Il profondo torpore
Evocato
dal mordace veleno
nato dalle tue labbra
Si inietta, quale divina ambrosia
Nei miei sensi
E me ne nutro, veleno
e ambrosia
E' alla vita che m'induce
con trasporto, come una tempesta
E lentamente mi consuma..
E infin m'uccide
Nel suo violento
Saettante
e invitante procedere,
in me
con me.