Titolo Raccolta: As your shadow crosses mine.
Titolo Storia: Now I can breath
Personaggi: Nick Duvall/Jeff Starling
Genere: Romantico, Introspettivo
Rating: Verde/Giallo
Avvertimenti: What...if,
Missing moment, AU
Rules:
Una drabble/flash/shot
per ogni giorno.
Day 1: The first time
Day 2: Roommate ! Niff
Day 3: AU ! Niff
Day 4: Why are you so sad?
Day 5: A very Niff Christmas
Day 6: Engagement ! Niff
Day 7: Future ! Niff
Nda: Si comincia
con questa iniziativa, nata nientemeno che da me e dall’ adorabile Thalia, che sicuramente subirà tutti i miei scleri prima di ogni pubblicazione.
Perciò, giorno uno: una first time. L’idea mi è
venuta praticamente mentre dormivo, speriamo in bene xD
Detto questo, buona lettura!
1. Now I can breath
Erano
giorni che Nick Duvall si sentiva strano. Non era come se fosse malato, anzi,
si sentiva più in forma che mai, ma c’era qualcosa.
Come un peso che si portava addosso e non riusciva a scansare, probabilmente
perché non capiva cosa fosse, ed era come se gli mancasse l’aria.
Fu
durante un noioso pomeriggio d’inverno, passato sdraiato sul suo letto ad
ignorare il resto del mondo, che capì.
La comprensione lo colpì al petto come una cannonata facendo correre il suo
cuore e costringendolo a tirarsi su a sedere con uno scatto.
Jeff
Starling se ne stava chino sui compiti di letteratura inglese, ma a quel
movimento sollevò lo sguardo e lo posò sull’altro, preoccupato da quel
repentino cambio di atmosfera. Capì subito che c’era qualcosa che non andava
nell’espressione di Nick, nella sua postura, nello sguardo fisso; si alzò
velocemente dalla robusta sedia di legno e gli si avvicinò, sedendosi accanto a
lui sul letto.
“Hey
Nick, tesoro” sussurrò. “Va tutto bene?”
Nick
non rispose subito, ma al suono della sua voce sollevò lo sguardo. Quando incrociò
quegli occhi castani e brillanti la cannonata lo colpi di nuovo, e si chiese
come mai il resto del mondo non impallidisse di fronte a tutto ciò. Pochi istanti
dopo si costrinse a concentrarsi su tutto il viso di Jeff: la pelle chiara, le
labbra piene fatte apposta per sorridere, i capelli biondi spettinati per
averci passato in mezzo le dita troppo spesso.
Si
chiese perché non avesse notato prima quanto fosse incredibilmente bello.
Jeff
lo scrutava ancora, preoccupato dalla sua immobilità e dal suo silenzio. Fu solo
quando, in un gesto istintivo, gli posò una mano sulla spalla che Nick parve
tornare in sé.
Sbatté
le palpebre un paio di volte prima di piegare le labbra in un leggero sorriso
mentre, inspiegabilmente, sentiva le lacrime spingere per scivolare sul suo
viso.
“Stai
bene?” gli chiese ancora Jeff, leggermente rincuorato.
Nick
annuì, posando una mano sulla sua. “Benissimo...” rispose.
Jeff
incrociò le loro dita insieme, beandosi della sensazione di calore e della perfezione
di quel semplice gesto, poi sorrise. “Sicuro?”
L’altro
annuì di nuovo, stringendogli la mano per ribadire il concetto. Non si sarebbe
mai abituato ad avere Jeff al suo fianco; era come essere costantemente
illuminati da un sole sorridente, divertente e premuroso, decisamente era più
di quanto meritasse.
“Stavo
solo pensando...” sussurrò poi, la consapevolezza che tornava a spingere per
uscirgli dalle labbra e gridare al mondo ciò che aveva appena capito.
“A
cosa?” Jeff gli si avvicinò un po’.
“A...”
Nick deglutì. “A te...” confessò.
