Storie originali > Noir
Segui la storia  |       
Autore: Mephistopheles    30/03/2012    0 recensioni
L'entrata ad un club serale di filosofia, estremamente esclusivo, richiede il superamento di tre prove. Ma i pochi che riescono a passarle scoprono che dietro alle apparenze c'è qualcosa di più.
Prima storia del ciclo Metropolys:
« Quello di Metropolys è un universo alternativo, a tratti simile al nostro, a tratti distopico, a tratti fantascientifico. Il colore della metropoli e della vita dei suoi abitanti è il grigio della noia, e i protagonisti delle storie (indipendenti tra loro a livello di trama) cercano ognuno una propria diversa tonalità, qualcosa che animi le loro esistenze e permetta loro di evadere dalla monotonia. Un quadro inquietante, dall'interpretazione oscura e mai univoca, si propone come disturbante rappresentazione di un mondo "underground" specchio della società contemporanea ».
Genere: Dark, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






Bile nera
IX.



 

Libri. Il salone è pieno di libri. Non libri normali. Tomi, enormi. Scritti in tutte le lingue, in tutti i modi possibili. Millenni di conoscenza raccolti, ragionati e riassunti. Conclusioni, verità, idee. Tomi alti quanto la tua persona, tomi difficili da maneggiare. Scritte minuscole, parole a malapena leggibili. Sapere puro. Pagine pesanti da sollevare, pagine troppo larghe per essere sfogliate, pagine fragili e vecchissime. Pezzi d'antiquariato che si sgretolano. Parole su parole. Significati.
I vecchi sono i bibliotecari di questo eden del sapere. Ma sono anche molto di più. Sono sapienti. Conoscono a memoria il contenuto di tutti i libri, o solo di alcuni. Sono a tua completa disposizione. Risponderanno a qualunque tua domanda, risolveranno qualunque tuo dubbio su qualunque cosa. Verità, pura, di quella che in una realtà razionale e relativistica non dovrebbe neanche esistere. Non così, almeno, non in questa forma.
I titoli dei libri sono inquietanti. “Dio”, “Il Bene”, “L'Uomo”, “La vita”, “L'Essere”. Un gigantesco tomo dal titolo “L'Universo” è troppo alto perché tu riesca a girare la prima pagina senza una scala. Ma tu non puoi accorgertene. Non ti accorgi di quanto sia spaventoso, o sbagliato o assurdo. Affamato, corri a sfogliare qualunque cosa ti capiti tra le mani. I tuoi occhi passano sulle lettere e il tuo cervello, squarciato in due dalla droga, memorizza, assimila, capisce, crea collegamenti. Un'avidità senza freni. Una rete di verità fondata sulla conoscenza, che unisce tutto quanto. E tu vuoi possederla, vuoi di più, vuoi tutto. Tutto ti viene posto davanti all'improvviso, e tu puoi appropriartene in quel momento preciso.
Non esiste limite di tempo. Nessuno ti ferma. Puoi rimanere lì dentro per giorni. Più di una persona è deceduta tra quei pilastri, dimenticandosi di mangiare e bere. Nessuno ti nutre. Nessuno ti parla se non lo richiedi, nessuno ti interrompe, mai. Quando vuoi andartene, quando ti rendi conto di quanto sia pericoloso, puoi parlare ad un qualunque guardiano. Questi ti darà un'altra piccola pillola bianca e ti risveglierai da dove sei venuto. Più o meno. Una volta mi sono ritrovato al club con le orecchie tappate, e a me si tappano solo quando viaggio in aereo. Un'altra volta ero a casa mia, e avevo addosso dei vestiti non miei. Nessuno sa dove sia il posto, o come ci si arrivi.
Ma dopo che l'hai provato una volta, sei finito. Il resto della tua vita si riduce a volere ancora quella droga nera, a volere ancora quel sapere, a cercare di più. Quando te ne vai dalla sala hai la sensazione di non essere ancora arrivato al punto, di aver bisogno di tornarci, di leggere ancora.
Diventa un'ossessione. Lo è diventata per me. Stasera dovrei essere di nuovo lì. Vorrei essere lì, adesso. Invece c'è un motivo per cui sto scrivendo queste istruzioni, per cui sto dicendo queste cose. Stasera dovrei essere nuovamente al club, a tentare di superare la “selezione”. Ma prima ancora di aprire la porta di casa, sento che c'è qualcosa che non va.



 

~

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Mephistopheles