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Autore: marzia ds    27/03/2012    3 recensioni
Questa storia era nata come un racconto tranquillo e divertente ma in seguito,poiché ormai da tempo non scrivo racconti che abbiano almeno una vena di malinconia di sottofondo,si è trasformata in una riflessione più o meno profonda dal punto di vista di due genitori un pò particolari
-“Sai,Satana,penso che i nostri figli stiano crescendo proprio bene!Devo dire,però,che sono entrambi il ritratto della loro mamma!”
Il Re degli inferi non aveva mai avuto un istinto paterno poi così sviluppato,a dimostrazione di ciò abbiamo due dei suoi figli più anziani che risiedono su Assiah:uno piuttosto stravagante e con la mente sempre e comunque incentrata sul proprio divertimento personale,l'altro un maniaco della distruzione ossessionato dai dolci. Però,quella frase buttata lì,quasi senza pensarci,lo aveva fatto riflettere. Lui voleva il meglio per i figli della sua amata Yuri eppure,nel profondo,desiderava che almeno uno dei due assomigliasse a sé. Non pretendeva un figlio che per gli umani sarebbe potuto sembrare in condizioni psicologiche piuttosto instabili ma voleva almeno che un pezzettino della sua anima perduta da secoli risiedesse in uno dei gemelli Okumura.-
{Rin x Yukio}
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rin Okumura, Satana, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                              Tale Padre Tale Figlio

 

“Sai, Satana, penso che i nostri figli stiano crescendo proprio bene!Devo dire, però, che sono entrambi il ritratto della loro mamma!”

 

Il Re degli inferi non aveva mai avuto un istinto paterno poi così sviluppato, a dimostrazione di ciò abbiamo due dei suoi figli più anziani che risiedono su Assiah: uno piuttosto stravagante e con la mente sempre e comunque incentrata sul proprio divertimento personale, l'altro un maniaco della distruzione ossessionato dai dolci. Però, quella frase buttata lì, quasi senza pensarci, lo aveva fatto riflettere. Lui voleva il meglio per i figli della sua amata Yuri eppure, nel profondo, desiderava che almeno uno dei due assomigliasse a sé. Non pretendeva un figlio che per gli umani sarebbe potuto sembrare in condizioni psicologiche piuttosto instabili ma voleva almeno che un pezzettino della sua anima perduta da secoli risiedesse in uno dei gemelli Okumura.

Da quel giorno il demone dalle fiamme perpetue si mise nell'alto della sua postazione ad osservare le creature per cui la sua amata aveva dato la vita. Il primo a cui la sua attenzione si dedicò fu il più grande, Rin. A primo impatto avrebbe potuto giurare di vedere la figura di una certa esorcista dai lunghi capelli corvini sovrapporsi a quella del ragazzo ma in seguito, notando i canini piuttosto pronunciati e le orecchie a punta, era riuscito a distinguere in modo netto la sagoma della madre da quella del figlio. Il maggiore era un ragazzo ben voluto da tutta la sua classe, sempre gentile e generoso, certo un po' scontroso, ma pur sempre un mezzo demone dall'anima di un bianco immacolato se pur inquinata dal peccato della sua stessa esistenza. Riusciva benissimo a vedere le sofferenze rinchiuse all'interno del suo cuore, ciononostante queste sembravano non intaccare minimamente la purezza del corvino. I suoi occhi azzurri ardevano delle stesse spire infuocate racchiuse a Gehenna seppur di una decisione e di una fermezza riservata solo agli esseri umani. Spavaldo ed impavido, incurante del pericolo, si gettava sempre e comunque in ogni situazione senza valutarne mai le conseguenze, un soldato costantemente pronto alla battaglia, per quanto essa possa essere sanguinaria. Così altruista da mettere la propria vita davanti a quella degli altri. Il verdetto finale era stato uno sconsolato “Tutto sua madre!” seguito da una risatina cristallina proveniente dalla donna presa in causa.

“Dovresti essere contento, un ragazzo dal cuore d'oro come lui è più unico che raro perfino su Assiah?!” lo aveva ammonito lei con tono autoritario, intriso di quella fierezza dettata dal suo orgoglio di madre

“Si, come no!Un mezzo demone più puro di un angelo, il desiderio che tutti i demoni covano nel proprio animo!” aveva borbottato lui concedendosi un lungo e avvilito sospiro

“Dai, c'è ancora Yu-chan!Chissà che non ti riserbi sorprese inaspettate!” continuava ad incitarlo la ragazza sperando in cuor suo in un risultato positivo. Non avrebbe mai immaginato che Satana potesse tenere in un modo quasi morboso ad una cosa del genere, quel demone lo stupiva ogni giorno di più. L'imperatore di Gehenna in qualche modo rincuorato dalle parole della sua Yuri, aveva deciso di continuare ad osservare i due fratelli. Questa volta dedicò tutto se stesso allo studio del minore, Yukio. All'apparenza un ragazzo discreto e taciturno, timido e disponibile seppur dilaniato in ogni parte della sua essenza. Così abile a nascondere il vero se stesso da aver inizialmente ingannato anche il maestro dei travestimenti. La maschera che ogni giorno indossava era quella di un adolescente cresciuto forse un po' troppo in fretta, diligente e responsabile, un grande studioso dall'intelligenza quasi disumana. Oltre che professore di Farmacologia Antidemone (cosa che lui, personalmente, non avrebbe mai capito...Insegnava ai suoi alunni a difendersi da quelli come lui e suo fratello?) il castano era anche Meister in Dragoon e Doctor, escluso nell'elenco il breve periodo in cui era stato paladino. Questa non era altro che la facciata che il mezzo demone minore si era ostinato a sorreggere intorno a sé. Il Re degli Inferi iniziò a sogghignare sentendo crescere in lui un certo senso di soddisfazione. Era pienamente convinto che andando più avanti avrebbe scoperto cose interessanti su quel ragazzo che la corvina si era ostinata a definire gentile ed innocente. Pian piano, sempre più interessato e spinto da una malsana curiosità, il domatore delle azzurre lingue infuocate aveva iniziato a scavare nella vera anima del ragazzo. Il suo animo passante su ogni punto della scala cromatica racchiusa fra il nero ed il bianco era un mosaico di emozioni contrastanti. Il suo cuore era suddiviso dalla sua volontà di essere ancora umano e dall'essere in qualche modo dominato dalla sua natura demoniaca. Protettivo ed egoista, un condottiero nascosto dietro le quinte, un marionettista che muove con estrema e calcolata calma ogni sua pedina. Cinico e calcolatore, questo era suo figlio. Un ghigno gli si dipinse in volto subito seguito da un sorriso soddisfatto e compiaciuto.

