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Autore: 19_ACSECNARF_94    26/03/2012    1 recensioni
...Fui svegliata nel cuore della notte da un urlo che mi fece gelare il sangue nelle vene. Mi alzai subito dal mio letto. Corsi in camera di Sophia. Fui la prima ad arrivare. Accesi la luce. Lo scenario che avevo davanti agli occhi era terrificante. La mia cara sorellina aveva un buco al centro del petto...
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Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve il mio nome è Angy e sto per raccontarvi una storia che i deboli di cuore è meglio che non leggano.
Qualche anno fa vivevo in una tranquilla cittadina dell’ Oklaoma, nell’unica villetta a due piani del paese, con la mia famiglia, eravamo in 7, io(all’epoca avevo 15 anni), mia sorella Sophia di 9 anni, Mark e Harry i miei fratellini di 4 e 1 anno,i miei genitori (gente a posto loro, mia madre insegnante del collage della città e mio padre ispettore della polizia)e per finire la mia cara nonnina Melanie.
Era una tranquilla sera d’agosto quando ebbe inizio tutto, io, Sophia, i miei genitori e la nonna eravamo in salone ad ascoltare le sue storie di paura, ne sapeva veramente tante, quella sera decise di raccontarci la storia di Jonny Black, per chi di voi non lo sapesse Jonny era un assassino, quando era in vita uccise ben 30 persone e ci sono voci che dicono che, anche dopo la morte,abbia continuato a seminare il panico in città, la più grande strage fu commessa circa 60 anni prima nella mia adorata villetta. Quando la nonna finì il suo racconta erano le 2 di notte e tutti andammo a dormire. Io condividevo la mia camera con la nonna, quando entrambe ci mettemmo a letto io le chiesi “nonna ma Jonny Black è solo una leggenda, vero? Insomma lui non è mai esistito” e lei mi rispose “chi lo può dire piccola mia, c’è chi dice che è solo una leggenda e chi invece continua a costruire trappole anti-uomo per allontanarlo” “ e tu nonna, ci credi?” “si tesoro Jonny Black è veramente esistito ma credo che una volta morto non abbia più fatto male ad una mosca, ed ora dormi tranquilla”. E proprio qui la mia cara nonna si sbagliò.
Quella notte non riuscì a chiudere occhio e alle prime luci del sole mi alzai, scesi in cucina e dopo fatta colazione corsi nello studio di mia madre, accesi il suo pc e iniziai a fare una ricerca su Black. C’erano scritte cose allucinanti, Black era un sadico uccideva le sue vittime lentamente e gli piaceva sentire le loro urla di dolore, dopo averle uccise era solito strappargli gli occhi e tagliargli la lingua, una volta a 6 delle sue vittime prese lo scalpo quando erano ancora vive e poi lo usò per farsi un cappello.
Letto ciò decisi di spegnere, di certo queste cose non mi avrebbero aiutato a dormire.
Quando arrivò mio padre per la cena gli chiesi di Black ma lui mi rispose che erano solo storie per spaventare i bambini. Illuso, non sapeva quello che diceva.
Dopo cena andai a letto e dopo un’ora riuscì ad addormentarmi. Fui svegliata nel cuore della notte da un urlo che mi fece gelare il sangue nelle vene. Mi alzai subito dal mio letto. Corsi in camera di Sophia. Fui la prima ad arrivare. Accesi la luce. Lo scenario che avevo davanti agli occhi era terrificante. La mia cara sorellina aveva un buco al centro del petto, il cuore era stato lanciato lontano dal suo corpo, tutte le sue dita erano state mozzate e aveva un occhio che le pendeva sulla guancia. Il suo letto era un mare di sangue e sul muro c’era una scritta fatta con il sangue “ morirete tutti!”. Dell’assassino non c’erano più tracce solo un pezzetto della sua veste che mia sorella gli aveva strappato prima di morire.
Tutti erano disperati per la sua morte e fu proibito parlarne con Mark a Harry ogni volta che chiedevano dove fosse Sophia i grandi gli dicevano “è andata da una sua amica”. I miei genitori insistevano nel non voler cambiare casa mentre io continuava a dire che non dovevamo rimanere lì, era pericoloso. La sera dopo, mentre sedevamo a tavola, dissi “ascoltatemi una buona volta, dobbiamo lasciare questa casa, Jonny Black è tornato e sta per commettere un’altra strage nella stessa casa in cui la commise 60 anni fa” ma i miei mi zittirono “ Angy sta zitta, che sciocchezze dici, Black non è mai esistito e anche se fosse stato vero ora giacerebbe sotto terra mi dici tu come farebbe ad ucciderci e poi finiscila di spaventare i bambini!” poi papà si rivolse alla nonna “ è colpa tua e delle tue maledettissime storie”.
