“Ahhhhhhhhh!”

Era piccolo ma aveva una voce da spaccare i timpani. Era solo, davanti a un enorme specchio troppo grande per un bambino come lui. Il sangue gli colava lentamente sul suo dolce viso innocente, che poi alla fine non era così innocente come pareva. Le sue dita, imbrattate del suo sangue, con colpi secchi e azioni veloci aprivano le palpebre dei suoi occhi neri come la pece, incollate tra loro da una melmosa giallastra colla.

“E questa sarà una delle più leggere torture che avrai figlio mio. Quindi non disobbedirmi mai più e se ti ho detto in tre giorni voglio che siano tre giorni o ci rimetteranno anche i tuoi due amichetti” gli aveva detto prima di farlo accompagnare nella sua stanza.

“Se prova a torcere un capello a Radish e a Napa giuro che non vedrà mai più la luce del sole” sussurrò il piccolo sciacquando tutto quel rosso dagli occhi. Solo per quattro maledette ore di ritardo il “Paparino” gli aveva fatto incollare le palpebre, ma lui era zitto e silenziosamente subì la punizione inferta. Non era la prima volta che quella lucertola lo torturava. Si guardò allo specchio e con un tono molto aspro e tagliente, mentre piccole lacrime di sangue scivolavano sul suo viso, pronunciò:

“Non ha ancora capito che la tortura più dolorosa è quella di chiamarmi figlio suo”




Salve a tutti!
Sembra una fic seria ma se sapete come mi è venuta in mente minimo minimo cadete dalla sedia xDD
Per chi è curioso: mi è venuta in mente mente vedevo una bambina delle elementari incollare gli occhi a un pupazzetto e BANG
Storia sfornata :D
Ringrazie chi legge e chi commenta e per chi legge "Un orfano speciale"  adesso ho perso l'ispirazione ma quando mi torna minimo due capitoli li metto ;)
P.S: per chi non l'ha letta mi farebbe piacere che ci vada a dare un'occhiata :P
Dopo le mie solite scemenze vi saluto
Ciaoooooooooooo