Quelle
parole rimasero a galleggiare tra loro per qualche secondo, mentre Jeff sentiva
il proprio cuore cominciare a correre sotto la cassa toracica. Nick non era il
tipo da lasciarsi andare a dichiarazioni del genere, era troppo timido, persino
con il suo ragazzo. Ma a Jeff andava bene così, perché mai avrebbe desiderato
qualcosa di più di quegli occhi scuri e quel sorriso mozzafiato che Nick riservava
solo a lui.
Perciò
non rispose, si limitò a chinarsi leggermente verso di lui per posargli un
leggero bacio sulle labbra socchiuse, poi sorrise mentre osservava le sue
guance imporporarsi leggermente e i suoi occhi illuminarsi.
“E
cosa pensavi?” chiese poi.
Di
nuovo, Nick sentì quel qualcosa
dentro di lui spingere per uscire dalle sue labbra. Per un istante lottò per
impedire a quelle parole di scappare, ma si arrese di fronte alla verità.
“Ti amo.”
Jeff
si sentì mancare il fiato mentre quel semplice insieme di lettere gli entrava
nel petto, dritto fino al cuore. Non poté impedire al proprio corpo di tremare, alla sua gola di deglutire e ai
suoi occhi di inumidirsi di fronte a quel gesto.
Amava
Nick con tutto se stesso, ma non aveva mai avuto il coraggio di essere il primo
a dirlo, forse perché ogni volta che provavano a parlarne seriamente, Nick si
chiudeva in sé stesso, troppo timido anche per esprimere ad alta voce quello
che provava.
In
quell’istante lo vide arrossire ancora di più e distogliere lo sguardo. Gli
sembrava di poter sentire gli ingranaggi lavorare frenetici, mentre si faceva
invadere da un senso di colpa che niente doveva avere a che fare con loro.
Prima
ancora di rendersene conto, Jeff gli aveva posato una mano sulla guancia e
delicatamente lo aveva costretto a voltarsi di nuovo verso di lui, fino a che i
loro occhi non si erano incontrati di nuovo.
“Ti amo anche io.”
Nick
sentì il proprio cuore perdere un battito. Non riusciva a distogliere lo
sguardo da quello di Jeff, o forse non voleva, perché quegli occhi brillavano e sembravano volerlo
convincere che, accidenti, non era uno scherzo e non doveva sentirsi in colpa,
perché quel momento era perfetto.
E
prima che potesse dire anche solo una parola, le labbra di Jeff erano di nuovo
sulle sue in un bacio nuovo, inaspettato, che sapeva di felicità e sì, d’amore.
Nick continuava a stupirsi di quanto un gesto come quello riuscisse a
stregarlo, a fargli perdere ogni contatto con la realtà, perché ora c’era solo
Jeff davanti a lui, intorno a lui. Ed era incredibile.
Le
loro lingue si sfiorarono, timide per la prima volta da settimane, come se
quello fosse il loro primo bacio, come se avessero paura che un movimento
appena più brusco potesse distruggere quel momento magico.
Prima
di rendersene conto, Nick si ritrovò di nuovo sdraiato sul suo letto, mentre
Jeff si sistemava sopra di lui con le gambe intrecciate alle sue e le mani
indecise su quale fosse il luogo perfetto per fermarsi: Nick le sentì tra i
capelli, contro il petto aggrappate a quella camicia che non gli era mai
sembrata tanto di intralcio, sui fianchi, leggere come piume.
E
mentre quel bacio diventava più intenso, profondo e pieno, Nick avvertì un altro bisogno, ma questa volta non avrebbe
lottato contro quelle parole.
“Jeff?”
riuscì a mormorare quando si separarono per riprendere fiato.
“Sì?”
fu la risposta dell’altro, incapace ora di distogliere lo sguardo dagli occhi
scuri di Nick.
“Fai l’amore con me...”
Jeff
avrebbe giurato che il suo cuore si fosse fermato per l’intensità di ciò che
provò in quell’istante. Esisteva forse l’incapacità di sostenere troppo amore? Non perse tempo a
chiederselo. Si limitò ad annuire lentamente, tornando a baciare quelle labbra
e ad accarezzare con la mano quello splendido viso.
