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Autore: asly    28/03/2012    1 recensioni
Introduzione:
-FFF … che noia!- mormorai orami esausta da quell’interminabile lezione. Distrutta cambiai nuovamente posizione del braccio, e finalmente le mie preghiere vennero accettate e la campanella suonò. Mi affrettai a raggiungere la mandria di studenti che tentava di uscire il più velocemente possibile dalla classe. Quando arrivai in corridoio una nuova ondata di studenti mi travolse: era proprio brutto essere una matricola!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E un alto giorno di tortura era finito. Forse l’unica cosa che mi consolava dalla valanga di compiti che ci era stata gentilmente donata dai nostri simpatici professori ,era che era venerdì e che finalmente fra meno di poche settimane la scuola sarebbe finita. Da lì in poi avrei passato le giornate a godermi il sole senza nessuno stress.
Salii in macchina e buttai lo zaino alle mie spalle, chiusi la portiera con forza.
-Com’è andata a scuola oggi?-
-E da quando ti preoccupi di come è andata?- risposi secca.
-Ma da sempre sorellina bella- rispose falsa come non mai. Eh si, quella è mia sorella, Trina. Ragazza super popolare, bellissima e amatissima da tutti…ovviamente non da me. Nessuno infatti sa come si trasforma a casa. Io la vedo solo come….la persona più falsa del pianeta.
-Ah dimenticavo mamma e papà saranno fuori città questo fine settimana..-
-Cosa??!!!?- esclamai con la piena sicurezza di che cosa mi attendeva. Quanto i miei non c’erano casa nostra diventava un circo. Feste a tutto andare. Ovvio che non mi dispiacesse, la  questione era che le colpe ricadevano sempre su di me. Come quella volta dopo che i miei tornarono e trovarono una coppia di ragazzi sdraiati sul pavimento del bagno abbracciati al water. Vi chiederete che centro io no? Beh quei due erano due imbucati e ,disgraziatamente, erano anche dei miei conoscenti. E fu così che i miei vennero a  sapere della festa, Trina dette la colpa a me e rimasi segregata in casa per almeno un mese. Già un mese di prigione… Che schifo!
La macchina si fermò sul vialetto di casa, feci per aprire lo sportello ma Trina mi bloccò con il braccio:- Pulce, azzardati a dire a mamma cosa ho intenzione di fare e dico a tutta la scuola che ti sei ciucciata il pollice fino alla quarta elementare-
Incapace di dare una risposta sensata mi ripresi il mio braccio e  corsi in casa furente.
Mi rifugiai in camera mia sbattendo la porta e  subito mi gettai sul letto. Perchè proprio dovevo avere una sorella così stronza? Cosa avevo fatto di male? Mi alzai di scatto e uscii in balcone. Mi sedetti sulla sedia e mi raggomitolai per bene .Solo allora mi accorsi che avevamo dei nuovi vicini. O almeno, il camion dei traslochi così faceva pensare. Chissà chi erano… Milioni di domande iniziarono ad assalirmi. Magari erano dei super figh…No proprio no. A meno che il figo di cui stavo parlando non avesse le rughe. Eh si, proprio in quel momento un vecchio signore salì le scale e, notando che stavo guardando in quella direzione mi face cenno con la mano. Imbarazzata risposi al saluto e ritornai in camera più sconfitta che mai. Perché non me ne succede una giusta?? Scesi in cucina e presi un ghiacciolo la freezer poi salii le scale e afferrai il noiosissimo libro che leggevo nelle giornate no e mi avviai nuovamente verso il balcone. Mi risedetti sulla sedia e iniziai a leggere. Dopo qualche minuto un primo sbadiglio mi distrasse dal mio “avvincentissimo” racconto. Nuovamente sconfitta alzai lo sguardo in direzione dei nuovi vicini. E ciaf! Il ghiacciolo mi cade addosso. Imprecai con una serie di –Ma perché??- e cose del genere a seguire e una risatina proveniente dalla casa di fronte mi fece alzare lo sguardo.

  
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