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Autore: OurThirteen    27/03/2012    2 recensioni
" Poi la nascondi di nuovo al suo posto, sperando che Sam, l’ometto ormai cresciuto forse un po’ troppo, non la trovi mai e si limiti a godersi i suoi sonni profondi, quelli che da quel giorno tu non sei più riuscito a fare."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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La storia mai raccontata

 

Ogni notte Dean si sveglia e controlla che Sam sia ancora addormentato.
Allunga le braccia verso il comodino, apre uno dei  cassetti e ne tira fuori il portafogli.
Ci fruga dentro  estraendone una foto.
A volte ne liscia la superficie con il palmo delle dita, altre volte le sorride e altre ancora, semplicemente, si limita a fissarla per un po’, lasciandosi annegare malavoglia nei ricordi.
 
 

I ricordi, sono solo degli infami…

 
 
Quella sera c’era profumo di torta in casa, quella che ti piace tanto, con le ciliegie in mezzo, papà stava guardando la partita in tv, sul divano del salotto, lo avresti raggiunto dopo, ora eri curioso di vedere cosa stessero combinando Leah e la mamma.
Corresti in cucina, non facesti in tempo ad arrivare che ti trovasti davanti il bel sorriso di Leah, che in viso era leggermente sporca di farina, ridesti a quella scena e lei se la prese, mettendo il finto broncio per un po’, la mamma vi osservava, vi trovava così adorabili insieme.
Nessuno sapeva che avevi una cotta segreta per Leah, tutto ti piaceva di lei, i suoi capelli color grano, i suoi occhi verdi, persino le lentiggini che aveva sul viso, così simile al tuo, forse era una cosa normale, era sua sorella, l’amavi come amavi Sam e la mamma ma c’era qualcosa di diverso in lei, che ogni volta che la vedevi ti faceva venir voglia di abbracciarla e amarla ancora di più.
 
 
 

 
 
Sentisti delle grida, ti svegliasti.
Papà che irruppe nella tua stanza con Sammy in braccio, puzza di bruciato, fumo e fiamme vi avvolgono tutt’intorno, chiedesti della mamma, chiedesti di Leah ma papà non ti rispose, ti trascinò fuori per un braccio, ti stringette così forte da lasciarti il segno.
Continuasti  ad urlargli contro, a dargli del codardo, ad insultarlo, ad incolparlo di mamma e Leah,avresti  voluto entrare a salvarle, ti sentivi così inutile, avresti voluto morire ora.
Lui ti rispose di stare zitto e non far domande, ti scaricò da Bobby assieme a Sammy.
Quel giorno rompesti tutte le cornici a casa di Bobby con le foto di voi cinque, lui cercò di consolarti col suo fare brusco ma niente sarebbe mai stato più come prima.
Rubasti una delle foto,tagliandoci via papà e Bobby e la nascosi nella tasca del pigiama.
Piangesti tutta la notte in segreto,avresti voluto strapparti via il cuore dal petto, perche ogni volta che ricordavi qualcosa di loro, era come se ci sentissi una morsa sopra, schiacciarlo sempre di più, avresti voluto solo morire ma sapevi che non potevi, non potevi lasciare Sam solo con papà.
Continuavi a ripeterti che era anche colpa tua, se ti fossi svegliato prima magari, se non avessi preso sonno così in fretta forse avresti potuto salvarle…
Il giorno dopo discutessi con Bobby e papà, decideste di dimenticare Leah, di non dire niente a Sam, sarebbe stato meglio per lui, dicevano.
Invidiavi Sam, era troppo piccolo per capire, era troppo piccolo per soffrire come stavi soffrendo tu ora,lui non avrebbe saputo mai niente, non avrebbe mai sofferto, non lo avresti mai permesso perche infondo, quel piccolo ometto meritava la felicità che tu non avevi mai avuto.
 
 
 
Dean scosse la testa, come per svegliarsi da quella trans in cui era entrato, inconsciamente.
I suoi occhi si erano accesi, sentiva un accenno di lacrime pizzicare furiosamente per uscire.
Si strizzò gli occhi con una mano, mentre con l’altra stringeva la foto ,ormai leggermente ingiallita e stropicciata, forse le troppe lacrime che avevi versato sopra avevano contribuito a rovinarla.
 Poi la nascondi di nuovo al suo posto, sperando che Sam, l’ometto ormai cresciuto forse un po’ troppo, non la trovi mai e si limiti a godersi i suoi sonni profondi, quelli che da quel giorno tu non sei più riuscito a fare.





Angolo autrice:
lo so, lo so poteva esser scritta meglio, solo non avevo voglia di  rileggerla c.c grazie per aver letto

  
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