E
fecero l’amore, senza fretta, mentre il sole calava dietro alle tende
leggermente tirate. All’inizio ci fu solo il fruscio dei vestiti che cadevano a
terra, troppo superflui per poter restare sulle loro pelli accaldate. Completamente
nudi uno accanto all’altro non provarono vergogna, solo un nuovo desiderio che
piano piano nasceva dentro di loro, sigillando i loro
baci e colando come lava attraverso i loro corpi.
Si
sfiorarono, le dita tremanti, mentre lentamente si scoprivano in un modo tutto
nuovo. Ascoltando sospiri leggeri e nomi sussurrati, capirono cos’era a far
tendere il corpo di Nick e cosa faceva rabbrividire Jeff. Nick continuava a passare
le mani su quelle spalle forti che fremevano al suo tocco per poi spostare le
dita sui fianchi di Jeff in un invito ad avvicinarsi ancora.
Si
assaggiarono, con le labbra e con la lingua, sentendo il sapore salato della
loro pelle sul palato, trovandolo la cosa più eccitante del mondo. Jeff si
prese il suo tempo per assaporare il corpo dell’altro, soffermandosi sul collo
teso, sui capezzoli sensibili, sulla pelle intorno all’ombelico, mentre Nick
passava le mani tra i suoi capelli e lo faceva rabbrividire.
Si
toccarono, timidi, per la prima volta. Tra sorrisi e gemiti nascosti.
Si
amarono, per la prima volta. Con movimenti lenti, delicati all’inizio e sempre
più scomposti verso la fine, quando ormai a guidarli era rimasto il puro
istinto.
Jeff
avrebbe volentieri fermato il tempo per restare sempre così, il corpo di Nick
così vicino al suo da non riuscire a capire dove finiva uno e cominciava l’altro.
Così vicino da poter sentire il battito del suo cuore contro il suo petto e il
suo respiro caldo sul viso.
Nick
sentiva quello stesso cuore battere frenetico mentre Jeff si muoveva dentro di
lui facendolo fremere, gemere e rabbrividire tutto insieme. E la consapevolezza
di amare Jeff con tutto se stesso lo colpì di nuovo; si ritrovò a stringere
quell’abbraccio e a nascondere il viso nell’incavo del suo collo per l’intensità
di quello che provava.
Non
seppero quanto durò. Non avrebbero saputo dire se fosse stato un istante, un’ora
o un giorno. Semplicemente, ad un certo punto tutto divenne troppo: i movimenti si fecero più
frenetici, le carezze più profonde, i gemiti più forti, il mondo più lontano.
E
senza rendersene conto, si ritrovarono a sospirare ognuno il nome dell’altro,
mentre le loro labbra si incontravano in baci forti e bisognosi e le loro dita
si intrecciavano perfettamente ai lati dei loro corpi uniti.
Si
amarono, fino a quando i loro corpi non si tesero l’uno contro l’altro, e il
piacere li prendeva, insieme, e li lasciava così, innamorati e senza fiato.
Si
abbracciarono poi, troppo vicini eppure troppo lontani, il petto di Jeff
morbidamente appoggiato alla schiena di Nick, le dita di nuovo intrecciate
davanti a loro. Il profumo di loro
riempiva i loro sensi mentre il sonno li reclamava, benvenuto e odiato allo
stesso tempo.
“Ti
amo...” sussurrò Jeff contro il collo di Nick, arrendendosi finalmente al
calore e alla stanchezza.
“Ti
amo anche io...”
Writer’s Corner:
Il
primo giorno è andato, e posso dire una cosa? Sono innamorata di ciò che ho
scritto. Sarà che mi ci sono impegnata, e che ci ho ragionato tanto, ma la amo.
Spero che sarà piaciuta anche a voi...
A domani con la Roommate Niff!
PS: Se volete, aggiungetemi su FB à QUI,
e troverete il bando per partecipare alla Niff!Week!
SereILU