Anime & Manga > Slam Dunk
Ricorda la storia  |      
Autore: Chibi_saru    24/10/2006    2 recensioni
"Vorrei solo sapere quale altra scusa inventerai oggi… Quale altro grande metodo da Tensai troverai per evitare i miei occhi…" [KaedeXHanamichi]
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Before you…

Leave without your lips

 

Vorrei solo sapere quale altra scusa inventerai oggi…

Quale altro grande metodo da Tensai troverai per evitare i miei occhi…

Sono stato un idiota a credere che potessimo funzionare… sono stato un idiota a credere davvero che a te importasse qualcosa di me.

Vorrei solo sapere cosa è successo… vorrei solo capire cosa ti è successo… stupido do’aho… perché hai preso ad evitarmi, tu, quello che non riusciva a stare staccato da me neanche tre minuti.

Tu che ridendo dicevi che mi amavi… sempre, comunque, anche a rischio di sembrare ridicolo… anche se molte volte io rispondevo con quel mio tradizionale grugnito.

Vorrei semplicemente capire cosa è successo…

Vorrei venire da te, darti un pugno e urlarti, ordinarti di dirmi cosa succede, di non essere così vigliacco.

Ma come posso darti questa soddisfazione?

Come posso darla a colui che si è preso gioco di me… perché… che altre spiegazioni potrebbero esserci?

Quando mi girò a guardarti ti volti dall’altro lato… e se per caso riesco a guardare finalmente in quelle tue pozze color cioccolata mi sembrano fuggitive…

Lo sai Hanamici… me ne sono reso conto solo ora…

Se era iniziato tutto come un semplice gioco… per quell’attrazione fisica che, innegabilmente, c’era tra noi… ora so che non è più solo quella.

Non è più solo il tuo corpo snello e muscoloso ad attrarmi… e non lo è mai stato.

Ti amo.

E lo so da tempo… ma ero troppo perso nei tuoi occhi per accorgermene… troppo orgoglioso per ammetterlo… ammettere di essermi fatto fregare da una scimmia casinista.

Ammettere di essermi perso nei tuoi occhi… di esservi annegato… mi tieni legato a te solo attraverso quel tuo sguardo.

Ma, adesso che ho finalmente capito, adesso che, nonostante tutto, il mio orgoglio è stato costretto a cedere… ora tu mi volti le spalle… non mi guardi, non mi abbracci, non mi baci… non mi ami.

Ed è una verità amara… perché io avrei solo bisogno di te… del tuo calore e delle tue mani forti.

Guardo la palla cadere leggermente a terra, rimbalzando verso di me… e sento quel fischio metallico, l’allenamento è finito… la palestra si andrà svuotando… dimenticherà presto quelle voci squillanti, quella sua voce da casinista… dimenticherà i visi di chi ha sudato sopra di esso…

E io mi trovo a sperare di fare altrettanto… di dimenticare i suoi occhi colmi d’amore, quella voce sensuale e roca di quando facevamo l’amore…

Ma come faccio se ti sento ogni secondo accanto… se sento quella tensione tra noi… e non capisco.

Odio non capire.

Ma è sempre così con te, imprevedibile e dolce casinista.

Da sempre… solo i tuoi occhi mi hanno fatto capire cosa provavi… ma ora?

Ora che nascondi quegli occhi da me… da dove posso capire quello che pensi?

Ma so che andrò avanti… se davvero eravamo destinati a finire così, siamo destinati anche ad andare avanti da soli…

Per quanto ti ami non posso lasciarmi andare per te…

Non morirei mai per te… però vorrei tanto condividere ogni secondo che abbiamo.

Ma forse è solo utopia… forse è solo quello che vorrei io.

Mi chiedo ora che ti vedo andare via cosa sia successo… cosa ti abbia portato via da me… e non lo capisco.

Stringo la palla tra le mani… forte… come se la volessi distruggere.

E se solo ne avessi la forza lo farei.

