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Autore: Ayako_Chan    23/10/2006    3 recensioni
Una notte per pensare, diretto verso un luogo che rappresenta un passato. Un passato che incide nell'animo peggio di una lama, mettendo a nudo un carattere a lungo represso.
I pensieri di Matamune, sul treno diretto ad Aomori. Prima fics in assoluto!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matamune
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il treno sferragliava sulle montagne, diretto verso Aomori

Ciao a tutti! Fin’ora ho sempre solo letto le fanfiction, ma l’altro giorno mi è venuta l’ispirazione…del tipo “Perché non ne scrivo una anche io????” (Pietà! Nd tutti) (ma che gentili! Nd Aya) scherzi a parte, sul mio pc ho un sacco di fanfiction iniziate ma mai finite, perché manca l’ispirazione… U_U e allora ho pensato di iniziare con una cosa corta, non volevo strafare fin dall’inizio. Così, visto che la parte da filosofa mi viene abbastanza bene, mi sono cimentata con questa breve fics…che, a dir la verità, era già stata proposta altre volte. Forse è un argomento che molti di voi avranno letto in tutte le lingue! (ride) Si, insomma…sono i pensieri di Matamune sul treno diretto ad Aomori. Ho cercato di interpretare un po’ questo personaggio che mi piace molto, ma di cui non si sa quasi niente… Insomma, vi ho annoiato abbastanza! Leggete e buon divertimento! Mi raccomando commentate…ma siate clementi, sono nuova in questo campo! (Anzi, no, no! Voglio commenti sinceri! ^__* Nd Aya)

                                                                          

                                                                         ***

 

Il treno sferragliava sulle rotaie, diretto verso Aomori. Tutto era silenzio nella cabina, avevamo smesso di chiacchierare già da un po’, ma la voce di Yoh risuonava ancora nelle mie orecchie.

Non so bene cosa mi aveva spinto a chiedergli quella cosa sugli amici…ispirazione del momento, forse. Ma la sua espressione ultimamente mi era sembrata così triste che non ero riuscito a trattenermi. Aveva la SUA stessa espressione. La stessa, identica espressione che aveva LUI quando guardava il mondo contaminarsi, prima che il suo folle sogno prendesse il sopravvento. Mi affacciai al finestrino, fuori cominciava a cadere qualche fiocco di neve. Candido, morbido. Immacolato. Ormai è la millesima volta che vedo la neve. Eppure, sembra strano che non abbia mai visto, in 1000 anni, il Monte Osore, la montagna che collega questo mondo con l’aldilà. La montagna dove dimorano gli spiriti che non sanno dove andare. La verità è che non mi era mai piaciuto quel posto. Mai. Nemmeno per un istante dei miei 1000 anni mi era venuta voglia di andarci. Eppure ora ero lì, su un treno, diretto nel luogo che per tutto questo tempo avevo evitato. Sospirai. Un raggio di luna illuminava a tratti il mio libro. Ormai è la millesima volta che lo leggo. Ormai è la millesima volta che vedo un sacco di cose. Voltai la testa verso il letto di Yoh. Dormiva profondamente, voltato verso di me. La cuffia arancione giaceva di fianco a lui, come se fosse il suo bene più prezioso. È strano il mondo, a volte. Fissando il suo volto addormentato, mi era venuto in mente lui, la persona a me più cara…la persona che avevo dovuto tradire 500 anni prima. Il signor Hao. Come dimenticare il senso di adorazione e rispetto per lui? Mi aveva salvato. Mi aveva accolto presso di sé quando nessuno badava a un semplice gatto, quando tutti erano contro di me.

Era il Grande Onmyoji Hao Asakura.

E portava con sé un potere che era la sua maledizione.

Leggeva nei pensieri altrui.

E la maggior parte di questi erano pensieri d’odio. Così, almeno, diceva lui.

Ora viaggiavo con il suo fratello gemello, e tenevo tutto nascosto a quel ragazzo ancora così ingenuo. Chissà cosa avrebbe provato, tra un po’ di anni, quando avrebbe scoperto la verità sulla sua nascita e sul suo destino. Vada come vada. Probabilmente avrebbe reagito così. Mi erano sempre piaciute quelle parole. Quelle parole spontanee, che nessuno gli aveva insegnato. In quei giorni passati con lui avevo imparato ad apprezzarlo così com’era. Eppure, guardandolo, non riuscivo proprio a non pensare al signor Hao. La somiglianza era impressionante, il modo di parlare altrettanto calmo e misurato.

