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Autore: youmoveme    29/03/2012    3 recensioni
Trent lo amava da sempre, credeva. Era stato il primo con cui si era totalmente aperto, il primo che lo aveva trattato come una persona matura, il primo che lo faceva semtire bene.
Ma Wes era etero e lui no, e, come se non bastasse, era bloccato nella friend zone.
Alle prime note di Lucky sentì dei rumori dietro di sé: Wes si era svegliato.
"Scusa, ti ho disturbato?"
"Ma cosa dici? Sai che adoro quando canti."
"Signor Wes Montogmery, mi vuole concedere questo ballo?"
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Warblers/Usignoli
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lucky.

Missione: fluff Went


Fuori dalle grandi finestre della Dalton c'era un forte temporale.

Le gocce di pioggia non permettevano di scorgere nulla, ma gli echi dei tuoni si fermavano a quella superficie vetrosa.

Chiunque avesse guardato attraverso le finestre avrebbe visto un gruppo di ragazzi, ma ne avrebbe notati due in particolare: continuavano a litigare nel centro della sala.

Ma avviciniamoci ed entriamo. C'è un bel calore, il caminetto è acceso e i divani sono accoglienti.


"Sebastian, non gira tutto intorno a te, al contrario di quello che pensi." sbraita il primo, quello con tratti asiatici e faccia alterata.

"Ma, Wes, mio caro. Io odio solo tutto quello che a te piace" replica l'altro, freddo e glaciale, come i suoi occhi, con un sorriso impudente.

"Non è possibile! Propongo una cosa, tu la bocci. Ideo una coreografia, è banale. Scelgo una canzone, ti fa schifo. Nessuno ti ha mai chiesto di stare qui. Non vedo catene attorno ai tuoi polsi. Puoi andartene quando vuoi."

"Ok, allora penso che lo farò immediatamente" e si eclissò, chiudendo dietro di sè la porta.

Tutti gli altri guardarono prima la porta, poi Wes con sguardo sconsolato.

"Non vi preoccupate. Adora le uscite di scena spettacolari, ma ogni volta fanno sempre meno effetto. Domani tornerà alla carica, come al suo solito", o almeno lo sperava.


Ecco uno sprazzo di quello che passava per le menti di alcuni di loro:
- Nick, quello vicino all'asiatico: "Speriamo sia così, sennò perderemo quel coglione dalla voce meravigliosa"
- Jeff, il biondino: "Yay, quindi le prove finiscono prima e posso passare più tempo con Nick"
- Thad, quello basso: "Ne varò di tempo per consolare Seb in camera...
RISATA DA UOMO NUDO"
- Trent, quello ben pasciuto: "E' stata più pesante del solito. Devo stargli vicino."
Ma stiamo attenti, non a Sebastian, bensì a Wes.


Erano migliori amici da quando si erano conosciuti il primo giorno alla Dalton.


~ Flashback

Era una bella giornata, ma non per Trent. Era sempre stato molto timido e l'idea di trasferisci in un'altra città lo paralizzava totalmente.

Impacciato nella sua divisa blu notte e rossa, doveva cercare un certo Wes Montgomery che gli era stato assegnato come tutor. Ormai era nell'atrio principale.

C'erano un sacco di ragazzi più grandi con cartelli in mano con nomi: Jeff, Thad, Blaine, Nick, David e iniziò a pensare che nessuno lo stesse aspettando.

Poi tra quella massa di visi sorridenti, vide che spiccava un cartellone con scritto "Trent Nixon". Percorrendo con gli occhi l'asta a cui era attaccato, arrivò ad un volto dai tratti asiatici e molto attraenti.


Quel viso era come un'ancora di salvezza tra tante persone ignote.

"Ciao, io sono Wes Montgomery. Tu dovresti essere Trent Nixon."

"Sì, ma come mai mi hai riconosciuto?"
"Hai il nome scritto sul cartellino, lo zaino e qualsiasi cosa io riesca a vedere" disse, "Scusa. Non intendevo essere maleducato" aggiunse poi, notando che l'altro era diventato di un intenso rosso fragola.

"No.. ehm... è che mia madre tende ad essere, come dire, protettiva"

"Comunque. Io sono il tuo tutor e compagno di stanza"

Era troppo bello per Trent. Già il fatto che non gli fosse scoppiato a ridere in faccia era un grande passo avanti, quindi lo seguì con trepidazione mentre saliva quelle scale ancora sconosciute. Pochi giorni dopo già le conosceva a memoria e, per la prima volta dopo molto tempo, si sentiva a casa.

~ Fine flashbak


Piano piano se ne andarono tutti e rimasero solo Wes e Trent. Il primo stava ancora in piedi in mezzo alla stanza, metre l'altro si era avvicinato alla gabbietta di Callas, la canarina simbolo dei Warbler dopo la morte di Pavarotti.

"Wes, calmati. Andrà tutto bene. Sdraiati sul divano e rilassati."

Appena lo aveva conosciuto aveva pensato che fosse una persona tranquilla, ma ora a quattro anni dal loro primo incontro aveva capito che non lo era, affatto.

E si trovava sempre più spesso a calmarlo e consolarlo.

Si avvicinò alle spalle dell'amico che era crollato sul divano, posò una sedia e inziò a giocherellare con i suoi meravigliosi capelli.

"T, che stai facendo?"

"shh, W. Tu pensa solo a riposarti." rispose l'altro, usando i lro soprannomi in codice, che poi tanto in codice non erano, dopotutto.

Pochi minuti dopo si sentiva solo il rumore sommeso dei lievi respiri di Wes che dormiva.


Trent lo amava da sempre, credeva. Era stato il primo con cui si era totalmente aperto, il primo che lo aveva trattato come una persona matura, il primo che lo faceva semtire bene.

Ma Wes era etero e lui no, e, come se non bastasse, era bloccato nella friend zone.

Con un pulsantino nascosto sotto la sedia azionò lo stereo.

Era fatto proprio per le atmosfere speciale. E lui se la stavo godendo da solo.


Alle prime note di Lucky sentì dei rumori dietro di sé: Wes si era svegliato.

"Scusa, ti ho disturbato?"

"Ma cosa dici? Sai che adoro quando canti."

"Signor Wes Montogmery, mi vuole concedere questo ballo?"

"Con molto piacere, Trent."


Si muovevano a tempo con la musica, vicini.

I’m lucky I’m in love with my best friend

Lucky to have been where I have been
Lucky to be coming home again

Trent alzò la testa verso Wes, strofinando la propria guancia contro la mascella dell'altro. Le sue mani salirono dalla vita alle scapole di Wes, abbracciandolo completamente.

They don’t know how long it takes

Waiting for a love like this

Every time we say goodbye
I wish we had one more kiss
I’ll wait for you I promise you, I will

Wes, esitante, cercò il viso del suo migliore amico, e, con sua immensa sorpresa, gli depositò un bacio leggero sulle labbra. Poi lo guardò con occhi umidi e adoranti.

Ogni parola fuori posto avrebbe potuto rovinare tutto. Per sempre.


"Così, abbiamo aspettato per un po'. Ma ne è valsa la pena. Assolutamente."

Trent rimaneva muto, ancora troppo sbalordito da quello che era appena successo.

"T, ti prego. Dimmi qualcosa."

"E la tua presunta eterosessualità?"

"E' sparita appena ti ho visto." rispose l'altro

Trent sorrise compiaciuto, nascondendo il volto nell'incavo del collo dell'amico.


"Mi rendi troppo felice, T." e, presolo per la mano, lo guidò verso la loro camera.





E questo è tutto per te, Trent

I will never be the same without you.

  
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