Di nuovo sopraggiunge questa idea… rincorrerti e chiederti cosa sia successo, esigendo delle spiegazioni che sono sicuro non arriveranno… ma perché allora… perché mi sto dirigendo negli spogliatoi…

Devo allenarmi ancora… ho lasciato la palla sul campo che mi guardava andare via come un amante abbandonato… ma il mio amante non era lei, non era lei che mi abbracciava di notte accarezzandomi i capelli.

E non sarà di certo lei ad amarmi… a ferirmi… a farmi sentire uno schifo… non sarà di certo lei che vorrò accanto a me ogni istante della mia vita.

Entro attraverso la porta e la sento… quella sua voce così solare… mentre insegue Miyagi che,  probabilmente ha fatto uno scherzo al grande tensai.

Si inseguono come due bambini dell’asilo, con quel loro fare scherzoso.

E’ per questo che ti stai allontanando da me?

Per questa mia incapacità di essere come voi?

Eppure avevi detto di amarmi per quello che ero, per quei miei silenzi… per quel mio “adorabile bronzetto da volpe”.

E ora che alzi gli occhi… finalmente ci incontriamo… e io mi chiedo cosa sia… cosa sia quel dolore che vi trovo riflesso, quel senso di tradimento che si legge da quelle cioccolate fuse.

Cosa ti succede do’aho?

E lui la deve leggere questa curiosità che assomiglia tanto ad un ordine perché scappa letteralmente da me… voltandosi dall’altro lato e lasciando persino Miyagi un po’ scosso.

Nessuno si è accorto dello sguardo che ci siamo scambiati… e ne sono felice.

Devo capire prima di tutto io cosa pensa quel maledetto do’aho.

E poi non voglio che altri leggano quel dolore che, inevitabilmente, gli ho creato io… anche se non so nemmeno come.

Lo vedo uscire dallo spogliatoio salutando in maniera frettolosa tutti.

E’ così carino con quel giubbotto enorme marrone e con la bocca fasciata in quella sciarpa bianca… starebbe ancora meglio senza niente… ma non è il momento di fare pensieri simili.

Non se ne andrà così facilmente il do’aho.

Mi vesto in fretta anche io… non importa, la doccia può aspettare.

Esco senza salutare, cosa oltremodo naturale, ed appena i miei occhi incontrano il  bianco della neve lo cerco… cerco quel suo fuoco che mi ha sempre riscaldato, quella pelle dorata che ho mangiato così tante volte.

Ma non lo vedo da nessuna parte.

Aumentò il passo andando verso l’uscita della scuola… lo raggiungerò e gli darò un pugno così forte da fargli dimenticare come si chiama.

Ma appena arrivo di fronte il portone mi blocco.

E’ lui quello appoggiato alla colonna verde?

Quella visione circondata dalla neve pallida?

Fuoco e ghiaccio… amanti incompresi… come noi due.

Perché vuoi rovinare tutto?

Per cosa stai mandando tutto all’aria?

Mi avvicino piano, quasi per paura di vederti scappare come un gatto randagio, indomabile e fiero… una bestia che non si fa mettere mai i piedi in testa.

E mi sento così fiero di aver posseduto quella forza, anche se solo per un mese…

Il mese più vivo della mia esistenza.

- Hana…-

Cos’altro potrei dire?… cos’altro potrei riuscire a dire ora che incontro quei suoi occhi tristi?

Cosa mi nascondi Hana… cosa mi nascondi mio piccolo micio?

- Ehi Kit…-

E non dici altro… mi sento come agli inizi… quando la vergogna copriva ogni nostro pensiero, come quando eravamo così imbranati… e ricordo quel tuo sorriso di quella sera, luminoso e imbranato… quel tuo regalo che non ho mai perso… è ancora lì, riposto in quel cassetto.

Ma tu non lo saprai mai… o forse… lo saprai un giorno… quando tutto questo sarà passato.

Quando tornerai a sorridermi.

- Cosa succede do’aho?...-

Lui china quella sua magnifica testa rossa…e mi sento come morire… perché quel gesto di arrendevolezza, ti sei già arreso a noi?

Ti sei già a quell’idea? A quel “noi” appena formato?

Non vuoi più combattere per questo nostro difficile amore?

