avvertire la felicità che lentamente e senza far rumore riesce ad insinuarsi tra di loro come un'onda invisibile che finisce per travolgerli.
Nonostante la cena sia finita tutti continuano a rimanere seduti intorno al tavolo parlando come se fosse l'unica ragione che li tenga uniti in quel luogo così accogliente.
“Ti stai divertendo?” chiede tutto d'un tratto Seeley voltandosi verso la donna che è al suo fianco.
“Molto...non passavo una serata del genere da molto tempo. Tu?”
“Si, mi piace la tua famiglia!” le sorride sincero.
“Sono contenta...è andata meglio di quanto pensassi...”
“Avevi dubbi?”
“No...non più...”

Restano immobili a guardarsi per un attimo interminabili consapevoli degli sguardi che improvvisamente sembrano tutti rivolti nella loro direzione. Temperance gli sfiora il dorso della mano e a quel piccolo e quasi impercettibile movimento segue il battito accelerato di parecchi cuori e in particolare dell'uomo che adesso le stringe la mano e che lentamente si avvicina alla sua guancia sfiorandole appena la pelle con le labbra accaldate.




È sera tardi quando finalmente rientrano a casa. Indugiano per un attimo davanti la porta di casa come se dividersi fosse la cosa peggiore del mondo.
“Ti va di restare?” gli chiede Temperance sorridendo.
“Mi sbaglio o questa è la domanda che ci ripetiamo ogni sera?”
“Mmm...si credo che sia questa...

Si sorridono a vicenda mentre Seeley si sporge appena a sfiorarle le labbra. Temperance ricambia quel debole bacio per poi trascinarlo in casa e approfondire il loro contatto ma lui la blocca prima che anche il suo ultimo barlume di lucidità sia perduto per sempre.
“Io...io, devo parlarti...” sussurra appena quasi per paura.
“Qualcosa non va?”
Seeley affonda il suo sguardo in quegli occhi incredibilmente chiari mentre una morsa allo stomaco inizia a stritolarlo.
“Perchè non ci sediamo?” suggerisce cercando di rimandare l'inevitabile.
Temperance annuisce appena dirigendosi sul divano dove si accomoda affondando in un angolo con le braccia incrociate al petto come se quel gesto la potesse difendere dal mondo, da quello che sta per accadere.
Seeley la imita guardandola ancora una volta e per poi abbassare lo sguardo come se continuare a fissarla volesse dire mandare il suo cuore in frantumi.
“Sono stato richiamato dall'esercito per una missione in Afghanistan...”
Gli occhi di Temperance si immobilizzano su di lui riempiendosi di lacrime involontarie.
“...volevo rifiutare ma non posso perché mesi fa fui io stesso a chiedere esplicitamente di far parte di una nuova missione...”
Si ferma un attimo in attesa che lei reagisse in qualche modo ma lei resta ferma, immobile nel suo angolo.
“La mia richiesta è sempre stata rifiutata ma a quanto pare adesso è stata riconsiderata...”
Seeley resta a fissarla preoccupato ma Temperance sembra essere immersa nei suoi pensieri. Ricordi lontani che sembrano risucchiarla via da lui, via dalla realtà.
“Ti prego dimmi qualcosa...” sussurra sfiorandole il dorso della mano.
Con quel contatto lei sembra riscuotersi e vederlo per la prima volta dopo tutto il discorso appena fatto. Cerca di trattenere le lacrime che continuano a spingere con forza per poter uscire e gridare il suo dolore morendo, poi, sulle sue guance accaldate.
“Quando andrai via?” chiede debolmente.
“Tra qualche giorno!”
“Quanto tempo starai via?”

Seeley prende fiato abbassando lo sguardo per paura di quello che potrebbe vedere.
“...un anno...”
Temperance annuisce semplicemente asciugando quel mare in tempesta che non cessa di sgorgare dai suoi occhi. Silenziosamente si alza allontanandosi da lui ma mentre cerca di superarlo lui l'afferra per un mano.
“...sai dov'è l'uscita, puoi andare...” sussurra lei mentre un brivido le corre lungo la schiena.
“...non voglio andare...”
“...ma lo farai, quindi è meglio che tu lo faccia adesso...”

Temperance si libera dalla presa e lui la lascia andare mentre una lacrima scivola via come via scivola una parte della sua felicità. Nel silenzio della casa si sente il rumore di una porta chiudersi al piano di sopra nello stesso modo in cui sembra chiudersi qualcosa fra di loro. Seeley resta un attimo immobile immaginandola stesa sul letto in lacrime, fragile, indifesa consapevole che la causa di tutto quello è lui. Se non fosse venuto a cercarla, se non si fosse impuntato ad entrare nella sua vita forse a quest'ora non sarebbe successo tutto questo.
Sta per chiudere dietro di sé la porta e allontanarsi per sempre da lei ma un impulso improvviso lo costringe a bloccarsi. No, non l'avrebbe fatto. Non sarebbe andato via nel cuore della notte consapevole che lei avrebbe continuato a stare male, le aveva promesso che non l'avrebbe lasciata e di certo non l'avrebbe fatto adesso, non a lei.
Rientra in casa, sale di corsa le scale ritrovandosi di fronte la sua camera. Prende un bel respiro per farsi coraggio. Lentamente gira la maniglia dorata scivolando all'interno della stanza. Temperance è lì come l'aveva immaginata rannicchiata su se stessa abbracciata al suo cuscino. Seeley avverte una morsa allo stomaco ma scaccia via quella sensazione, non gli è di nessun aiuto in questo momento. Si avvicina piano al letto e senza spaventarla si sistema al suo fianco cingendola con un braccio mentre le lacrime di lei aumentano a quel contatto.
“Non ti sto lasciando...non me ne sto andando...te l'ho promesso, ricordi?”
“Chiunque può infrangere una promessa...”

“...io non sono chiunque...io non sono Sully!” afferma istintivamente per poi maledirsi per quello che ha detto.
“Mi...mi dispiace, non volevo dire che...io...” cerca di scusarsi.
“Dimostramelo...” lo interrompe improvvisamente Temperance.
Lui resta in silenzio riflettendo su quello che lei le ha appena chiesto e nel farlo avvicina la sua fronte alla spalla nuda della donna che continua a stringere tra le braccia.
“Starò via per un anno ma questo non significa che mi dimenticherò di te o ti lascerò...non lo farei mai...tra un anno io sarò di nuovo qui...con te...”
“Come fai ad esserne sicuro?”
“Perché sono sicuro di amarti e questo mi basta. A te? Basta?”

Temperance non risponde ma lascia che le sue dita si intreccino con quelle di Seeley che si lascia sfuggire un debole sorriso.
“...ti aspetterò...”
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Bones / Vai alla pagina dell'autore: LadyBones