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Autore: Shuchan    23/10/2006    3 recensioni
House deve decidere affrontare una scelta legata alla sua gamba e al suo cuore. HOUSE/CAMERON.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

Foreman, Chase e Cameron stavano aspettando House nel suo ufficio per occuparsi come al solito, del nuovo caso.
Il suo turno sarebbe dovuto iniziare da 20 minuti ma come al solito tutti lo avrebbero aspettato più tardi. Quel giorno invece, al suo posto, entrò la Cuddy

CUDDY: Devo darvi una comunicazione

CAMERON: House non è ancora arrivato, non sarebbe meglio aspettarlo?

CUDDY: la comunicazione riguarda la sua assenza. Per questo mese la divisione di diagnostica è sospesa, House non può venire e in questo ospedale non c’è nessun’altro medico in grado di sostituirlo.

FOREMAN: Ma non potremmo occuparcene noi?

CUDDY: Preferirei evitare, l’ultima volta che avete voluto occuparvi da soli di un caso, lo avete fatto risolvere ad House per telefono

Cameron sembrava l’unica provata dalla notizia, gli altri non pensavano minimamente al motivo per il quale House si sarebbe assentato per così tanto tempo

CAMERON: Ma cosa gli è successo?

CUDDY: Mi ha chiesto di non farne parola con nessuno. In questo periodo anche se non vi occuperete di nessun caso, affiancherete come subalterni gli altri primari e ovviamente farete le vostre ore di ambulatorio, comprendo anche quelle di House si intende.

Detto questo uscì dalla sala lasciando Chase e Foreman ad imprecare contro House. Cameron voleva assolutamente sapere cosa stava succedendo al suo capo, e chi meglio del suo migliore/unico amico poteva illuminarla?
Wilson era in corridoio, appena vide la dottoressa Cameron venirgli in contro fece finta di nulla affrettando il passo dalla parte opposta, cerco di raggiungere l’ascensore ma non arrivo in tempo.
Cameron con un leggero fiatone per la rincorsa gli mise una mano sulla spalla per fargli accorgere della sua presenza (come se non l’avesse notata XD)

CAMERON: Potrei parlarti?

WILSON: Veramente dovrei andare ad analizzare queste provette

CAMERON: Non c’è problema ti accompagno, tanto non ho nulla da fare

WILSON: Sarebbe meglio che spendessi questo tuo tempo libero in maniera più costruttutiva

CAMERON fulminandolo con lo sguardo: Insisto

I due medici arrivarono al laboratorio, Wilson durante il tragitto aveva tentato di inventare qualche modo per eludere le domande della sua collega dato che sapeva benissimo cosa voleva chiedergli. Prese lui l’iniziativa

WILSON: Penso di sapere gia cosa vuoi chiedermi… mi dispiace ma gli ho promesso di tenere la bocca cucita

CAMERON: Ti sostituirò in ambulatorio per due settimane

WILSON stupito dalla testardaggine della dottoressa: Mi dispiace ma non posso, non posso tradirlo

CAMERON: Tutto il mese e ti faccio io queste analisi

WILSON: Ci sono altissime probabilità che i nervi della gamba si stiano rigenerando

CAMERON: Ma se fosse così dovrebbe seguire una fisioterapia per riacquistare il controllo della gamba invece di starsene a casa

WILSON: Questo lo so… e lo sa anche lui…

CAMERON: Allora?

WILSON: Non vuole fare nulla, ha deciso di stare in malattia fino a quando il processo di rigenerazione si interrompa per mancata attività fisica. Dice che lo fa perché il dolore sarebbe troppo forte ma penso abbia deciso così perché non vuole altre vane speranze

Cameron rimase in silenzio, poi fece per uscire

WILSON: Cosa hai intenzione di fare?

CAMERON: Non ne ho idea

***
Dopo averci attentamente riflettuto, decise che l’unica cosa da fare era parlare con House di persona anche se dubitava che avrebbe tratto qualche risultato.
La sera stessa era davanti alla porta di House, bussò… nessuno rispose così insistette ma dall’altra parte non ci fu nessuna replica.