- … Kaede…-

Il mio nome pronunciato da te… levigato su quelle tue labbra eccitanti e sensuali…

Cosa succede Hana… cosa ti succede?

Rimango in silenzio… aspettando una tua parola, una tua frase… un tuo bacio.

Ma non arriva nulla di questo…

Tu ti stacchi da quel freddo pezzo di metallo e mi guardi.

- Ci andiamo a prendere qualcosa?...-

E mi chiedo perché sembra quasi che tu non voglia stare con me… come se io ti dessi fastidio… è realmente così?

Ma non posso fare a meno di annuire e seguirlo… camminiamo per le vie innevate di Kanagawa come se non ci conoscessimo… come se fossimo ancora solo la Baka Kitsune e il Do’aho.

Il silenzio è quasi insopportabile persino per me… perché non parli Hana?

Dimmi qualcosa… sorridimi… dimmi che va tutto bene…

Inventati una qualche scusa degna del tensai e torna da me…

Lui si blocca e io con lui…

Siamo di fronte al nostro locale… il locale dove siamo andati la prima sera in cui siamo usciti assieme.

Non mi va tanto che tutto debba finire dove è cominciato.

Mette un po’ di tristezza.

Ci accomodiamo e perfino il tavolo è lo stesso… sembra quasi tutto fatto apposta…

Mi guardo in giro… e mi sento come se tutte quelle persone stessero assistendo a qualcosa che non appartiene loro… come se ci stessero spiando…

Come se tentassero di portarmi via questo Hanamici, l’Hanamici che mostra solo a me.

-…ire…-

Mi volto di scatto verso quella capigliatura rossa… e vedo Hana che mi guarda fisso… che… cosa ha detto?

-Hn?-

Lui si altera un po’…

- Baka Kitsune non mi ascoltavi nemmeno?...-

E con questa frase sembra quasi che tutto sia stato spezzato via ma so… so che non è così.

- Devo partire Baka Kitsune… partire, lasciare Kanagawa… devo andare lontano…-

E sorride triste, malinconico e forse con un pizzico di ironia… e non capisco… se ne deve andare… perché?

- Perché?...-

Lui si volta verso di me… il sorriso è sparito dalle sue labbra…

- Mia madre… il lavoro… l’hanno trasferita… non… non posso lasciarla sola…-

E ancora quell’ombra di colpevolezza attraversa i tuoi occhi… un ragazzone di 1.90 che vuole stare con la mamma… che si sente in colpa per la morte del padre.

Un bambino di 1.90.

Il mio bambino di 1.90.

- E sai dove andremo Kae? Ma attento non fumare troppo di invidia…-

Vorrebbe essere scherzoso… vorrebbe usare un tono leggero… ma non ci riesce.

 - Andrò in america Kitsune… il tensai ci arriverà prima della volpe nell’NBA…-

E la gelosia che credevo avrei provato non c’è… non m’importa dell’NBA… tu non ci sarai… per questi due anni in cui io sarò bloccato qui, a Kanagawa… tu non ci sarai.

Un duro coltello che mi si pianta nel cuore…

- Do’aho…-

E non c’è nient’altro da dire.

 

{…}*

 

Torniamo a casa… mano nella mano…

Mi hai detto le tue ragioni… mi hai spiegato che… vuoi allontanarti da me… perché mi ami troppo… perché sapere che tra sole due settimane dovremo lasciarci ti strazia il cuore.

E io ti capisco… ma non accetto questa tua scelta che comprende entrambi.

Non ti ho ancora detto nulla… ma io non rinuncerò a te do’aho.

Non rinuncerò ai tuoi occhi…

Ho davvero pensato che se lui fosse morto io non lo avrei seguito?

Che stupido che sono…

Io lo seguirei anche in capo al mondo… figuriamoci all’aldilà.

Siamo davanti il cancello di casa mia… tenti di sciogliere a malincuore le nostre mani… ma io non te lo permetto.

- Abbiamo due settimane Hana non sprechiamole…-

Tu mi guardi spaesato… impaurito… piccolo tenero cucciolo abbandonato che ha paura di soffrire.

