Note prima della lettura:
Rieccomi qui, gente!
mi è venuta la pazza idea -leggendo un libro- di scrivere una FanFiction con Blaine sotto forma di licantropo.
E beh, perchè non farlo allora? :)
Come nel libro, la fan fiction è scritta sia dal punto di vista di Blaine che quello di Kurt.
Come fare a capirlo?
In ogni paragrafo, all'inizio scrivero'  il nome della persona in questione sottolineandolo.
Beh, spero vi piaccia! 
Mi farebbe piacere che recensiate il capitolo, in modo da dirmi il vostro punto di vista. 
Baci!


ENJOY!

Lycantrophe.

Blaine:




 

Luke  provo’ a tirarlo giù dal ramo su cui era  saltato, spaventato da quello che stava succedendo intorno a lui,mentre l’altro –probabilmente Wes-  riuscì ad afferrare il ragazzo  per i lembi della coperta in cui era avvolto,  tirandolo verso il basso e facendolo cadere con le tempie contro la neve fredda.
Vidi quella scena davanti ai miei occhi, senza fermarli.
Come potevo farlo? Erano giorni che non mangiavamo, avevamo lo stomaco che  bruciava e le forze che lentamente diminuivano.
Fra pochi mesi ci saremmo trasformati, avevamo bisogno di cibo.
Vidi correre gli altri lupi verso il ragazzo, ringhiando e spingendosi l’uno contro l’altro, per avere la precedenza assoluta su quel corpo.
Vidi il muso di Wes sollevarsi, imbrattato di sangue, come la neve sottostante.
Sentii il ragazzo urlare di terrore, mentre cercava inutilmente di scappare.
E ancora una volta, non li fermai.
 
 
 
 





*
 
 
 

Kurt:







Era notte inoltrata, la luna sbatteva con dolcezza sui vetri della finestra, illuminando leggermente la camera del giovane Hummel.
Non ricordava nulla di quello che era successo poche ore prima, non sapeva cosa erano quei tagli sul suo corpo.
L’unica cosa che ricordava era il suo risveglio era il bruciore che invadeva il suo corpo, i vestiti stracciati e la neve coperta di sangue.
Ricordava che aveva provato a rialzarsi e correre verso casa, cadendo piu’ volte per il dolore.
Aveva preso le chiavi di suo padre, dopo di che si era diretto in ospedale.
Quando era arrivato lì infermiere l’avevano guardato come un fenomeno da baraccone, dicendogli che era un miracolo che fosse arrivato fin lì senza morire, mentre gli cucivano le ferite e gli fasciavano i punti in cui pezzi della sua pelle erano stati morsi.
Eppure, per nessun motivo apparente, era ancora vivo, stretto saldamente nelle coperte mentre il suo viso era nascosto nel cuscino, come se fosse l’unico luogo sicuro al mondo.
Chi era stato a salvarlo?
Sempre che ci fosse stato qualcuno a farlo… probabilmente, l’ora di morire non era ancora arrivata.
O almeno, così credeva.  
 







*
 



 
 



Blaine:
 







Corsi fra gli alberi, saltando su pezzi di rami caduti, fino ad arrivare alle scale di quella abitazione.
Mi pulii le zampe sul tappeto, dopo di che mi misi a sedere, guardando la luna.
Emisi un ululato.
Era vivo, il mio umano era ancora vivo.
Ero riuscito a salvarlo.