Quel ragazzo era la speranza degli Asakura. Era anche la mia. Me ne rendevo conto ogni giorno che passava. Ma la mia speranza non era quella collettiva. Tutt’altro. Loro volevano che Yoh distruggesse Hao, che cancellasse il male e la distruzione che portava con sé nei secoli. Ma loro non lo conoscevano bene come lo conoscevo io. Non l’avevano visto compiere opere di bene, 1000 anni prima. Una persona meravigliosa. Si, lo era veramente. Ma perché parlo al passato? Dentro, lo so, sono ancora convinto che sia così. Per questo sto andando al monte Osore, a incontrare quella ragazza. Quella ragazza che ha lo stesso potere di Hao.

Una lacrima dolce-amara scese sulla mia guancia. La mia speranza verso Yoh è diversa. Io non voglio la distruzione. Voglio la salvezza. Yoh deve riuscirci. Deve salvare la sua anima…quell’anima che io non sono riuscito a salvare.

Quell’anima che io ho distrutto 500 anni fa, e che ora è ritornata.

Ricordo l’espressione del signor Hao quando vide che l’avevo tradito. La ricordo, purtroppo…anche se non vorrei. Avrei voluto morire lì, sul posto. Senza dover dimostrare niente. Il destino è crudele. Proprio io dovetti dargli il colpo di grazia.

Tlack, Tlack, Tlack, Tlack. Il treno corre. La neve cade. È la millesima volta che vedo queste cose.

Non ho potuto salvare la sua anima. Salverò quella di quella ragazza, almeno. A qualsiasi costo. Anche se dovessi esaurire il mio furioku…di certo il signor Hao mi perdonerà. Ma merito il suo perdono?

Ormai le lacrime che scendono sono tante. Non mi curo di scacciarle via, perché quello è il dolore del mio cuore. Il dolore sfociato nella mia vita di pentimento. So già che questo sarà il mio ultimo viaggio. Me lo sento. Ma non ho paura. Sarei dovuto scomparire già molto tempo fa. Accarezzai la collana con gli artigli, appoggiandomi al vetro.

Cosa dovevo dimostrare? Probabilmente voglio dimostrare a me stesso che sono ancora in grado di fare qualcosa. Che sono ancora in grado di salvare qualcuno.

Un salto. Atterrai sul letto di Yoh, silenzioso. Sorrisi, scacciandomi una lacrima. La fiducia delle persone è una cosa volubile. Se si riuscisse a vivere senza nutrire sfiducia nel prossimo, la vita sarebbe davvero felice. Purtroppo, è impossibile. La mia stessa vita era immersa nell’oscurità perché avevo smesso di fidarmi di LUI.

Un giorno, avrei dovuto fare questo discorso sulla fiducia a Yoh.

Mi accoccolai nel letto, come un semplice gatto. Pronto per il mio ultimo viaggio. Per la mia ultima missione.

Un’altra lacrima scese, placida, come la neve fuori dal finestrino. Presi una penna, e iniziai a scrivere, appoggiandomi a quel libro che tante volte avevo letto. Le mie ultime parole. La mia ultima poesia. 

 

Ne ho ormai più di mille

Finalmente riuscirò a uscire dalla

Malinconia anche se mi sento così vuoto

Anche se mi sento così vacuo…

 

L’anima è debole…

Finalmente riuscirò a mettere via

La corazza triste e pesante

Anche se non ho una mia tomba

Anche se non ho una mia tomba…

 

Sono uno sciocco

Ma questa volta sono

Tanto felice di scomparire

Sarà un evento terribile

Ma non ha importanza

Vi prego solo

Di salutarmi con un sorriso.

 

Eppure ho avuto

la fortuna di vivere a lungo

mi sento triste

ma quando saluto un nuovo anno

mi sento felice

l’amore è incontro e separazione

come un taglio di stoffa trasparente

Au revoir, Monte Osore.

 

Sono stufo di scrivere queste

Poesie che non servono a nulla

Questa è l’ultima. Qual

È il paese che brilla nel cielo?

Quel paese dove dimorano le

Divinità che alleviano i dolori?

L’amore è incontro e separazione

Come un taglio di stoffa trasparente.

Au revoir, Monte Osore.

Au revoir, Monte Osore.

 

 

Allora...piaciuta ?? ^_____^  diciamo che ho cercato soprattutto di mettere in evidenza ciò che prova Matamune nei confronti di Hao.…e cosa si aspetta da Yoh…secondo me è quello. Ma sento volentieri anche altri pareri!^^ in fondo, questa è un’interpretazione, e ognuno ha le sue opinioni! Questa è la mia prima fics che pubblico, quindi… ditemi se fa proprio pena o se posso aspirare a scriverne una vera e propria! Hihihihihih…ciao ciao, a presto! ^__^

  
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