CAMERON: House lo so che ci sei, devi permettermi di parlarti

HOUSE senza aprire: Wilson non ha tenuto la bocca chiusa neanche per 24 ore, oppure è stata la Cuddy? No, sono sicuro che sia stato l’oncologo

CAMERON: Non è colpa sua, l’ho costretto io a parlare

HOUSE: Oh, mi immagino come hai fatto a convincerlo, un paio di occhiate dolci e il mondo ai tuoi piedi

CAMERON cercò di ignorare l’ultima frase: Aprimi… per favore…

HOUSE: Non servono crocerossine qui, vai a diffondere buoni consigli da un’altra parte

CAMERON: Non me ne vado finchè non ti decidi a farmi entrare

HOUSE: Spero che tu non abbia programmi per la serata allora

Cameron sentì i passi del medico allontanarsi dalla porta ed accendere la televisione. Lei era decisa a parlargli, sentiva che se non lo avrebbe fatto quel giorno non sarebbe più riuscita a farlo così si sedette sui gradini accando alla porta.

Passarono due ore buone, Cameron sentì la televisione spegnersi e i passi del suo capo avvicinarsi verso la porta, questa si spalanco. House guardò dall’alto la dottoressa seduta sui gradini dinnanzi a lui, i suoi occhi la gelavano, senza dire nulla rientrò in casa lasciando la porta aperta.
Cameron lo seguì e si richiuse dietro la porta.

HOUSE con un tono freddo e distaccato: Hai 5 minuti prima che cominci il secondo episodio di General Hospital.

CAMERON: Perché non vuoi fare la fisioterapia

HOUSE: Perché non inizi a preoccuparti per te stessa

CAMERON: Ti ho fatto la domanda per prima

HOUSE: E se non volessi risponderti

CAMERON: Non ho impegni neanche per domani, e per il giorno dopo ancora, ho tempo prima che ti decida

HOUSE la guardò con un misto di soddisfazione: Perché lo vuoi sapere

CAMERON: Prima rispondi

HOUSE: Qui le regole le faccio io

CAMERON: Perché se è come hai detto a Wilson, non posso credere che tu lo faccia perché pensi che il dolore sarebbe troppo forte, e non penso nemmeno perché non vuoi farti illusioni.

HOUSE: Perché non pensi questo, sentiamo sono curioso

CAMERON: Perché non sei un codardo, l’House che conosco io non ha niente da perdere ed è per questo che fa tutto quello che gli passa per la testa anche se le conseguenze graverebbero su se stesso.

HOUSE: Tu non mi conosci, non sai niente di me, e poi quale sarebbe il motivo allora

CAMERON: Sono venuta a dirti che non sei solo, Wilson e la Cuddy sono pronti ad aiutarti ma questo lo sai benissimo, poi… anche io se vorrai ci sarò…

HOUSE: Nessuno puo essermi d’aiuto, questa è una cosa che devo sbrgigare da solo

CAMERON: è qui che ti sbagli! Il supporto non deve essere solo fisico ma anche morale, in situazioni come queste non si puo andare avanti da soli… Io ho partecipato ad alcuni stage fisioterapeudici, se lo vorrai ti aiuterò…

HOUSE: perché vuoi aiutarmi? Non penso che il tuo spirito da crocerossina sia tanto grande da aiutare qualcuno che si odia, perché tu mi odi l’hai detto

CAMERON: quello che ti volevo dire l’ho detto, ciao House.


Passarono tre giorni, la vita all’ospedale era noiosa per gli ex del dipartimento di diagnostica.
Foreman e Chase cercavano di aggirare i primari per non fare nulla e Cameron era indaffarata con i turni di ambulatorio di Wilson e le analisi sempre di quest’ultimo.
Erano circa le 11, l’altoparlante diede il seguente messaggio.

*La dottoressa Cameron è desiderata nella sala 45c al quinto piano, ripeto…*

Chi poteva mai essere? Il quinto piano dell’ospedale era riservato a delle ricerche a quanto sapeva, infatti non ci era quasi mai andata, comunque prese l’ascensore ed arrivò davanti alla porta della stanza 45c. La aprì ed entrò, si rese conto che era una sala adibita all’uso di attrezzi ginnici, una sorta di piccola palestra con un tapirulan, due parallele, una macchina per i pei alle gambe e un tappetino a terra per gli esercizi a corpo libero.
Cameron non fece in tempo a realizzare il tutto che senti i passi di qualcuno seguiti dalla porta che si chiudeva. Si girò di scattò e vide House con una maglietta a maniche corte ed una tuta lunga con le sue solite shox blu.
La dottoressa lo guardò stupita mentre lo vedeva poggiare uno zaino su una panca.

HOUSE allacciandosi bene le scarpe: ti sei forse rimangiata quello che hai detto? Non ci metto nulla a trovarmi un altro personal trainer, chiunque sarebbe onorato a seguire il grande Gregory House nella sua fisioterapia.

Detto ciò gli fece l’occhiolino suscitando un sorriso radioso da parte della ragazza.
  
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