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Autore: Bad A p p l e    29/03/2012    1 recensioni
Prima classificata al contest "A Flower for You" indetto da MoCo88 e Shima_ su EFP Forum
So che il contest risale a settembre, ma mi ero scordata di non aver ancora pubblicato la fic.
Questa volta il vento ti porta in dono qualcosa di diverso, qualcosa che non sei mai stato in grado di comprendere.
E’ il suono delle campane.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: L/Light
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-{The Division Bell.

 

Il vento oggi soffia forte, come ti è sempre piaciuto; ti dici che sarebbe stato meglio se avesse portato con sé l’odore di un’imminente acquazzone, ma non è così. Questa volta il vento ti porta in dono qualcosa di diverso, qualcosa che non sei mai stato in grado di comprendere.

E’ il suono delle campane.

Buffo, avevi seriamente preso in considerazione l’ipotesi che L fosse completamente impazzito, quel maledetto giorno, quando ti aveva detto che stava sotto il diluvio per ascoltare quei rintocchi, eppure ora lo senti pure tu e sai che attorno a te non c’è nessun campanile, non c’è nemmeno qualcosa di simile. Solo lapidi. C’è solo morte attorno a te.

Il vento oggi soffia forte, ma non riesci proprio a fartelo piacere come era sempre successo in passato. Finalmente capisci quali sono le regole: il vento è autoritario, si rende piacevole solo quando vai nella direzione da lui imposta… ma se si osa andare controcorrente, semplicemente ci si sente soffocare come sta succedendo in questo momento a te, Light Yagami.

Sei sempre andato diligentemente nella direzione più comoda… perché adesso hai deciso di andare controvento? Le cose si fanno più difficili.

Il rimorso non è semplice, significa tornare sui propri passi, tornare sulle proprie scelte, confrontarsi con te stesso e con il te stesso che non sei mai stato in grado di cancellare sul serio –perché se Kira è una Divinità, Light è così debolmente umano-.

Sei quasi arrivato alla Sua lapide ed un moto di terrore del tutto immotivato si fa largo in te; stringi così forte tra le dita quell’unico stelo fiorito che i polpastrelli diventano bianchi per lo sforzo.

Vorresti scappare, cominciare a correre e fermarti solo quando quel cimiero sarà abbastanza lontano da te; ti fai coraggio e continui a farti strada nel camposanto, ma quando arrivi davanti alla bianca lapide, le ginocchia ti cedono e cadi poco dignitosamente in avanti, con il viso a pochi centimetri dalla pietra tombale.

I tuoi occhi sono completamente asciutti, piangere non è da te e, ad ogni modo, sarebbe stata una mancanza di rispetto nei Suoi confronti.

Vedi un po’ di petali viola che sono sparsi sul terreno e ti affretti a spostare lo sguardo sul fiore che ancora stringi tra le dita. Durante la caduta, alcuni petali si sono staccati e te ne dispiaci, avevi scelto con molta attenzione il fiore da portargli, quello che più di tutti incarnava ciò che avresti voluto dirgli ma che non pronuncerai mai.

Il suono delle campane si fa sempre più forte, cerchi di tapparti le orecchie, ma è inutile: il suono è nella tua testa, deciso a farti impazzire.

-E’ possibile far impazzire un pazzo?-

Stanno suonando per te, Light? Le campane sanno che, una volta che sarai uscito da quel cimitero, ci sarà solo Kira?

Deglutisci a vuoto e ti alzi. Le ginocchia ti dolgono, ma quasi non te ne rendi conto, quando lasci cadere il fiore sulla lapide. Ti volti di spalle prima ancora che la pianta tocchi il suolo e, con una noncuranza che non ti appartiene –che non è mai appartenuta a Light-, attraversi il cimitero a grandi passi, quasi correndo.

Che il Giacinto viola che hai portato ad L sia destinato ad appassire velocemente tanto quanto il suo significato?

 

“Ti prego… perdonami.”

 

   
 
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