“Il ritratto di suo padre!” aveva annunciato convinto che la bruna lo stesse ascoltando “Tale e quale!”

“Se è così allora ti consiglio di analizzare i tuoi figli nel complesso perché solo così ti accorgerai di un essenziale uguaglianza che ti sei lasciato sfuggire” concluse enigmatica dileguandosi nuovamente nell'ombra. Satana, dubbioso, ormai scesa l'oscurità anche sulla Terra, aveva posato lo sguardo sui due mezzi demoni racchiusi nella loro stanza del dormitorio abbandonato.

Gemiti e respiri strozzati, parole non dette e silenzi pieni di significato riecheggiavano nella loro camera. I dispiaceri, la solitudine e la disperazione conscia e non di ambedue le parti si liberava fra i loro corpi mentre il più grande si faceva trasportare dal ritmo incalzante del minore. Sguardi intensi ed occhi languidi che si scontravano senza darsi tregua, costantemente alla ricerca di un appiglio sicuro e concreto su cui sorreggersi. Gli occhiali distrutti abbandonati fra i vestiti buttati in un angolo mentre la spada ammazza demoni, Kurikara e le munizioni seguite dalle sue due proprietarie erano state volutamente dimenticate in qualunque posto abbastanza lontano da loro. Il corvino attirava con urgenza il capo del fratello verso di sé, cercando con foga le labbra altrettanto desiderose del castano. Quando tutto si concluse e Yukio si accasciò stremato sul corpo caldo ed ancora scosso da fremiti del suo adorato fratellone, finalmente entrambi seppero che le cicatrici collezionate per troppo tempo e le ferite ancora sanguinanti avevano smesso, seppur per un singolo istante, di essere così dolorose e gravose poiché, ognuna di quelle, rappresentava una responsabilità ed una nuova malinconia aggiunte al repertorio delle troppe perdite che ormai costellavano la loro esistenza. Così, nel momento in cui Rin strinse con tutta la forza che il corpo gli concedeva il suo otouto e le lacrime di Yukio bagnarono il petto chiaro e confortante del gemello, tutto per un momento sembrò realmente in pace. Quando per l'ultima volta di quella giornata le labbra si sfiorarono e le parole rimbombarono come un sparo nei loro timpani, in modo violento ed incisivo, loro non poterono far altro che sorridersi e abbandonarsi ad un mondo migliore.

 

“Sai, Yuri, loro ci somigliano tantissimo, sono come noi, contro il mondo pur di stare insieme. Rin è come te mentre Yukio è il mio ritratto dall'altra parte dello specchio”

 

“Satana, se avessi potuto scegliere, avrei preferito che non somigliassero né a me né a te”

 

Finirono così quella discussione durata per un tempo indefinito per ognuno, quella che era nata come una frase buttata lì, per caso, era diventata la riflessione sul fatto che in fondo, i loro due figli, erano da tempo troppo infelici. Eppure quelle parole piene di sentimento dette come una nenia ogni notte fra quelle mura, erano la sicurezza, per quei due inusuali genitori, che non tutto il male viene per nuocere. Perché loro erano convinti che un giorno, le loro due indifese creature, sarebbero state abbastanza forti da non farsi abbattere dalla cattiveria e la malvagità di cui erano circondati.

 

Nii-san...Ti Amo, sai?”

Come potrei non saperlo, Yukio...?”

Sai come sono”

Come tu sai come sono fatto io”

Ti Amo Nii-san”

Ti Amo Yukio”

Angoletto Autrice 
Buondì!Eccomi qui alle 0.45 di notte a pubblicare la mia nuova fic su i gemelli Okumura. Devo essere sincera,questa fic mi ha soddisfatto alquanto,sia perchè ho potuto utilizzare la maggior parte dei componenti della Family sia poichè sono riuscita finalmente a descrivere Yukio. Probabilmente scriverò un continuo di questa fic,probabilmente scritta interamente dal punto di vista di Rin,quindi preparatevi psicologicamente! 
Ringrazio MysticAsters perchè ogni sclero che la mia mente sforna lei lo recensisce o lo legge senza paura!Poi ringrazio Rebychan per aver recensito il mio primo esperimento in questo fandom!Se vorreste recensire per farmi sapere le vostre opinioni,farmi notare eventuali errori o solamente per dire "Che schifo 'sta Fanfiction!" mi fareste felice!
Bye Bye By Me ;P

  
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