Mentre seguivo i miei genitori su per le scale per andare a dormire mi fermò Mark “Angy chi è che ci vuole uccidere e perché?”,stavo per rispondere quando qualcuno bussò alla porta e la nonna, dal piano terra gridò “ non vi preoccupate vado io” e sentimmo il rumore del suo bastone battere sul parke. Si sentì la porta dell’ingresso scricchiolare, la voce della nonna “chi è a quest’ ora?”. Poi silenzio. Secondi d’ansia. La nonna gridò. Si sentì il rumore di una sega elettrica. La nonna gridò più forte. Io e i miei genitori stavamo per raggiungerla. Poi un grido “scappate!” la sega urtò qualcosa. Due tonfi, il corpo ormai diviso in due parti cadde per terra. Silenzio. Si sentirono dei passi. Si avvicinavano alle scale. Il papà mi sfrecciò avanti e disse “ su muovetevi scappate mentre io lo distraggo”. Scese le scale. Da sotto si sentì una risata metallica e una voce infernale che disse “ sciocco cosa credi di fare il tuo non è un sacrificio io ucciderò anche il resto della tua famiglia”. La mamma mi si avvicinò e mi disse ”aspettatemi qui vado a prendere le chiavi della macchina, Angy tieni Harry, ti prego non farlo piangere altrimenti il sacrificio di vostro padre sarà inutile”. Corse in camera da letto. Tornò poco dopo con le chiavi. Prese Mark in braccio e iniziò a correre verso la camera di Sophia, l’unica con il balcone che ci permetteva di salvarci. Non entravo in quella camera dalla sua morte. Le pareti erano ancora sporche di sangue. Stavamo andando al balcone quando sulla scrivania vedo la collana con la croce che le dettero al catechismo. Era molto affezionata a quel ciondolo, era strano che la notte del suo omicidio non lo indossasse. Decisi di prenderlo glielo avrei custodito io.
Mia madre mi aiutò a scendere. Mi passò prima Mark e poi il piccolo Harry. Appena fu nelle mie braccia iniziò a piangere. Mia madre stava per scendere ma un uomo alle sue spallala bloccò. La mamma iniziò a lottare con l’uomo. All’improvviso ci fu uno scoppio e puzza di zolfo. L’uomo era scomparso. Affacciata alla ringhiera in una posizione strana c’era la mamma. Iniziò a gocciolare del sangue. Al centro del suo petto c’erano due corna. Le corna scomparirono e dietro la mamma comparve una figura alta e con due corna, un diavolo, e disse “ io sono Jonny Black e ucciderò anche voi tre”.
Io avevo sempre Harry in braccio, presi per mano Mark e iniziai a correre. Non sapevo neanche dove stavo andando.
Correvo. Correvo e urlavo. E il diavolo continuava a dire “ Angy continuare ad urlare non ti servirà a niente,io vi ucciderò tutti”. Black era saltato giù dal balcone. Ci inseguiva. Mark inciampò in una fossa. Non ebbi neanche il tempo di voltarmi per aiutarlo che quell’essere gli piombò addosso. Estrasse una sciabola dalla sua veste e lo decapitò. Di fronte a quello scempio fui incapace di muovermi. Rimasi inchiodata lì con harry tra le braccia che piangeva disperato. Il diavolo mi si avvicinò sempre di più. Sentivo il suo respiro di fuoco sul mio collo. Aumentò la puzza di zolfo. Improvvisamente si allontanò. Iniziò ad urlare. Fu avvolto da una luce bianca e scomparve. Presi il ciondolo di mia sorella per pregare e ringraziare il signore di avermi salvato, ma il ciondolo si era bruciato proprio come il diavolo.
 
Ora vivo con Harry, mio marito e mia figlia nel cuore di los angeles e ieri mi è successa una cosa molto strana, ero a fare shopping con Harry e su una panchina abbiamo visto Jonny Black. L’incubo sta per ripetersi…      
  
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