- Kae… i…io ti ho già spiegato… n… non ce la faccio a sapere che tra due settimane ci lasceremo e…-

Lacrime, lacrime rigano la tua guancia… e io vorrei raccoglierle tutte e conservarle solo per me…

- e che… e che tu probabilmente starai con qualcun altro…. Amerai qualcun altro… io…-

Non finisci la frase che ti arriva un mio pugno dritto in viso.

Ti guardo seduto a terra… gli occhi coperti dal tuo ciuffo rosso e la testa ancora china verso sinistra…

- Io non potrei mai stare con nessun altro do’aho…-

Devo metterlo in chiaro… non m’importa di Sendo che mi gira intorno e nemmeno del calimero-Minami… io ho te… che m’importa degli altri.

- E non ho la minima intenzione di lasciarti…-

Esistono i rapporti a distanza… sono difficili, dolorosi… ma come sarebbe una vita senza il mio inferno personale?

- D…davvero…?-

Insicuro, ancora, come sempre… piccolo spavaldo dal cuore fragile…

Mi chino su di te e ti abbraccio… un abbraccio possessivo… per fartelo capire… tu sei solo mio… e viceversa.

- Si…-

Non dico altro mentre rivedo il tuo sorriso… non dico altro mentre lentamente ti porto in casa…

- E va bene… non sprechiamo queste due settimane baka Kitsune.-

Mi abbraccia da dietro e mi bacia il collo… con quel suo fare megalomane… è tornato in se… Hanamici.

Con quella sua allegria e quella sua voglia di vivere… il mio Hanamici.

- Chi era prima che frignava do’aho?...-

Ed eccolo che si altera, come sempre… continuando quel nostro gioco che mai avrà fine.

- Non prendere in giro il mitico tensai stupida volpe… tanto io ora in america diverrò bravissimo e quando verrai anche tu faremo un bellissimo one-on-one… e io ti straccerò sappilo volpe.-

Si… quando io verrò da te… perché l’america è sempre stato il mio sogno… il sogno di bambino che, probabilmente, era ancora molto vago nella mia testa… ma ora… ora che so che lì, ad attendermi ci sarai tu… tutto sembra finalmente chiaro.

- Non riuscirai mai a battermi do’aho.-

- Bah… se non faccio allenamento… a proposito Kae… ti andrebbe di allenarci a modo nostro??-

- Se proprio dobbiamo allenarci…-

- Ma cosa dici? L’allenamento è fondamentale Kitsune…-

Credi che non lo sappia do’aho?… ecco perché ti ho già trascinato sul divano.

 

END

 

Note(*)= Sta a significare una pausa, il passaggio da una parte all’altra della fic dopo un periodo indefinito di tempo.

 

Note: Scusate la storia orribile… scusate tutto… Kaede e Hana sono OOC alla grande… ma… sentivo una canzone strana, lenta, ritmata… e mi è venuta voglia di scrivere.

Hana che se ne va in america? Hana che piange? Kae che pensa all’america come una cosa vaga? Si… certo… OOC alla grande… mi dispiace… è stato uno sfogo… uno sfogo che serviva.

 

Note sclerotiche dell’autrice *ç*

 

C: Se vi state chiedendo che cavolo è questa fic… non ne ho idea è__é

R: Tu si che sai quello che fai -__-

C: *ç* Rukawuccio mio… per quanto io ti ami… STAI ZITTO è__é

H: è_é EHI HENTAI giù quelle zampe da gatto dal mio amore >__<

C: moi? Hentai? ^____^ (<-- sorriso alla sendo)

S: Qualcuno mi ha chiamato? ^__^

C: NOOOOO chi ha invocato la carta dell’hentai??

R: Baka saru

H: E io che c’entro ora?? >.<

R: Parlavo con L’ALTRA scimmia

C: EHI ò__ò

H: NON SONO UNA SCIMMIA >_<

R: E allora perché hai risposto prima? Do’aho.

C: ç_ò non mi calcolano…

S: ^__^ ci penso io a te

C: °__° HENTAI >__<

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: Chibi_saru